Al Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia Montecelio (Roma) il danese festeggia il primo titolo in carriera sull’European Tour ed entra nella storia insieme al fratello gemello Rasmus
Due gli italiani nella Top 5: bella prova per il pugliese e il torinese nella casa della Ryder Cup 2023
Sono i gemelli del golf continentale. Nella storia dell’European Tour non era mai successo che due fratelli riuscissero a trionfare consecutivamente sul circuito. E al DS Automobiles 78° Open d’Italia, al Marco Simone Golf & Country Club (par 71), il trionfo di Nicolai Hojgaard, con un totale di 271 (66 69 65 71, -13) colpi e un birdie nel finale, ha portato nella storia dunque anche Rasmus che, sette giorni prima, s’era imposto in Svizzera all’Omega European Masters.
Tre anni dopo Thorbjorn Olesen (campione nel 2018) un danese torna a vincere l’Open d’Italia. Dove Francesco Laporta ed Edoardo Molinari sono stati tra i protagonisti. Il pugliese, 4/o con 273 (66 70 69 68, -11), per la seconda volta (dopo quella del 2019 quando si classificò settimo) è stato il miglior azzurro del torneo. Mentre il torinese ha chiuso la competizione al 5/o posto con 274 (-10). Un ottimo risultato dopo un evento che li ha visti ben figurare dall’inizio alla fine.
E’ stato un appuntamento storico. Che s’è giocato nella casa della Ryder Cup 2023, su un campo che ha conquistato tutti i campioni in gara. Lì dove si disputeranno anche le prossime due edizioni dell’Open d’Italia prima della super sfida tra Europa e Usa. E a imporsi è stato dunque Nicolai Hojgaard. Che a 20 anni e 177 giorni ha festeggiato il primo titolo in carriera sull’European Tour. E pensare che la 78esima edizione dell’Open d’Italia non avrebbe neanche dovuto disputarla. A concedergli una “wild card” in extremis è stato Franco Chimenti, presidente della Federazione Italiana Golf.
La favola di Nicolai Hojgaard, campione del DS Automobiles 78° Open d’Italia – Ha iniziato a giocare all’età di 4 anni, Nicolai Hojgaard. Professionista dal 2019, nella sua prima stagione sull’European Tour ha sfiorato l’impresa al KLM Open in Olanda chiudendo al secondo posto alle spalle dello spagnolo Sergio Garcia. In testa all’Open d’Italia dalla fine del terzo round, il danese nel quarto e ultimo giro (chiuso in 71, par) ha sentito la pressione. Con due bogey (tre quelli di giornata) alla 14 e alla 15 ha rischiato di portare la contesa al play-off. Nel momento clou, con un terzo colpo perfetto alla 18 (par 5), s’è concesso l’opportunità del putt per la vittoria, che non ha fallito con il terzo birdie di giornata. Niente da fare per l’inglese Tommy Fleetwood (tra i favoriti della vigilia) e il polacco Adrian Meronk, entrambi secondi con 272 (-12).
Il successo ha fruttato a Nicolai Hojgaard 485.330,00 euro a fronte di un montepremi complessivo di 3.000.000. E gli ha permesso di recuperare 85 posizioni nella Race to Dubai (l’ordine di merito dell’European Tour) dov’è ora 26esimo. Le statistiche del massimo circuito continentale (stilate soltanto dal 1972, anno in cui è stato fondato l’organismo che gestisce l’attività dei pro continentali) lo indicano quale più giovane vincitore del torneo. In realtà il primato appartiene però al francese Auguste Boyer che, nel 1926 (data della seconda edizione dell’Open d’Italia), riuscì a imporsi all’età di 18 anni.
Bello l’abbraccio finale con il fratello Rasmus, con cui nel 2018 ha trascinato la Danimarca al successo all’Eisenhower Trophy, campionato mondiale a squadre per dilettanti.
Laporta 4/o e miglior azzurro. Edoardo Molinari chiude 5/o – Nel quarto giro Francesco Laporta, 30enne di Castellana Grotte (Bari), ha messo in mostra talento ed entusiasmo da vendere. Con un parziale finale di 68 (-3) con otto birdie e cinque bogey, ha tentato il tutto per tutto. Dopo le prime nove buche tra prodezze e qualche sbavatura, ha cominciato le seconde nove con tre birdie consecutivi. Seguiti però da tre bogey prima di altri due birdie. Il pugliese ha preceduto in classifica Edoardo Molinari, 5/o come il giapponese Masahiro Kawamura e l’inglese Richard Bland. Mentre Guido Migliozzi, 34/o con 281 (-3), s’è stanziato davanti a Francesco Molinari, 52/o con 284 (par).
Anche Larrazabal, Jamieson, Veerman e Korhonen nella Top 10 – Nella Top 10, ottavi con 275 (-9), anche lo spagnolo Pablo Larrazabal, lo scozzese Scott Jamieson, l’americano Johannes Veerman e il finlandese Mikko Korhonen.
Le dichiarazioni di Nicolai Hojgaard e Francesco Laporta
Nicolai Hojgaard trionfa, “è un successo speciale” – “Questa vittoria ha un significato speciale per me. Veder trionfare tre volte mio fratello Rasmus mi ha dato lo stimolo per emularlo e finalmente ce l’ho fatta. Realizzare birdie quando sei in testa alla classifica non è mai facile e nell’ultimo round ho dovuto aumentare la concentrazione per portare a casa il trofeo. Questa è e sarà sempre una giornata per me indimenticabile, soprattutto perché ho potuto contare anche sul supporto a bordo campo di mio fratello Rasmus”. Queste le dichiarazioni di Nicolai Hojgaard, vincitore del DS Automobiles 78° Open d’Italia.
