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US Womens Open: primo major per Michelle Wie, 49ª Sergas

  21 Giugno 2014 News
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Michelle Wie ha firmato il primo major in carriera vincendo con 278 colpi (68 68 72 70, -2), unica giocatrice sotto par, l’US Womens Open disputato sul percorso numero 2 (par 70) del Pinehurst Resort, al Village of Pinehurst nel  North Carolina, dove la settimana prima si era svolto l’US Open maschile. Ha recuperato sette posizioni Giulia Sergas, che è terminata 49ª con 295 (77 72 74 72, +15). Ha provato a rimontare Stacy Lewis, leader mondiale e in vetta nel primo turno, ma la sua volata iniziata dalla dodicesima piazza si è fermata sulla seconda con 280 (67 73 74 66, par), dopo un gran 66 (-4) miglior score di giornata. Al terzo posto con 281 (+1) la nordirlandese Stephanie Meadow, al quarto con 282 (+2) la coreana Amy Yang, che aveva ben altre prospettive essendo al comando alla pari con la Wie dopo 54 buche. La pressione, però, ha fatto 74 (+4) fugando i sogni di gloria. Al quinto con 283 (+3) le coreane Meena Lee e So Yeon Ryu, al settimo con 284 (+4) Lexi Thompson, la giapponese Sakura Yokomine e la la thailandese Pornanong Phatlum. Ha ceduto la coreana Na Yeon Choi, da terza a 13ª con 286 (+6), sono andate a corrente alternata Paula Creamer, la neozelandese Lydia Ko e la cinese Shanshan Feng, 15.e con 287 (+7), l’australiana Karrie  Webb, 30ª con 290 (+10), e la taiwanese Yani Tseng, 35ª con 291 (+11). Ha deluso la coreana Inbee Park, numero due del Rolex Ranking e campionessa uscente, 43ª con 293 (+13). La Wie, 25enne di Honolulu, ha colto il secondo titolo stagionale e il quarto in carriera. Avendo arricchito il palmares con un major potrebbe aver avuto quella scossa psicologica per arrivare ai risultati che aveva fatto sperare quando da giovanissima sembrava un fenomeno. E’ stata gratificata con 720.000 dollari, su un montepremi di 3.250.000 dollari, il più alto del circuito insieme a quello dell’Evian Championship. Ha iniziato il turno conclusivo un po’ contratta con un bogey, poi dopo otto par è arrivato un eagle alla buca 10. Brivido per un doppio bogey alla 16, poi la liberazione con il birdie determinante alla 17 per il 70 (par). La Lewis ha segnato una gran quantità di birdie, ben otto, ma quattro bogey sono stati troppi per le sue aspirazioni. Per la Sergas 72  (+2) colpi con cinque birdie, cinque bogey e un doppio bogey. Un suo guanto e una sua pallina firmata sono finiti nella bacheca del Museum of Pinehurst. Un riconoscimento per essere stata la 22ª donna a realizzare una “hole in one” sul difficile percorso. La prodezza nel corso del primo giro quando ha centrato con un solo colpo la buca 15 (par 3, yards 164) utilizzando un ferro 7. Grande curiosità per l’undicenne Lucy Li. E’ uscita, come era prevedibile, al taglio (129ª con 156 -78 78, +16), ma ha calamitato l’attenzione di pubblico e media per una avventura entusiasmante alla sua età, con la soddisfazione di essersi conquistata con le proprie forze un posto tra le grandissime del golf. Inoltre ha stabilito il record di essere la più giovane concorrente ad aver preso parte al major, a questo punto difficilissimo da battere, dopo aver polverizzato quello precedente di Lexi Thompson, che lo aveva disputato a 12 anni quattro mesi e 18 giorni.   