Primo major per il texano che lascia a tre colpi il numero uno mondiale
Gary Woodland ha vinto con 271 (68 65 69 69, -13) colpi, precedendo Brooks Koepka (274, -10), il 119° US Open, terzo major stagionale che si è svolto sul percorso del Pebble Beach Golf Links (par 71), a Pebble Beach in California, dove Francesco Molinari è terminato 16° con 281 (68 72 71 70, -3) e Tiger Woods 21° con 282 (70 72 71 69, -2).
Successo forse inatteso, ma meritato di Woodland (nella foto), 35enne texano di Topeka la cui vita sportiva era cominciata con il basket, che al 245° torneo disputato sul circuito ha dato una decisa svolta alla sua carriera, fino a questo momento onesta e con tre titoli, divenendo il 53° giocatore a conquistare questo major partendo da leader nel terzo turno. E da record la prima moneta intascata di 2.250.000 dollari su un montepremi di 12.5 milioni di dollari, il più alto di ogni gara al mondo.
Tripletta mancata – Non è riuscito a fare la tripletta Brooks Koepka, numero uno mondiale e vincitore nel 2017 e 2018, e ad emulare lo scozzese Willie Anderson, unico a compiere l’impresa tra il 1903 e il 1905. In ritardo di quattro colpi dal vincitore, Koepka è partito fortissimo con quattro birdie in cinque buche, ma non è riuscito poi a mantenere lo stesso ritmo e nel resto del tracciato ha perso persino un colpo (un birdie, due bogey per il 68, -3). Woodland non ha mostrato cedimenti e anch’egli ha iniziato bene con due birdie, poi si è regolato sull’avversario e con il parziale di 69 (-2, quattro birdie, due bogey) ha mantenuto tre colpi di margine per festeggiare il suo primo major. Spettacolare comunque Koepka negli ultimi quattro major disputati con due vittorie e due secondi posti.
Attese deluse – Era in corsa anche Justin Rose, ma l’inglese si è perso nel finale ed è stato terzo posto con 277 (-7) insieme a Chez Reavie, Xander Schauffele e a Jon Rahm. Settimi con 278 (-6) Adam Scott e Louis Oosthuizen e nono con 279 (-5) Rory McIlroy. Piuttosto deludenti Bryson DeChambeau e Dustin Johnson, numero due del world ranking, 35.i con 285 (+1), Rickie Fowler, 43° con 286 (+2), Sergio Garcia e Phil Mickelson, che forse non avrà più occasione per completare il grande slam con l’unico major che gli manca, 52.i con 288 (+4), e Jordan Spieth, 65° con 290 (+6). Grandi meriti per il norvegese Viktor Hovland, a segno nell’US Amateur, 12° con 280 (-4) e primo tra i dilettanti.
Molinari e Woods – Francesco Molinari ha guadagnato una posizione con un 70 (-1) nell’ultimo turno in cui ha offerto un avvio di gran livello con quattro birdie in otto buche. Poi l’inatteso black out con un doppio bogey e due bogey in sequenza che ne hanno fermato la possibile rimonta verso i top ten. Due birdie e un bogey hanno chiuso il suo cammino.
Pessimo invece l’inizio di Tiger Woods con quattro bogey in sei buche, ma successivamente è stato spettacolo con sei birdie per lo score di 69 (-2) con cui è risalito di sei posti.
Il primo major di Renato Paratore, entrato nel field attraverso la Sectional Qualifier disputatasi in Inghilterra, si è concluso al taglio (118° con 149 – 75 74, +7), ma gli è rimasta un’esperienza che gli sarà certamente utile per il futuro.