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PGA Tour: alle Hawaii Jordan Spieth da dominatore

Jordan Spieth
  10 Gennaio 2016 News
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Jordan Spieth (nella foto) ha iniziato la stagione nel modo migliore dominando nello Hyundai Tournament of Champions,  torneo del PGA Tour 2016 disputato al Plantation Course (par 73) di  Kapalua, nell’isola hawaiana di Maui, e riservato ai vincitori della scorsa stagione (32 partenti).
Il 22enne di Dallas, numero uno mondiale, ha colto il settimo titolo nel circuito con 262 colpi (66 64 65 67, -30), otto di vantaggio su Patrick Reed (270, -22), campione uscente. Al terzo posto con 271 (-21) Brandt Snedeker e Brooks Koepka, al quinto con 272 (-20) Rickie Fowler, al sesto con 275 (-17) Peter Malnati, l’irlandese Padraig Harrington e l’argentino Fabian Gomez. Al decimo con 277 (-15) Bubba Watson, Dustin Johnson e l’australiano Jason Day, al 21° con 281 (-11) Zach Johnson e al 29° con 288 (-4) Graeme McDowell.
Con il successo Spieth ha preso il largo nel world ranking (punti 12,24) portando il suo vantaggio da pochi centesimi a oltre un punto su Jason Day (p. 10,74), apparso non ancora al top dopo il periodo di vacanza. Al terzo posto il nordirlandese Rory McIlroy (p. 10,31), al quarto Bubba Watson (p. 7,62) e al quinto Rickie Fowler (p. 7,12). E’ sceso al 67° Francesco Molinari (p. 2,00), che non gioca dalla fine di novembre e che tornerà in campo da giovedì prossimo, 14 gennaio, a domenica 17 nel Sony Open in Hawaai.
Jordan Spieth, all’85° evento disputato nel tour,  ha concluso la sua corsa con sette birdie e un bogey per il 67 (-6) e ha stabilito il secondo punteggio assoluto del torneo dopo il 261 di Ernie Els (2003). Ha realizzato metodicamente sette birdie in ciascun giro ai quali ha aggiunto due eagle e due bogey. Patrick Reed, in vetta dopo un turno e poi sorpassato dal vincitore, è salito al secondo posto con un parziale di 69 (-4) dovuto a cinque birdie e a un bogey. Per lui un eagle, 21 birdie e ben 68 buche senza bogey, perché l’unico segnato è arrivato a quattro green dal termine.
Spieth ha siglato il settimo titolo, per il quale ha ricevuto un assegno di 1.180.000 dollari su un montepremi di 5.900.000 dollari, a 22 anni, cinque mesi e 14 giorni. A tale età ha fatto meglio di lui sul tour solo Tommy Horton (14 titoli) e, in questa speciale graduatoria, ha agganciato Tiger Woods in seconda  posizione. Con i 500 punti guadagnati è passato dall’87ª alla settima posizione nella graduatoria della FedEx Cup.
TERZO GIRO – Jordan Spieth, numero uno mondiale, ha allungato ancora e con lo score di 195 colpi (66 64 65, -24) ha ipotecato il titolo nello Hyundai Tournament of Champions, torneo del PGA Tour 2016 che si sta svolgendo al Plantation Course (par 73) di  Kapalua, nell’isola hawaiana di Maui, e riservato ai vincitori della scorsa stagione (32 partenti).
Il 22enne texano inizierà la corsa verso quello che potrebbe essere il suo settimo successo nel circuito con cinque colpi di vantaggio su Brooks Koepka (200, -19) rinvenuto dall’ottavo al secondo posto con un gran 63 (-10). Al terzo con 201 (-18) Patrick Reed, al quarto con 204 (-15) Brandt Snedeker e l’argentino Fabian Gomez e al sesto con 205 (-14) Jimmy Walker, Rickie Fowler, Kevin Kisner e l’australiano Steven Bowditch.
Navigano a metà graduatoria Dustin Johnson e l’irlandese Padraig Harrington, 12.i con 208 (-11), Bubba Watson, 15° con 210 (-9), e l’australiano Jason Day, numero due mondiale, 20° con 212 (-7). In bassa Zach Johnson, 26° con 214 (-5) e il nordirlandese Graeme McDowell, 29° con 217 (-2).
Spieth, che con 195 ha stabilito il secondo punteggio assoluto su 54 buche del torneo a un colpo dal record di 194 appartenente al sudafricano Ernie Els (2003) che fissò a 261 lo score più basso di un vincitore, ha girato in 65 (-8) con un eagle, sette birdie e l’unico bogey della sua gara, Koepka ha messo insieme dieci birdie, di cui sei di fila, e Reed ha siglato sei birdie per il 67 (-6) ed è l’unico concorrente senza bogey nel suo score. Il montepremi è di 5.900.000 dollari con prima moneta di 1.180.000 dollari.