Terzo giro – Giulia Sergas, 56ª con 223 colpi (77 72 74, +13), è rimasta sostanzialmente stabile nell’US Womens Open, il secondo major stagionale femminile che si conclude con la disputa dell’ultimo giro sul percorso numero 2 (par 70) del Pinehurst Resort, al Village of Pinehurst nel  North Carolina, che la settimana scorsa ha ospitato l’US Open maschile. Michelle Wie (208 – 68 68 72, -2) è stata raggiunta in vetta alla classifica dalla coreana Amy Yang (208 – 71 69 68, -2) e non è escluso che il discorso per il titolo sia ora limitato alla coppia che ha quattro colpi di vantaggio sulla nordirlandese Stephanie Meadow, sulla dilettante australiana Minjee Lee, sulla coreana Na Yeon Choi e su Juli Inkster (212, +2), 54 anni, 31 titoli nel tour con sette major e un grande slam completato, la quale ha realizzato con 66 (-4) il miglior score di giornata. Al settimo posto con 213 (+3) Lexi Thompson, l’australiana Karrie Webb, la coreana So Yeon Ryu, la thailandese Pornanong Phatlum e la giapponese Sakura Yokomine. Ha perso ulteriore terreno Stacy Lewis, leader mondiale, 12ª con 214 (+4) insieme a Paula Creamer e alla coreana Chella Choi, e ne ha recuperato la cinese Shanshan Feng, da 38ª a 20ª con 217 (+7). Continuano le difficoltà per la 17enne neozelandese Lydia Ko, numero tre del Rolex Ranking, 23ª con 218 (+8), per la coreana Inbee Park, numero due e campionessa uscente, 37ª con 220 (+10), e per la taiwanese Yani Tseng, 49ª con 222 (+12). Michelle Wie ha tenuto un bel ritmo per dieci buche (tre birdie e un bogey), portandosi fino a “meno 6”, poi un improvviso black out le ha fatto perdere quattro colpi in quattro buche (due bogey e un doppio bogey). Per lei 72 (+2) colpi contro i 68 (-2) della Yang con sei birdie e quattro bogey di cui l’ultimo sulla buca 18 ha pregiudicato la sua leadership solitaria. Per la Inkster cinque birdie e un bogey. Tra le giocatrici uscite al taglio la norvegese Suzann Pettersen, 88ª con 152 (+12), la nipponica Ai Miyazato e Cheyenne Woods, nipote di Tiger Woods, 98ª con 153 (+13). Stessa sorte, ma era prevedibile, per la undicenne Lucy Li, 129ª con 156 (78 78. +16), che ha calamitato l’attenzione di pubblico e media per una avventura entusiasmante alla sua età, con la soddisfazione di essersi conquistata con le proprie forze un posto tra le grandissime del golf. Inoltre ha stabilito il record di essere la più giovane concorrente ad aver preso parte al major, a questo punto difficilissimo da battere, dopo aver polverizzato quello precedente di Lexi Thompson, che lo aveva disputato a 12 anni quattro mesi e 18 giorni. Il montepremi è di 3.250.000 dollari, il più alto del circuito insieme a quello dell’Evian Championship. Sergas: guanto e pallina nel Museum of Pinehurst – Giulia Sergas ha girato in 74 (+4) colpi con un birdie e cinque bogey. Non ha avuto molta soddisfazione sul campo, ma tanta in club house quando ha visto uno suo guanto e una sua pallina firmata nella bacheca di Museum of Pinehurst. Un riconoscimento per essere stata la 22ª donna a realizzare una “hole in one” sul difficile percorso. La prodezza nel corso del primo giro quando ha centrato con un solo colpo la buca 15 (par 3, yards 164) utilizzando un ferro 7.   Secondo giro – Ha effettuato un bel recupero Giulia Sergas, da 102ª a 57ª con 149 (77 72, +9), e ha evitato il taglio con l’ultimo punteggio utile nell’US Womens Open, il secondo major stagionale femminile in svolgimento sul percorso numero 2 (par 70) del Pinehurst Resort, al Village of Pinehurst nel  North Carolina, che la settimana scorsa ha ospitato l’US Open maschile. Il campo molto difficile sta producendo score piuttosto alti, ma due concorrenti sono rimaste sotto par, Michelle Wie, che ha preso decisamente il comando con 136 (-4) colpi, dopo il secondo 68 (-2) consecutivo, e Lexi Thompson, che si è messa sulla sia scia con 139 (71 68, -1). Sono al terzo posto con il 140 del par la coreana Amy Yang, la dilettante australiana Minjee Lee, che ha al suo attivo altre ottime prestazioni tra le proettes, e Stacy Lewis, numero uno mondiale, leader dopo un giro e penalizzata da un 73 (+3). lI distacco comincia ad essere pesante, ma non irrecuperabile, per la coreana Na Yeon Choi, sesta con 141 (+1), per Paula Creamer, settima con 142 (+2) insieme alla colombiana Mariajo Uribe e alla giapponese