Gli obiettivi della Federazione Italiana Golf verso la Ryder Cup 2022 dopo la quinta elezione di Franco Chimenti. Di seguito l’articolo pubblicato dal Corriere dello Sport lo scorso 22 ottobre.
Franco Chimenti è stato eletto per la quinta volta alla guida della Federazione Italiana Golf. Un risultato che assicura continuità al movimento golfistico italiano, dando ulteriore forza al Progetto Ryder Cup 2022 guidato dal Direttore Generale Gian Paolo Montali.
Un percorso ambizioso che passa attraverso il raggiungimento di traguardi altrettanto ambiziosi. Primo fra tutti, l’incremento del numero di tesserati, che a dicembre 2015 hanno toccato quota 91.000.
IL GOLF PIACE- L’interesse degli italiani verso il golf è in crescita: lo certifica il costante aumento di utenti sulle pagine social della FIG: Facebook, Twitter, YouTube e il “neonato” Instagram e lo dimostrano ancor di più i dati dei telespettatori relativi agli ultimi eventi golfistici. L’appeal del golf in tv è andato in crescendo, a partire dalle Olimpiadi di Rio 2016 trasmesse dalla RAI (share dell’8,55 % nella fascia oraria 12-13), proseguendo con il trionfo di Francesco Molinari all’Open d’Italia (che ha entusiasmato anche il pubblico “calciofilo”di Sky), arrivando infine alla Ryder Cup in Minnesota. La sfida fra Stati Uniti ed Europa, andata in onda su Sky Sport, ha tenuto incollati davanti alla tv più di 1 milione di persone durante i tre giorni di gara con 74mila spettatori medi. Triplicati gli ascolti della precedente Ryder Cup, che si conferma così lo strumento ideale per promuovere uno sport che conta 65 milioni di giocatori nel mondo (la disciplina individuale più praticata).
OPEN D’ITALIA – Nell’ottica della diffusione del golf, l’Open d’Italia – che dal 2017 al 2027 avrà un montepremi da 7 milioni di euro e vedrà in campo le stelle del golf mondiale – riveste un ruolo centrale. Le ultime due edizioni al Golf Club Milano hanno fatto registrare un grande successo di pubblico: 50 mila spettatori nel 2015 (record) e 47.000 presenze nel 2016 (nonostante la pioggia).
VOLANO PER IL TURISMO – Il cammino verso la Ryder Cup 2022, grazie al supporto del Governo e del Coni, costituisce un’opportunità unica per rafforzare la vocazione turistica dell’Italia, contribuendo al rilancio dell’economia del Paese. Stime ufficiali certificano che l’impatto economico-sociale in chiave turistica degli eventi golfistici in programma tra il 2016 e il 2027 ammonta a circa 1 miliardo e 50 milioni di euro.
I VALORI DEL GOLF – Oltre agli innegabili vantaggi economici, la Ryder Cup porta con sé una scia positiva in fatto di messaggi da divulgare. Se le Olimpiadi hanno dimostrato che il golf è uno sport vero, fatto di destrezza, abilità tecnica e fisicità, la Ryder Cup, nonostante il tifo “caldissimo” dagli spalti, ha esaltato concetti come la lealtà e il rispetto dell’avversario. Nel golf si è arbitri di se stessi ed è per questo che la FIG vuole portare in evidenza il mesaggio di “fair play” nelle scuole e nelle università.
LA SCOPERTA DEI TALENTI – Per poter suscitare interesse fra i ragazzi servono anche testimonial vincenti.
Il recente trionfo di Francesco Molinari rappresenta la punta di un iceberg formato da numerosi talenti pronti a sbocciare. Dopo l’avvio di carriera da enfant prodige di Matteo Manassero, tanti giovani azzurri hanno continuato a raggiungere risultati di prestigio. Da Renato Paratore, al 2° anno da professionista dopo l’oro alle Olimpiadi giovanili, passando per Luca Cianchetti e Stefano Mazzoli, campioni europei rispettivamente nel 2016 e nel 2015, fino alla Squadra Femminile “Ragazze”, sul trono d’Europa nell’ultima rassegna continentale. Un susseguirsi di successi che testimonia il ricambio generazionale in atto.
GOLF E SALUTE – Oltre a essere una “palestra di vita” con il rispetto delle regole, del campo e dell’ambiente, il golf è anche la miglior “palestra all’aria aperta”. Una recente ricerca del Physical Activity for Health Research Centre dell’Università di Edimburgo ha dimostrato che giocare a golf fa vivere di più e in salute, aiuta a prevenire e curare molte malattie croniche, ben 40 dal diabete al cancro, e migliora la salute mentale. Stare sul green, inoltre, fa bruciare calorie (in media 500 per 18 buche), aiutando a prevenire demenza, depressione e ansia.
GOLF E AMBIENTE – La FIG da anni porta avanti il progetto “Impegnati nel verde” per premiare i circoli più attivi nella difesa del territorio e nel rispetto dell’ecosostenibilità. Inoltre, prosegue a pieno ritmo la collaborazione con Legambiente, Fondazione UniVerde e Federparchi.
Se vi è già venuta voglia di provare la magia del golf, sul sito www.federgolf.it verrete guidati alla scoperta della promozione per i neofiti: due mesi di lezioni collettive a 99 euro nei circoli aderenti. Chi prova il golf, se ne innamora.