SECONDO GIRO – Con un deciso attacco, sottolineato da un parziale di 64 (-9) colpi e dal totale di 130 (66 64), Jordan Spieth, leader mondiale, ha fatto il vuoto nel secondo giro dello Hyundai Tournament of Champions, torneo  del PGA Tour 2016 che si sta svolgendo al Plantation Course (par 73) di  Kapalua, nell’isola hawaiana di Maui, e riservato ai vincitori della scorsa stagione (32 partenti).
Il 22enne texano ha quattro colpi di margine su Kevin Kisner, su Patrick Reed, campione uscente e in vetta dopo un turno, e sull’argentino Fabian Gomez (134, -12). Al quinto posto con 135 (-11) il neozelandese Danny Lee, al sesto con 136 (-10) Rickie Fowler e l’australiano Steven Bowditch e all’ottavo con 137 (-9) Bubba Watson, Brooks Koepka e Peter Malnati. Poco oltre l’irlandese Padraig Harrington, 11° con 138 (-8), e Dustin Johnson, 15° con 140 (-6), e in bassa classifica, l’australiano Jason Day, 21° con 143 (-3), numero due del World Ranking e destinato a perdere distanza da Spieth, Zach Johnson, 26° con 144 (-2), e il nordirlandese Graeme McDowell, 29° con 145 (-1).
Spieth, nel cui palmares figurano sei titoli nel circuito, comprensivi di due major. un successo nell’Australasia Tour e uno nel World Challenge, gara non ufficiale del PGA Tour, ha segnato un eagle e sette birdie che si sono uniti ai sette birdie del giro d’apertura (66, -7). Non ha sporcato lo score con dei bogey anche Patrick Reed, che però ha rallentato con quattro birdie per il parziale di 69 (-4) dopo l’eagle e i sei birdie iniziali (65, -8). Andatura molto sostenuta di Kevin Kisner con un 65 (un eagle e sei birdie) e di Fabian Gomez con un 66 (-7 con sette birdie). Il montepremi è di 5.900.000 dollari con prima moneta di 1.180.000 dollari.
PRIMO GIRO – Patrick Reed, campione uscente, ha iniziato al comando con 65 (-8) colpi lo Hyundai Tournament of Champions, torneo  del PGA Tour 2016 che si sta svolgendo al Plantation Course (par 73) di  Kapalua, nell’isola hawaiana di Maui, e riservato ai vincitori della scorsa stagione (32 partenti).
Reed precede di un colpo Jordan Spieth (66, -7), numero uno mondiale, e di due Brandt Snedeker, J.B. Holmes e il neozelandese Danny Lee (67, -5). Al sesto posto con 68 (-5) l’argentino Fabian Gomez e al settimo con 69 (-4) Bubba Watson, Rickie Fowler, Brooks Koepka, Kevin Kisner e l’australiano Steven Bowditch. Al 12° con 70 (-3) l’australiano Jason Day e l’irlandese Padraig Harrington e decisamente in panne Dustin Johnson, 26° con 73 (par), Zach Johnson e il nordirlandese Graeme McDowell, 27.i con 75 (+2).
Reed ha realizzato sei birdie e un eagle in chiusura che gli ha permesso di lasciare indietro Spieth, il quale sulla buca 18 ha segnato l’ultimo dei sette birdie di giornata. Il leader del world ranking, che ha quale obiettivo quello di porre più distanza tra sé e Jason Day, secondo a pochi centesimi, ha volto a suo favore il primo round, ma l’australiano (tre birdie senza bogey) è sembrato comunque in buona condizione e in grado di recuperare i quattro colpi di ritardo. Il montepremi è di 5.900.000 dollari con prima moneta di 1.180.000 dollari.
PROLOGO – Si disputa il classico Hyundai Tournament of Champions (7-10 gennaio) torneo del PGA Tour 2016, che si svolge al Plantation Course di  Kapalua, nell’isola hawaiana di Maui, è riservato ai vincitori della scorsa stagione.
Alla partenza saranno in 32, compresi Jordan Spieth e l’australiano Jason Day, rispettivamente numero uno e numero due mondiali. E’ probabile che ripropongano l’altalena che ha caratterizzato l’ultima parte del 2015 in cui i due si sono alternati sul trono del world ranking a più riprese. Nell’ultimo mese, dove non si è giocato, Spieth è riuscito a guadagnane comunque qualcosa sul rivale, grazie ai meccanismi che regolano la graduatoria, e ora il suo margine è di 57 centesimi di punto che possono svanire con una vittoria del suo antagonista.
Nel field anche Bubba Watson, numero quattro, Rickie Fowler, numero sei, Patrick Reed, che difende il titolo, Dustin Johnson, Zach Johnson, Brandt Snedeker, Jimmy Walker, il nordirlandese Graeme McDowell e l’irlandese Padraig Harrington. Il montepremi è di 5.900.000 dollari con prima moneta di 1.180.000 dollari.

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