Francesco Molinari e il dilettante Luca Cianchetti sono nel field di altissima caratura tecnica che caratterizza il 146° Open Championship, terzo major stagionale e il più longevo dei quattro nella storia del golf avendo attraversato tre secoli. Per il secondo anno consecutivo sarà presente un amateur azzurro, effetto dei due successi nel Campionato Europeo individuale ottenuti prima da Stefano Mazzoli (2015) e lo scorso anno da Cianchetti (nella foto), che passerà di categoria dopo l’evento.
Si gioca sul percorso del Royal Birkdale, a Southport in Inghilterra, dove difenderà il titolo lo svedese Henrik Stenson. Con in campo i migliori del mondo e, soprattutto con i primi venti del world ranking, è sempre difficile fare previsioni, ma l’impressione è che la situazione sia simile a quella della vigilia dell’US Open, ossia di grande incertezza, perché sostanzialmente in questo momento nessuno dei big è in grado di recitare la parte del favorito d’obbligo. All’US Open si finì per puntare sugli outsider e la previsione fu azzeccata, perché emerse Brooks Koepka che non era nella prima fascia dei più gettonati. Questa volta, se limitiamo l’analisi ai primi venti del ranking, attirano l’attenzione solamente i due spagnoli Sergio Garcia (suo il Masters) e Jon Rahm, lo statunitense Brooks Koepka, che questa volta non può nascondersi, un poco lo stesso Stenson, che rispetto alle ultime uscite potrebbe essere più motivato dalla conferma del titolo, e un poco Rickie Fowler, sebbene abbia la tendenza a tornare indietro una volta che arriva quasi in vetta alla graduatoria.
Se parliamo invece di Dustin Johnson, Hideki Matsuyama e Jordan Spieth, ossia i primi tre del ranking, stiamo trattando di giocatori dal rendimento piuttosto altalenante in questo periodo, pure se occorre ricordare che Spieth in un cammino disordinato due successi li ha trovati, l’ultimo a giugno. Stava spopolando Johnson, ma la caduta dalle scale ad Augusta gli ha complicato la stagione e ancora non si riprende. Quanto a Rory McIlroy, il numero quattro, è da tempo alla ricerca di se stesso e le ultime due uscite al taglio ne hanno confermato il momento difficile.
Di sicuro non essendovi una figura dominante ne trarrà vantaggio la spettacolarità del torneo. Per fare dei nomi i britannici punteranno su Justin Rose, Paul Casey e su Tommy Fleetwood, sebbene il terzo forse non abbia ancora il passo da major, gli spagnoli potranno sperare anche in Rafa Cabrera Bello, rivitalizzato dal successo nello Scottish Open, e in casa azzurra naturalmente occhi su Francesco Molinari, apparso in buona forma in quasi tutte le uscite stagionali. Altri possibili protagonisti giovani rampanti come Thomas Pieters e Bryson DeChambeau che proprio domenica ha ottenuto il primo titolo nel PGA Tour, oppure elementi collaudati quali Padraig Harrington, in grande spolvero in Scozia, Adam Scott e Matt Kuchar o, per la serie a volte ritornano, Martin Kaymer, Louis Oosthuizen e Charl Schwartzel, da tempo nel limbo dei defilati. Il montepremi è di 10.250.000 dollari (circa 8.930.000 euro)
Diretta su Sky – L’Open Championship sarà teletrasmesso in diretta, in esclusiva e in alta definizione da Sky, sul canale Sky Sport 2 HD, con collegamenti ai seguenti orari. giovedì 20 luglio e venerdì 21, dalle ore 7,30 alle ore 21; sabato 22, dalle ore 11 alle ore 21; domenica 23, dalle ore 10 alle ore 20.