La thailandese Ariya Jutanugarn, numero tre mondiale, difende il titolo nel Ricoh Womens British Open (3-6 agosto) il quarto dei cinque major stagionali femminili, che avrà luogo sul percorso del Kingsbarns Golf Links a Fife in Scozia e dove non saranno presenti proettes italiane.
Difficile prevedere un bis della thailandese (nella foto), che non attraversa un gran momento tanto da aver perso una posizione nel ranking proprio questa settimana, mentre sono alte le quotazioni della coreana So Yeon Ryu, numero uno, che ha vinto il primo major (Ana Inspiration) e di Lexi Thompson, neo numero due. A segno nell’US Womens Open, l’altra coreana Sung Hyun Park si propone per la doppietta, mentre non sembra avere molte chance Danielle Kang, che ha fatto suo a sorpresa il LPGA Championship, il secondo major della serie, per poi praticamente scomparire.
Tra le prime dieci del Rolex ranking sono abbastanza toniche anche la cinese Shanshan Feng e la canadese Brooke M. Henderson, mentre non vanno affatto bene le cose per la neozelandese Lydia Ko, che continua a discendere i gradini nella scala dei valori mondiali (quinta) e che dopo l’infezione all’occhio e il conseguente stop non ha trovato più i ritmi che l’avevano portata fino a qualche mese addietro sul trono femminile.
Tra le altri possibili protagoniste Cristie Kerr e Stacy Lewis, le coreane In Gee Chun e Inbee Park, la norvegese Suzann Pettersen, la giapponese Haru Nomura e le australiane Minjee Lee e Karrie Webb, quest’ultima seconda domenica scorsa nello Scottish Open. Da temere per tutte l’ondata coreana: le orientali settimanalmente propongono proettes collaudate e ragazze nuove che cercano spazio. Il bilancio della stagione è eloquente: su 21 tornei le coreane ne hanno firmati undici. Il montepremi è di 3.250.000 dollari.