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Eurotour: Guido Migliozzi ha vinto il Belgian Knockout

Guido Migliozzi
  02 Giugno 2019 In primo piano
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All’azzurro la seconda edizione del torneo: “Una grande gioia”. Chimenti: “Ancora un successo strepitoso”

Guido Migliozzi trionfa nella seconda edizione del Belgian Knockout, torneo innovativo dell’European Tour, coronando un fine settimana da incorniciare per il golf italiano. Dopo la vittoria di Emilie Alba Paltrinieri nel German Girls Open, che ha visto Angelica Moresco salire sul secondo gradino del podio, è arrivata quella del ventiduenne vicentino.

Grande cavalcata per Migliozzi che, ad Anversa, sul percorso del Rinkven International Golf Club (par 71),  ha dominato l’ultima fase del torneo giocatasi con formula match play. Superando ai quarti di finale l’austriaco Bernd Wiesberger (-2/-1), in semifinale lo scozzese Ewen Ferguson (-3/par), e nella finalissima l’olandese Darius Van Driel (-3/+1).

Mentre nella giornata precedente aveva sconfitto nell’ordine Pedro Oriol (-3/par), il campione uscente Adrian Otaegui (-3/+3) e David Law alla terza buca di spareggio (-1/par).

E’ il quinto successo in carriera per il golfista veneto del Golf della Montecchia di Padova, il secondo sul massimo circuito continentale (che segue quello dello scorso marzo nel Magical Kenya Open) dopo i tre realizzati sull’Alps Tour.

Migliozzi ha ricevuto un assegno di 166.660 euro su un montepremi totale di un milione di euro.

Mentre al terzo posto s’è classificato Ferguson, che ha sconfitto il francese Grégory Havret (-3/+1) nella finale per la medaglia di bronzo.

Le dichiarazioni di Chimenti – Così Franco Chimenti, Vicepresidente Vicario del Coni e Presidente della Federazione Italiana Golf, sul successo del vicentino. “La vittoria di Guido Migliozzi nel Belgian Knockout rappresenta un trionfo. Da parte di un ragazzo di ventidue anni che, da debuttante sull’European Tour, ha già conquistato due tornei. Questo è il golf italiano, arrivato a livelli pazzeschi. Senza dimenticare i giovani dilettanti che continuano a vincere in ogni dove. Abbiamo una grande fucina di talenti e questo è il miglior viatico possibile in vista dell’edizione italiana della Ryder Cup 2022. Ma non ci fermiamo qui”.

La gioia di Migliozzi – Guido Migliozzi, che con questo successo è salito al 21° posto nella Race to Dubai 2019, l’ordine di merito dell’European Tour, ha dichiarato: “Sono davvero felice, è stato bellissimo giocare su questi livelli contro avversari così forti. E’ una gioia immensa e spero di continuare così anche in futuro”.

Grande soddisfazione anche per il suo manager, Niall Horan, cantante degli “One direction” e appassionato di golf che si è complimentato con Migliozzi sui social network, così come hanno fatto tantissimi giocatori. Tra i più colpiti dalla grande solidità del veneto, lo spagnolo Pablo Larrazabal che ha twittato: “In 20 anni di European Tour, Migliozzi è uno dei più entusiasmanti giovani giocatori che io abbia mai visto: davvero impressionante come abbia gestito la pressione”.

Grandi prospettive – Dopo un 2018 da incorniciare, in cui i golfisti italiani hanno battuto il record di vittorie internazionali (34), anche il 2019 si sta dimostrando fin qui un anno a forti tinte azzurre. Al momento sono già 14 le vittorie all’estero, sette delle quali ottenute dai professionisti e altrettante dai dilettanti (di cui cinque a livello individuale e due a squadre).

Gli atleti azzurri si stanno imponendo ad ogni livello, nei grandi circuiti internazionali professionistici come nei più importanti tornei dilettantistici. Un ottimo viatico per un futuro di ulteriore crescita.

Gli altri italiani – Dopo la qualificazione su 36 buche medal, avevano guadagnato l’accesso alla fase match play altri cinque italiani. Sono usciti al primo turno Nino Bertasio, superato da Darius Van Driel (-3/+2), Lorenzo Gagli, che ha ceduto a Jeff Winther (-2/+1) e Filippo Bergamaschi, superato da Alexander Levy (-2/-1). Si sono fermati al secondo turno Edoardo Molinari vittorioso (-2/par su Richie Ramsay e poi sconfitto -3/-2 da Darius Van Driel) e Renato Paratore a segno (-4/par) nel match con Robert MacIntyre e poi battuto da Antoine Rozner alla quarta buca supplementare (-3/-2). Non ha superato la qualifica Andrea Pavan.

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