Jimmy Walker (266 – 65 66 68 67, -14) ha battuto a sorpresa l’australiano Jason Day (267 – 68 65 67 67, -13), numero uno mondiale e campione uscente, nel PGA Championship, quarto major stagionale, disputato al Baltusrol GC (par 70) di Springfield nel New Jersey, dove nel finale è risalito dal 37° al 22° posto Francesco Molinari (276 – 71 70 68 67, -4).
Terzo protagonista della gara lo svedese Henrik Stenson, disunitosi in extremis e terminato settimo (272, -8) alla pari con il tedesco Martin Kaymer, entrambi preceduti da Daniel Summerhays, terzo (270, -10), e da Brooks Koepka, dal sudafricano Branden Grace e dal giapponese Hideki Matsuyama, quarti (271, -9).
A parte Day, Stenson e Kaymer, deludenti tutti gli altri big mai in partita anche se qualcuno ha provato a riscattarsi nelle ultime battute con un buon piazzamento come Jordan Spieth, numero tre del world ranking, 13° con 274 (-6), e l’australiano Adam Scott, 18° con 275 (-5). Hanno navigato in media classifica, andando in altalena, l’inglese Justin Rose, 22° come Molinari, Phil Mickelson, Zach Jonhson e Rickie Fowler, 33.i con 277 (-3), Keegan Bradley e il sudafricano Charl Schwartzel, 42.i con 278 (-2).
In bassa Bubba Watson, 60° con 281 (+1), che ora proverà a recitare il ruolo di favorito a Rio 2016, il sudafricano Ernie Els, 66° con 282 (+2), e l’inglese Danny Willett, vincitore del Masters, 79° con 285 (+5). Hanno fatto di peggio, usciti al taglio dopo 36 buche, il nordirlandese Rory McIlroy, numero quattro al mondo, Dustin Johnson, numero due e a segno nell’US Open, e lo spagnolo Sergio Garcia.
La pessima partenza di Jason Day, con due bogey in tre buche, ha permesso a Jimmy Walker, leader con un colpo di margine, di attuare una tattica d’attesa tenendo il par per metà percorso. Nel frattempo Day con due birdie ha ripristinato la situazione di partenza al giro di boa e, a quel punto, Walker ha dato le prime due stoccate imbucando per il birdie prima dal bunker (10ª) e poi con un putt dalla distanza (11ª).
L’australiano ha parato solo il secondo, con stessa moneta all’11ª, e ha iniziato il suo inseguimento tentando di recuperare i due colpi di disavanzo. Però non è mai riuscito ad avvicinarsi alla bandiera per puntare ai birdie necessari e allora è ricorso a tutta la sua classe sull’ultima buca (par 5) con un gran secondo colpo a tre metri dall’asta per l’eagle che avrebbe voluto dire spareggio. Un attimo dopo, però, Walker (nella foto), che era 17ª, ha messo a segno il putt che gli ha dato il margine di sicurezza. Infatti con tre colpi di vantaggio ha potuto assorbire l’eagle di Day e concludere l’ultima buca in par (67, -3 per entrambi).
In tal modo il 37enne di Oklahoma City, buon giocatore con cinque titoli nel PGA Tour, ha cambiato la storia della sua carriera. A parte il risvolto di popolarità ed economico che concedere un torneo del grande slam vinto, avrà cinque anni di esenzione sul PGA Tour e per i quattro major, equivale a dire che giocherà d’ora in avanti ad alto livello, cosa che non sempre aveva potuto fare in passato.
Francesco Molinari ha iniziato a metà graduatoria, poi nel terzo e quarto giro ha guadagnato progressivamente posizioni. Ha concluso in 67 colpi con tre birdie, senza bogey.