Primo major per lui e terzo successo in carriera in soli 30 tornei disputati sul tour.
Jon Rahm torna n. 1 mondiale. Delude Justin Thomas e Brooks Koepka fallisce lo storico tris
La vittoria a sorpresa, ma meritata di Collin Morikawa, giovane in grande ascesa, il ritorno sul trono mondiale di Jon Rahm, il cedimento finale di Brooks Koepka e il flop di Justin Thomas in un 102° US PGA Championship che ha riservato tante emozioni.
Sul percorso del TPC Harding Park (par 70) a San Francisco in California, nel primo major di una stagione resa anomala dall’emergenza sanitaria, Morikawa è emerso dal gruppo di sette concorrenti che si sono ritrovati a un certo punto tutti in vetta e ha concluso con 267 (69 69 65 64, -13) colpi distaccando di due lunghezze Paul Casey e Dustin Johnson (269, -11). Quest’ultimo per la quarta volta su quattro ha mancato la vittoria in un major dopo essere partito da leader nel giro conclusivo e per il secondo anno di fila è stato runner up con precedente di Jack Nicklaus (1964-1965). Al quarto posto con 270 (-10) Bryson DeChambeau, alla nona top ten stagionale, Jason Day, alla quarta di fila, Tony Finau, gran regolarista sempre piazzato quasi mai vincente, Scottie Scheffler e Matthew Wolff, che si è guadagnato un posto nel field del prossimo US Open (17-20 settembre) insieme a Cameron Champ, decimo con 272 (-8).
Nono posto per Justin Rose (271, -9) e impennata finale, dopo una gara difficile, di Jon Rahm, da 21° a 13° con 273 (-7), che in tal modo si è riportato al vertice mondiale operando il controsorpasso su Justin Thomas, solo 37° con 279 (-1), posizione che gli ha fatto perdere la corona per un solo centesimo di punto.
Inatteso il crollo di Brooks Koepka, campione in carica che puntava al terzo alloro consecutivo per emulare dopo 94 anni Walter Hagen, sceso dalla quarta alla 29ª piazza con 277 (-3) affondato da un 74 (+4). Mai in corsa Rory McIlroy, 33° con 278 (-2), Webb Simpson e Tiger Woods, stesso score di Thomas. Tiger con un 67 (-3) si è tolto dalla bassa classifica risalendo dal 59° posto, unico guizzo di una prestazione sotto tono. Ancora un delusione per Jordan Spieth, 71° con 284 (+4), al quale manca l’US PGA Championship per completare il Grande Slam.
Collin Morikawa (nella foto con il trofeo), nativo di Los Angeles (California, ha ottenuto il titolo all’età di 23 anni, sei mesi e tre giorni, quarto giocatore dalla seconda guerra mondiale a conquistare un major dopo Rory McIlroy, Jack Nicklaus e Tiger Woods prima dei 24 anni. Con 129 (-11) colpi ha stabilito il nuovo record del torneo sulle ultime 36 buche e con 64 (-6) ha eguagliato il punteggio più basso nell’ultimo round per un vincitore. Lo score è maturato con quattro birdie e poi con l’eagle alla buca 16 (par 4), decisivo per mettere fuori gioco gli avversari. E’ il terzo successo (dopo Barracuda Championship 2019 e Workday Charity Open nello scorso luglio) in un inizio di carriera straordinario con soli 30 tornei disputati. Nei primi 22, in cui ha sempre superato il taglio, ha realizzato la seconda striscia migliore in materia dopo quella di Tiger Woods (25). E’ il nono giocatore a imporsi nell’US PGA Championship al debutto nel torneo e il successo gli ha permesso di salire dal 12° al quinto posto nella classifica mondiale e di ricevere un consistente assegno di 1.980.000 dollari su un montepremi di 11.000.000 milioni di dollari. Ora è al secondo posto nella money list e nella FedEx Cup, in entrambe le classifiche alle spalle di Thomas,
“L’emozione è forte – ha detto Morikawa al termine – e non riesco a esprimere con parole adeguate quanto sto provando. Sono momenti che rimarranno indelebili nella mia mente. Mi spiace solo di non aver potuto contare sugli applausi del pubblico”. Si è giocato a porte chiuse e rispettando norme di prevenzione molto restrittive per giocatori e addetti ai lavori.
WORLD RANKING: RAHM TORNA LEADER, MORIKAWA QUINTO – La classifica del World Ranking ha subito significative variazioni dopo il major. Jon Rahm è ritornato al vertice (p. 8,78), ma con un solo centesimo di margine su Justin Thomas (8,77) a significare che già dalla prossima settimana può accadere di tutto, anche con una possibile impennata di Rory McIlroy (8,16), che è poco dietro. Ha guadagnato una posizione Dustin Johnson (7,75) e Collin Morikawa è saltato dal 12° al quinto posto con 7,51. Due passi indietro di Webb Simpson, sesto con 6,83, e uno per gli altri quattro che lo seguono: Brooks Koepka (6,49), Bryson DeChambeau (6,29), Patrick Reed (5,97) e Adam Scott (5,61). Continua a scendere Francesco Molinari, 42° con 2,64, che non gioca da marzo.