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Masters: trio al vertice e record di Woods

  13 Aprile 2024 In primo piano
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Ad Augusta Bryson DeChambeau raggiunto in vetta da Scottie Scheffler, numero uno mondiale, e da Max Homa. Tiger ha superato il taglio per la 24ª volta consecutiva, una in più di Gary Player e di Fred Couples che si erano fermati a 23

Bryson DeChambeau, leader con 138 (65 73, -6) colpi raggiunto in vetta da Scottie Scheffler (66 72), numero uno mondiale, e da Max Homa (67 71), Tiger Woods ancora osannato dai tifosi, autore di un nuovo record, le difficoltà di Rory McIlroy e di Jon Rahm in una seconda giornata dell’88° Masters Tournament, il primo Major stagionale, resa molto difficile dal vento impetuoso con raffiche a tratti di 35 miglia orarie. Testimonianza più eloquente la media score di 75,079, la più alta in un singolo turno dopo quella di 75,719 registrata nel terzo round del 2016.

Sul percorso dell’Augusta National (par 72), ad Augusta in Georgia, ancora protagonista Tiger Woods, anche se in classifica è 22° con 145 (73 72, +1). Infatti ha messo il suo sigillo sull’evento firmando un altro dei suoi tanti primati: ha portato a 24 i tagli consecutivi superati al Masters, uno in più dei 23 ad opera di Gary Player (1959-1982) e di Fred Couples (1983-2007) che aveva eguagliato lo scorso anno.

Ha girato nel 72 del par con tre birdie e altrettanti bogey sulle prime nove buche e con ancora un birdie e un bogey nel rientro. Il pubblico è stato tutto per lui e Tiger lo ha ripagato soprattutto con approcci e putt adeguati alla sua immensa classe. Ha giocato complessivamente 23 buche, comprese le cinque al mattino per completare il primo round interrotto per l’oscurità e alla fine è apparso piuttosto provato, ma malgrado ciò, sull’ultima buca è riuscito a salvare un difficile par, disturbato tra l’altro, nell’esecuzione del preciso putt, dalla sabbia che usciva dal bunker antistante la buca per il forte vento.

Il trio di testa è seguito a due colpi Nicolai Hojgaard, quarto con 140 (-4). Al quinto posto con 141 (-3) Collin Morikawa e Cameron Davis e al settimo con 142 (-2) Ludvig Aberg, che ha recuperato 28 posizioni, unico giocatore che con un parziale di 69 (-3, sei birdie, tre bogey) è riuscito a scendere sotto i 70 colpi. Lo svedese, insieme a Hojgaard, è stato uno dei protagonisti del Team Europe che ha battuto quello USA nella spettacolare Ryder Cup di Roma, la prima disputata in Italia e che ha avuto un successo planetario.

Scheffler, che ha girato in 72 (par, tre birdie, tre bogey), è in vetta per la terza volta dopo 36 buche in un Major con precedenti confortanti perché ha vinto il Masters nel 2022 ed è terminato secondo nel PGA Championship del 2023. Homa ha segnato un 71 (-1) con due birdie e un bogey e DeChambeau, uno dei 13 partecipanti appartenenti alla LIV Golf, è andato sopra par con un 73 (+1, tre birdie, quattro bogey).

Sono probabilmente tramontati i sogni di Rory McIlroy, 35° con 148 (+4), e di Jon Rahm, 44° con 149 (+5). Il primo, numero due del World Ranking, puntava a completare il “Grande Slam” con il solo Major che manca nel suo palmarés, ma anche il decimo tentativo sembra destinato a fallire. Lo spagnolo, numero 3, non riuscirà a difendere il titolo e non potrà eguagliare tre grandissimi, Jack Nicklaus (1965-1966), Nick Faldo (1989-1990) e Tiger Woods (2001-2002), unici ad aver realizzato la doppietta di fila.

Sono rimasti in gara con l’ultimo punteggio utile di 150 (+6) colpi 60 concorrenti, compreso il dilettante Neal Shipley, 30° con 147 (+3). Era dal 2017 che non si verificata un taglio a “+6”.

Sono rimasti fuori dal torneo, tra gli altri, Sergio Garcia e Justin Thomas (151, +7), Viktor Hovland (152, +8), Jordan Spieth (153, +9) e Dustin Johnson (157, +13).

 

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