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Solheim Cup agli Stati Uniti, battuta l’Europa (16,5-11,5)

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  21 Agosto 2017 In primo piano
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Il team degli Stati Uniti ha battuto per 16,5-11,5 la compagine dell’Europa e ha vinto la 15ª edizione della Solheim Cup, disputata sul percorso del Des Moines G&CC, a Des Moins, nello stato dello Iowa.

Il secondo successo consecutivo delle americane (nella foto), maturato come quello in Germania (14,5-13,5 nel 2015) ancora con Juli Inkster capitana, è stato determinato dal responso dei fourballs nelle prime due giornate di doppi: un parziale di 7-1 con un cappotto (4-0) nella prima e un altrettanto pesante 3-1 nella seconda. Le continentali, guidate dalla svedese Annika Sorentsam, hanno invece esercitato una leggera prevalenza nei foursomes con un 2,5-1,5 nel turno iniziale e un 2-2 nel secondo e hanno chiuso in parità (6-6) i singoli.

Il verdetto, in pratica, era già stato annunciato con il pesante 10,5-5,5 alla vigilia dei singoli, poiché era impossibile per le europee recuperare cinque colpi. Avrebbero dovuto vincere nove incontri su 12, ipotesi al limite del fantagolf. E le statunitensi hanno in pratica chiuso il conto nei primi cinque match conquistando due punti pieni con Paula Creamer (1 up su Georgia Hall-Ing) e con Cristie Kerr (2-1 su Melissa Reid-Ing)  e un altro sommando i due mezzi punti ottenuti da Lexi Thompson  e da Angela Yin che hanno impattato con Anna Nordqvist (Sve) e con Catriona Matthew (Sco).

Sul 13,5-7,5 e con sette match ancora in corso non era più pensabile a un ribaltone. Alle ragazze di Juli Inkster sarebbe bastato anche mezzo punto, poiché in caso di parità con il 14-14 avrebbero mantenuto il trofeo quali detentrici. Le statunitensi, però. non si sono fermate e hanno perfezionato il successo con Lizette Salas (1 up su Jodi Ewart Shadoff-Ing)), Gerina Piller (4/2 su Florentyna Parker-Ing) e con Danielle Kang (3/1 su Emlily Pedersen-Dan).  Le continentali hanno vinto gli altri quattro singoli con la tedesca Caroline Masson (4/2 su Michelle Wie), con l’inglese Charley Hull (1 up su Brittany Lang), con la spagnola Carlota Ciganda (4/3 su Brittany Lincicome) e con la svedese Madelene Sagstrom (3/2 su Austin Ernst), passata dal Symetra Tour, in cui ha spadroneggiato lo scorso anno, alla Solheim Cup in otto mesi.

Anna Nordqvist è stata la migliore e unica imbattuta tra le continentali con tre vittorie e un pari su quattro incontri. Subito dietro Catriona Matthew, subentrata all’ultimo momento all’infortunata norvegese Suzann Pettersen, un “usato sicuro” che ha reso tre punti in quattro match con una sconfitta. Buono il rendimento di Karine Icker, sufficiente quello di Georgia Hall, di Charley Hull e di Madelene Sangstrom, che ha pagato lo sotto del debutto nei doppi (e ha anche avuto poca collaborazione specie da Jodi Ewart Shadoff ) e che ha dato bella dimostrazione quando se l’è dovuta cavare da sola nel singolo. Insufficienti tutte le altre, in particolare Melissa Reid e Carlota Ciganda, che dovevano essere due punti di forza.

Le statunitensi hanno espresso sul campo quello che stanno facendo nel tour americano. Una buona media con la conferma che Lexi Thompson è la migliore e che Cristie Kerr, malgrado l’età, non ha perso smalto nelle occasioni che contano, tanto che ha realizzato 3,5 punti contro i tre della sua compagna, entrambe imbattute. Danielle Kang ha confermato di essere in ascesa, Lizette Salas ha dato quanto doveva e ha forse sorpreso il buon rendimento di Paula Creamer, che da tempo non rende ai livelli passati. Le altre hanno offerto il contributo che tutto sommato si attendeva, a parte Michelle Wie, unica a deludere pienamente.

 

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