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Italian Pro Tour 2014: programmi e novità

  19 Marzo 2014 News
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Nel corso di un incontro nei saloni dell’Hotel Boscolo, a Milano con il Comitato Organizzatore Open Professionistici di Golf della FIG, è stata presentata la nuova stagione 2014 dell’Italian Pro Tour, il circuito delle gare nazionali che avrà quali fiori all’occhiello l’Open d’Italia maschile e il Ladies Italian Open. Sono intervenuti Franco Chimenti, presidente di CONI Servizi e della Federazione Italiana Golf; Matteo Marzotto, Matteo Marzotto, cofondatore della Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica Onlus; Alessandro Rogato e Barbara Zonchello, presidente e direttore del Comitato Organizzatore Open Professionistici di Golf.   L’incontro si è aperto con l’intervento di Barbara Zonchello, che ha dato il benvenuto ai numerosi ospiti prima di introdurre un video nel quale sono passati in rapida e suggestiva rassegna i momenti salienti dell’attività azzurra e dell’Italian Pro Tour. L’evento clou sarà l’Open d’Italia maschile, riproposto nuovamente al Circolo Golf Torino. “Ben contenti di ritornarvi – ha sottolineato Alessandro Rogato – dopo il successo dello scorso anno e in una data particolarmente idonea, perché il torneo sarà l’ultimo valido per l’assegnazione dei punti atti alla composizione della squadra europea di Ryder Cup, che nell’occasione assumerà il suo volto definitivo”. Confermati la prestigiosa partnership con l’European Tour, in atto da vari anni e che ha contribuito alla crescita qualitativa del torneo, e l’ingresso gratuito per gli spettatori. La data (28-31 agosto) coinciderà con l’ultima settimana di vacanza, che favorirà l’afflusso del pubblico, specie di quello più giovane, e dei nuclei familiari. “Per tale motivo – ha proseguito Rogato – l’organizzazione proporrà iniziative ad hoc per costoro e anche per i non golfisti. Inoltre, seguendo l’evoluzione dei tempi, riteniamo di fondamentale importanza i “social network”, dove saremo presenti e attivi. Sarà particolarmente curato l’aspetto del ‘food and beverage’ con nuove e diverse soluzioni onde promuovere il settore enogastronomico. Nel 2015 l’Open d’Italia avrà diversa collocazione, perché sarà uno degli avvenimenti sportivi all’interno dell’EXPO e avrà luogo nel prestigioso Golf Club Milano, in settembre, poco dopo la disputa del Gran Premio d’Italia di Formula 1”.   Tra le novità l’atteso e gradito ritorno del Ladies Italian Open (27-29 giugno), dopo tre anni di assenza, la cui 24ª edizione avrà la cornice ideale del Golf Club Perugia. Si sta approntando una gara che avrà, tra i fili conduttori, la proverbiale ospitalità che contraddistingue il capoluogo umbro e tutta la Regione, terra di grandi valori culturali, un’eccellenza per il nostro Paese. Rogato ha ricordato come l’Italia Pro Tour, all’ottavo anno di vita, abbia già proposto oltre 70 manifestazioni, che hanno coinvolto una cinquantina di circoli, con circa 9.500 presenze sul campo delle quali quasi 7.000 straniere. Importante l’accordo di collaborazione con la TV satellitare Sky, da anni veicolo imprescindibile per la promozione del golf e delle manifestazioni del circuito, e di tutta la stampa, nazionale e internazionale, che offre sempre più visibilità. Ampio il consenso a livello internazionale. “Il format è stato scelto dall’European Tour – ha concluso Rogato – quale migliore esempio di efficienza organizzativa, di razionalizzazione dei costi e di ottimizzazione dei risultati in favore dei giovani professionisti. Anche quest’anno allestiremo un torneo del Challenge Tour, nel prestigioso circolo dell’Olgiata a Roma, cinque gare dell’Alps Tour, e lo storico Campionato Nazionale Open. Tutto questo con l’apporto di un team giovane, brillante, con cui stiamo iniziando un nuovo percorso per proporre in ottica diversa e d’avanguardia i nostri eventi”.   