fbpx

DP World Tour: in India domina Nakajima, bella prova di Manassero (5°)

  31 Marzo 2024 In primo piano
Condividi su:

Nell’Hero Indian Open il giapponese ha superato di quattro colpi lo svedese Sebastian Soderberg, lo statunitense Johannes Veerman e l’indiano Veer Ahlawat. L’azzurro è salito al nono posto nella Race To Dubai (ordine di merito)

Matteo Manassero si è reso nuovamente protagonista di un’ottima prestazione classificandosi quinto con 276 (65 68 70 73, -12) colpi nell’Hero Indian Open vinto con 271 (65 65 68 73, -17) dal giapponese Keita Nakajima, dopo un’autoritaria corsa di testa.

Nel torneo, giunto alla 57ª edizione e organizzato dal DP World Tour in collaborazione con l’Indian Golf Union, sul percorso del DLF Golf & Country Club (par 72), a New Delhi in India, il nipponico ha lasciato a quattro colpi lo svedese Sebastian Soderberg, lo statunitense Johannes Veerman e l’indiano Veer Ahlawat, che li ha raggiunti con un eagle sull’ultima buca, secondi con 275 (-13). Manassero, che è salito al nono posto della Race To Dubai (ordine di merito) condotta dal nordirlandese Rory McIlroy, ha condiviso la quinta piazza con il malese Gavin Green e con i francesi Romain Langasque e Jeong weon Ko. Nono con 277 (-11) il danese Jeff Winther e decimo con 278 (-10) il tedesco Yannik Paul.

Nel round conclusivo ha guadagnato nove posizioni Francesco Laporta, 26° con 283 (72 68 72 71, -5) e ne ha perse sette Lorenzo Scalise, 31° con 284 (69 71 70 74, -4). Più indietro Edoardo Molinari, 58° con 291 (75 67 76 73, +3).

Keita Nakajima, 23enne di Saitama, professionista dal 2022, quattro titoli sul Japan Golf Tour, di cui tre lo scorso anno e il primo nel 2021 (Panasonic Open) quando era ancora dilettante, è arrivato al titolo all’undicesima gara disputata sul DP World Tour con miglior performance precedente a gennaio nel Ras Al Khaimah Championship (4°). Ha iniziato l’evento al vertice insieme a Manassero e all’olandese Joost Luiten (poi 11° con 279, -9), ma dal secondo giro ha fatto corsa solitaria aumentando progressivamente il vantaggio che era di otto colpi sugli inseguitori alla buca 13 del turno finale, dove è passato con un “meno 21”. A quel punto si è completamente rilassato e ha terminato la sua prova, comunque splendida, con un doppio bogey, tre bogey e un solo birdie (che si sono uniti e quattro birdie e a un bogey iniziali per il 73, +1) perdendo quattro colpi sulle ultime cinque buche. Solo cronaca e nessun brivido per lui, perché il risultato ormai non era più in discussione. Per la prodezza Nakajima ha ricevuto un assegno di 354.956 euro su un montepremi di circa 2.080.000 euro (2.250.000 dollari la cifra ufficiale).

Manassero, leader dopo un turno con un 65 (-7, un eagle, cinque birdie), è poi rimasto sempre nelle prime posizioni concludendo con un 73 (+1, tre birdie, quattro bogey). E’ la seconda volta in stagione che si classifica quinto (l’altra nel South African Open) con la perla del successo nel Jonsson Workwear Open a metà marzo.

Sono usciti al taglio dopo 36 buche Andrea Pavan, 79° con 145 (73 72, +1), Guido Migliozzi, 95° con 148 (71 77, +4), e Filippo Celli, 127° con 156 (75 81, +12).

Nella foto: Keita Nakajima (Credit Getty Images)

La Federazione sui Social

 Instagram

[instagram-feed]

 Youtube