Lo spagnolo Sergio Garcia ha conquistato il primo titolo major in carriera imponendosi con 279 colpi (71 69 70 69, -9) nell’81° Masters Tournament, primo major stagionale disputato sul percorso dell’Augusta National (par 72), ad Augusta in Georgia.
Ha superato con un birdie alla prima buca di spareggio l’inglese Justin Rose (279 – 71 72 67 69) con il quale aveva concluso alla pari la gara dopo un giro finale in cui entrambi i contenenti si sono espressi con un gioco di altissimo livello tecnico.
Si è classificato al 33° posto con 293 (78 72 71 72, +5) Francesco Molinari, che pur avendo trovato un buon passo negli ultimi tre turni ha potuto porre solo parzialmente rimedio al 78 (+6) di partenza.
I due protagonisti non hanno concesso spazio agli altri contendenti ai quali è rimasta solo la possibilità di una volata per il terzo posto nella quale ha prevalso il sudafricano Charl Schwartzel (282, -6) davanti al tonico belga Thomas Pieters, al suo primo Masters, e a Matt Kuchar (283, -5), autore di una “hole in one” (buca 16, par 3, yards 170, ferro 7).
Al settimo posto con 285 (-3) il nordirlandese Rory McIlroy, all’ottavo con 286 (-2) l’australiano Adam Scott, all’11° con 287 (-1) Rickie Fowler, Jordan Spieth e il giapponese Hideki Matsuyama, al 16° con 288 (par) il tedesco Martin Kaymer e al 22° con 290 (+2) Phil Mickelson, Justin Thomas e l’australiano Jason Day.
ll taglio dopo 36 buche, caduto a 150, aveva messo fuori gioco l’inglese Danny Willett, campione in carica, Jim Furyk e Zach Johnson, 54.i con 151 (+7), Bubba Watson, lo svedese Henrik Stenson e lo spagnolo Rafael Cabrera Bello, 62.i con 152 (+8), Patrick Reed e il fijiano Vijay Singh, 71.i con 153 (+9), e l’argentino Angel Cabrera, 78° con 154 (+10).
Sergio Garcia, 37enne di Castellon, è il terzo spagnolo a vestire la “giacca verde” dopo Severiano Ballesteros (1980-1983) e José Maria Olazabal (1994-1999). Ha ottenuto, come detto, il primo titolo major alla 74ª partecipazione in un torneo del grande slam e alla 19ª ad Augusta. La sua vittoria è arrivata proprio nel giorno in cui il compianto Ballesteros, scomparso nel 2011, avrebbe compiuto 60 anni.
L’iberico e Rose hanno iniziato il turno finale da leader con un colpo su Fowler, che ha rapidamente ceduto. Lo spagnolo è partito forte guadagnando tre colpi con due suoi birdie che si sono combinati con un bogey del rivale, ma Rose ha subito ristabilito la parità con tre birdie di fila. Dopo il giro di boa Garcia ha attraversato un momento difficilissimo con due bogey (10ª e 11ª). Con due colpi di ritardo ha rischiato di uscire fuori definitivamente alla buca 13, quando ha mandato la pallina nel bosco. Con una grande giocata ha però salvato il par, mentre Rose ha mancato il birdie del probabile ko. A quel punto è iniziato il finale spettacolo. Garcia ha ritrovato lucidità e con birdie (14ª) ed eagle (15ª) ha agganciato Rose, che ha contrato l’attacco con un birdie (15ª), poi è nuovamente andato avanti con un birdie (16ª), ma ha riaperto la porta all’avversario con un bogey (17ª). Sull’ultima buca Garcia ha fallito da poco più di un metro il putt per il titolo ed è stato playoff. La decisione praticamente dal tee quando l’inglese ha spedito la palla tra gli alberi e Garcia l’ha piantata a centro fairway. E’ stato bogey per l’inglese, mentre l’iberico ha centrato la buca per il birdie da quasi tre metri. Garcia, nel cui palmares figurano anche nove successi nel PGA Tour, dodici nell’European Tour e cinque nell’Asian Tour, ha ricevuto un assegno di ben 1.980.000 dollari su un montepremi di dieci milioni di dollari, e a Justin Rose ne sono andati 1.188.000.
Francesco Molinari ha concluso il suo sesto Masters con il 72 del par dopo un cammino altalenante in cui ha messo a segno due birdie e due bogey in ciasuna metà del campo. Suo miglior risultato il 19° posto nel 2012.