Charity Partner dei due Open d’Italia e di tutto l’Italian Pro Tour è la Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica Onlus, Agenzia Italiana della Ricerca in FC, riconosciuta ufficialmente dal MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) come Ente promotore dell’attività di ricerca scientifica, nonché una delle poche Onlus certificate dall’Istituto della Donazione. Nata nel 1997, per volontà del professor Gianni Mastella e degli imprenditori Vittoriano Faganelli e Matteo Marzotto, la Onlus ha attivato una rete di 500 ricercatori selezionati, coinvolgendo 170 Gruppi e Istituti di Ricerca prestigiosi. Una scelta ha sottolineato Franco Chimenti “che spiega la nostra adesione a un progetto solidale, con numerose iniziative in tutte le nostre manifestazioni”. Vorrei ringraziare Franco Chimenti, Alessandro Rogato e Barbara Zonchello per aver offerto alla nostra Fondazione questa importantissima occasione di visibilità” ha dichiarato l’imprenditore Matteo Marzotto. “Per noi è un onore essere charity partner di questo atteso appuntamento sportivo che vede il confronto tra grandi professionisti e appassionati di golf. E come nello sport, anche nella ricerca siamo perennemente in gara, impegnati in sfide sempre più complesse”. Matteo Marzotto ha ricordato che la fibrosi cistica è la malattia genetica grave più diffusa in Italia, con oltre due milioni e mezzo i portatori sani, spesso inconsapevoli di esserlo, che possono perciò trasmettere la malattia ai propri figli: due genitori, entrambi portatori sani, hanno una probabilità su quattro di mettere al mondo un bambino malato di fibrosi cistica. In Italia ogni settimana nascono quattro nuovi malati. La malattia colpisce molti organi, in particolare polmoni e pancreas e porta all’impossibilità di respirare. L’aspettativa di vita media di chi ne è affetto è oggi intorno a 40 anni. FFC Onlus rappresenta, oltre ad un autorevole brand della ricerca, una vera e propria squadra con la quale, da diciassette anni, ci stiamo impegnando per sconfiggere la malattia. Nel frattempo si sono ottenuti molti risultati che hanno aiutato a migliorare la vita dei malati sia in termini di durata che di qualità, ma questo non ci basta. Il nostro obiettivo concreto è oggi quello di raggiungere in tempi brevi la cura definitiva attraverso l’individuazione di molecole che possano correggere il difetto di base che determina la malattia. Anche la Fondazione ha la fortuna di avere al proprio fianco un grande team di sostenitori composto da oltre 5.000 volontari e 110 Delegazioni FFC presenti sul territorio nazionale che promuovono con convinzione le attività di informazione e raccolta fondi a favore della ricerca FC”. I numeri parlano da soli: dal 2002, FFC ha investito oltre 16.000.000 di euro in progetti di ricerca avanzata. Proprio in virtù delle recenti scoperte, ha aperto una vera e propria via italiana agli studi sulla fibrosi cistica e sta svolgendo un ruolo sempre più attivo e complementare rispetto alla ricerca scientifica d’Oltreoceano.   Ha concluso la serie degli interventi Franco Chimenti: “Il successo tecnico e di pubblico dell’ultimo Open d’Italia è stato quanto mai indicativo sul gradimento sempre crescente per il nostro sport. Abbiamo lavorato a fondo su vari settori, con promozioni mirate, con aperture al turismo golfistico, che reputo fondamentale anche per l’economia della nazione, ma soprattutto ci siamo dati strutture di alto livello che hanno permesso ai nostri atleti di arrivare fino ai vertici mondiali. Merito evidentemente del loro talento, ma che probabilmente si è potuto esprimere meglio con la sicurezza di poter usufruire del supporto necessario alla loro attività. L’obiettivo più immediato ci porta a Rio de Janeiro per le Olimpiadi dove arriveremo con i giocatori giusti per puntare molto in alto, ma se oggi l’Italia può contare su un nucleo di elementi affidabili lo deve anche ad alcune felici intuizioni tecniche e organizzative della FIG, tra le quali ritengo che abbia un posto di rilievo l’Italian Pro Tour. Da anni è il sostegno indispensabile per i giovani professionisti, in cui possono muovere i primi passi quando non hanno categoria e dove hanno poi garantita una buona attività, fondamentale per la crescita. Cito un dato per tutti: da quando è nato l’Italian Pro Tour è aumentato sensibilmente il numero degli azzurri che competono e vincono in tutti e tre i circuiti continentali”. E dal 2006, anno d’inizio dell’Italian Pro Tour, i successi dei professionisti sono stati circa settanta. Durante la simpatica serata sono stati presentati i nuovi loghi dell’Italian Pro Tour e dei suoi vari tornei. Primo appuntamento con la nuova stagione nel prossimo mese di maggio.  

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