Sakura Yokomine, e per l’australiana Karrie Webb e per la coreana So Yeon Ryu, decime con 143 (+3). Appare, invece, già incolmabile lo svantaggio della coreana Inbee Park, numero due del Rolex ranking, della neozelandese Lydia Ko, terza, della cinese Shanshan Feng, 38.e con 147 (+7), e della taiwanese Yani Tseng, 50ª con 148 (+8). Fuori gioco la norvegese Suzann Pettersen, 88ª con 152 (+12), e la nipponica Ai Miyazato e Cheyenne Woods, nipote di Tiger Woods, 98ª con 153 (+13). E’ finita al taglio, ma era prevedibile, la bella avventura dell’undicenne Lucy Li, 129ª con 156 (78 78. +16), ma le resta il ricordo di un’esperienza unica per una giovanissima della sua età e la soddisfazione di essersi conquistata con le proprie forze un posto tra le grandissime del golf. Inoltre ha stabilito il record di essere la più giovane concorrente ad aver preso parte al major, a questo punto difficilissimo da battere, dopo aver polverizzato quello precedente di Lexi Thompson, che lo aveva disputato a 12 anni quattro mesi e 18 giorni. La Wie e la Thompson, che potrebbe centrare il secondo major consecutivo dopo essersi imposta nel primo, il Nabisco Championship, hanno marciato di pari passo con tre birdie e un bogey per il comune 68. La Sergas (72, +2) si è migliorata di cinque colpi con due birdie e quattro bogey. Da ricordare la “hole in one” conseguita nel giro precedente dalla triestina quando ha centrato con un solo colpo la buca 15 (par 3, yards 164) utilizzando un ferro 7. Il montepremi è di 3.250.000 dollari, il più alto del circuito insieme a quello dell’Evian Championship.   Primo giro – Gioco sospeso per maltempo nel giro iniziale dell’US Womens Open, il secondo major stagionale femminile che si sta disputando percorso numero 2 (par 70) del Pinehurst Resort, al Village of Pinehurst nel  North Carolina, che la settimana scorsa ha ospitato l’US Open maschile. Il tracciato ostico, incarognito anche dalle condizioni atmosferiche, ha creato notevoli difficoltà alle concorrenti, delle quali 30 debbono completare il turno, e i punteggi sono stati mediamente piuttosto alti. Ha concluso con 77 (+7) colpi Giulia Sergas, che occupa il 102° posto e che è stata autrice di una “hole in one” quando ha centrato con un solo colpo la buca 15 (par 3, yards 164) utilizzando un ferro 7. E’ apparsa in grande spolvero Stacy Lewis, numero uno mondiale, che ha preso la testa con un ottimo 67 (-3), braccata da Michelle Wie (68, -2) altrettanto brillante. Seguono al terzo posto con 69 (-1) le altre tre giocatrici delle cinque che sono rimaste sotto il par: la coreana So Yeon Ryu e le australiane Katherine Kirk e Minjee Lee, dilettante che già si è messa in luce in altri eventi professionistici. Al sesto con 70 Paula Creamer, l’australiana Karrie Webb e con lo stesso par Mina Harigae e la nordirlandese Stephanie Meadow, che hanno due buche da giocare, e la taiwanese Candie Kung alla quale ne manca una. Responso positivo anche per Lexi Thompson, vincitrice del Nabisco Championship primo major dell’anno, e per la coreana Na Yeon Choi, 11.e con 71 (+1). E’ stata, invece una giornata molto complicata per la coreana Inbee Park, numero due del Rolex ranking, e per la neozelandese Lydia Ko, 77.e con 76 (+6), per la cinese Shanshan Feng, per la taiwanese Yani Tseng e per la giapponese Ai Miyazato, medesimo score della Sergas, e per la norvegese Suzann Pettersen, 111ª con 78 (+8). La undicenne Lucy Li, ovviamente seguitissima da pubblico e media, ha concluso anche lei con un 78. E’ la più giovane partecipante al major e ha battuto il primato di Lexi Thompson, che lo aveva disputato a 12 anni quattro mesi e 18 giorni. La Lewis, che con questa classifica metterebbe al sicuro per un po’ di tempo la sua leadership mondiale, ha siglato tre birdie senza bogey. La Wie ha segnato più birdie, cinque, ma con tre bogey.
