Non era affatto ubriaco Tiger Woods quando è stato fermato dalla polizia a Jupiter in Florida. E’ quanto è emerso dal rapporto degli agenti, che hanno trovato il campione addormentato, con la testa appoggiata sul volante della sua auto, una Mercedes del 2015, parcheggiata al bordo della strada, con le luci accese. Il campione è stato sottoposto per due volte al test alcolemico risultato in entrambi i casi negativo. “Woods – si legge – era molto rallentato nei movimenti e faceva fatica a parlare. Non sapeva dove si trovasse e non era in grado di eseguire ordini come stare su una gamba sola senza perdere l’equilibrio”.
Tiger, al contrario di quanto era stato diffuso nelle prime note sull’accaduto, è stato estremamente collaborativo e si è sottoposto a tutti gli esami richiesti.
Ha poi spiegato di essere in cura con quattro diversi farmaci tra i quali il Vicodin, un potente antidolorifico che si usa dopo gli interventi chirurgici. Quando è stato svegliato ha detto che non sapeva dove si trovasse, ma di essere di ritorno da Los Angeles dove aveva giocato a golf.
“Capisco la gravità di quanto ho fatto – ha spiegato Woods – e me ne assumo la responsabilità, ma voglio che le persone sappiano che non è una questione di alcol, ma si è trattato soltanto di una reazione inaspettata ai farmaci che sto assumendo. Non mi rendevo conto che potesse essere così forte”.
Woods, dopo essersi ritirato a febbraio nel corso del Dubai Desert Classic per dolori alla schiena, si è nuovamente sottoposto ad intervento chirurgico, il quarto dal 2014. Secondo quanto riferito da lui stesso qualche giorno addietro, in tal modo sono scomparsi i persistenti dolori e, nell’occasione, ha anche ribadito di non avere alcuna intenzione di lasciare l’attività, ma che sarebbe rientrato dopo un adeguato periodo di riabilitazione e allenamenti.