La Sergas ha iniziato dalla buca 10 e, dopo un bogey alla 13ª, ha realizzato l’ace. Successivamente le cose non sono andate come le premesse facevano sperare. Sono arrivati due bogey prima del giro di boa, poi nel rientro un bogey e un birdie, quindi la sequenza bogey-doppio bogey-bogey-doppio bogey con sei colpi persi in quattro buche. Il montepremi è di 3.250.000 dollari, il più alto del circuito insieme a quello dell’Evian Championship.   Prologo – Il percorso numero 2 del Pinehurst Resort, al Village of Pinehurst nel  North Carolina, dopo l’US Open maschile ospita anche l’US Womens Open (19-22 giugno) che vedrà impegnate le più forti proettes del mondo. Nel field Giulia Sergas (nela foto con Francesco Molinari all’US Open maschile), unica rappresentante azzurra, già da qualche giorno su terreno di gara e che ha seguito Francesco Molinari in alcune fasi del precedente torneo. E’ il secondo major stagionale femminile nella sequenza che dallo scorso anno ne prevede cinque con l’aggiunta ai quattro tradizionali dell’Evian Championship. Difende il titolo Inbee Park, che nel 2013 infilò i primi tre major di fila, prima di perdere smalto e l’opportunità di fare un clamoroso filotto. La numero due del Rolex Ranking darà vita a un nuovo capitolo della sua lotta con Stacy Lewis, numero uno da tre settimane, per una leadership che è abbastanza in bilico e alla quale non ha sicuramente rinunciato neanche la 17enne neozelandese Lydia Ko. Le ultime due gare sono state appannaggio delle due grandi favorite del torneo: la Lewis ha vinto lo ShopRite Classic e la Park ha risposto immediatamente una settimana dopo nel Manulife Financial Classic, ma non è bastato per risalire sul trono. La statunitense ha 37 centesimi di punto di margine sulla rivale e la Ko è in ritardo di 90. Naturalmente, a parte le tre giocatrici citate, la rosa delle candidate al titolo è molto ampia e accampano giuste ambizioni Paula Creamer, Cristie Kerr, Lexi Thompson e Michelle Wie, la norvegese Suzann Pettersen, numero quattro della classifica mondiale e da ben 367 settimane tra le top ten, l’australiana Karrie Webb, la svedese Anna Nordqvist, la coreana So Yeon Ryu e la cinese Shanshan Feng. Tra le outsider Gerina Piller, Lizette Salas, la scozzese Catriona Matthew, la taiwanese Yani Tseng,  la giapponese Ai Miyazato e la coreana Na Yeon Choi. Al via anche Cheyenne Woods, nipote di Tiger Woods. Calamita l’attenzione l’undicenne Lucy Li, che ha trovato un posto nel field attraverso le prequalifiche. E’ la più giovane partecipante al major e ha battuto il primato di Lexi Thompson che lo aveva disputato a 12 anni quattro mesi e 18 giorni. La Sergas, che si è ritirata per misura precauzionale nel Manulife Financial dopo problemi a un gomito, ha assorbito il malanno in questo periodo di pausa e si allenata in maniera adeguata per una gara in cui può sicuramente far valere le sue doti. Il montepremi è di 3.250.000 dollari, il più alto del circuito insieme a quello dell’Evian Championship.

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