Francesco Laporta felice, “il risultato lo dedico alla mia futura figlia” – “Seppur la tensione agonistica fosse alle stelle, fino all’ultima buca, mi sono davvero divertito molto in campo. Il quarto è stato un round particolare e posso ritenermi sicuramente contento. Ho cercato di rimanere concentrato sul mio gioco, mantenendo la calma. L’obiettivo era quello di confermare la ‘carta’ sull’European Tour e con questo risultato ci sono riuscito. Raccoglierò le energie in vista del BMW PGA Championship di Wentworth e ora punto a un bel finale di stagione. Il risultato lo dedico alla mia fidanzata, alla nostra futura figlia e a tutto il team che mi segue”. E’ la gioia di Francesco Laporta, miglior azzurro all’Open d’Italia.
La cerimonia di premiazione – Il green della buca 18, dopo esser stato il punto cruciale per l’epilogo della gara, ha ospitato anche la cerimonia di premiazione alla presenza Giovanni Malagò, Presidente del CONI; Franco Chimenti, Presidente della Federazione Italiana Golf; Lavinia Biagiotti Cigna, Presidente del Marco Simone Golf & Country Club; Valentina Corrado, Assessore Turismo, Enti Locali, Sicurezza Urbana, Polizia Locale e Semplificazione Amministrativa, della Regione Lazio; Eugenio Franzetti, Managing Director DS Automobiles Italia; Alessandro Cardinali, Direttore Commerciale Rolex Italia; David Williams, Tournament Director European Tour; Alessandro Rogato, Direttore dell’Open d’Italia.
Le dichiarazioni delle Autorità
Valentina Vezzali, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega allo Sport nel Governo Draghi: “L’Open d’Italia è l’evento della nuova era dello sport italiano. Dopo quest’estate così entusiasmante e soprattutto dopo le 109 medaglie conquistate a Tokyo tra Giochi Olimpici e Paralimpici, lo sport italiano cambia pelle. Non credo sia casuale che il primo grande evento di settembre sia stato proprio l’Open d’Italia di golf: si tratta infatti di una delle discipline in costante crescita di praticanti ed appassionati. Grazie al lavoro della Federazione presieduta da Franco Chimenti, il golf sta infatti riscuotendo un successo incredibile ed i numeri lo testimoniano. Il golf rappresenta anche una delle grandi sfide che attendono l’Italia. Il riferimento è alla Ryder Cup del 2023 che è uno degli appuntamenti più importanti che accoglieremo nel nostro Paese. È anche per questo che mi fa piacere rappresentare la vicinanza del Governo non soltanto alla Federgolf ed al movimento golfistico italiano, ma anche a Lavinia Biagiotti ed a tutto il Marco Simone Golf & Country Club che si sta preparando a ricevere le luci dei riflettori di tutto il mondo e quindi ad essere splendida cartolina per il nostro Paese. E’ assai evidente l’impegno profuso da tutti per il restyling del Marco Simone Golf & Country Club e i feedback dei principali protagonisti sono più che confortanti e lusinghieri. È quindi evidente che siamo sulla strada giusta, perché si avverte nell’atmosfera la grande passione e l’entusiasmo. Questo è già sinonimo di successo”. E’ il saluto inviato da Valentina Vezzali, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega allo Sport nel Governo Draghi.
Giovanni Malagò, Presidente del CONI: “Il primo Open d’Italia sul campo della Ryder Cup 2023 è il sogno che si realizza. All’epoca, prima della candidatura italiana, tutto questo sembrava impossibile, una montagna da scalare. E ciò che più spaventava era quello che si doveva fare per arrivare alla Ryder. Occorreva seminare, promuovere e far conoscere maggiormente non solo il golf ma anche il luogo e il campo che ospiterà la Ryder tra due anni. E ora si vedono i frutti di questo percorso e progetto che avrà la consacrazione con la sfida tra Europa e Usa del 2023”.
Franco Chimenti, Presidente della Federazione Italiana Golf: “Siamo giunti al termine di un Open d’Italia speciale che ha suggellato una fase storica di ripartenza dello sport. Apriamo le porte alla Ryder Cup dopo aver ammirato la straordinaria bellezza del nuovo percorso di gara con la maestosità di Roma sullo sfondo: un’eccellenza mondiale che rappresenta motivo di orgoglio per la nostra nazione. Il torneo è stato un successo sotto tutti i punti di vista. Grazie alle Istituzioni, alla Regione Lazio, al Comune di Roma, al Comune di Guidonia Montecelio, all’European Tour, al Marco Simone Golf & Country Club, all’offiial advisor Infront, agli sponsor e a tutte le figure professionali che hanno contribuito all’organizzazione dell’evento. Appuntamento al 2022 quando l’Open d’Italia tornerà nuovamente su questo straordinario percorso di gioco. Il nostro cammino verso la Ryder Cup entra nel vivo e si fa sempre più entusiasmante”.
Valentina Corrado, Assessore Turismo, Enti Locali, Sicurezza Urbana, Polizia Locale e Semplificazione Amministrativa, della Regione Lazio: “Sono onorata di essere presente al Marco Simone Golf & Club di Guidonia per la premiazione del 78° Open d’Italia, la massima rassegna del golf in Italia che si conclude oggi dopo quattro giorni interamente dedicati ad uno sport che attira in tutto il mondo l’attenzione di tantissimi appassionati e non solo. Turismo e sport sono da sempre una sorta di matrimonio perfetto. Un connubio risultato ancora più vincente quando si parla di grandi eventi sportivi come questo che porterà alla Ryder Cup 2023, la più importante competizione di golf al mondo. Come Regione Lazio abbiamo fortemente creduto e sostenuto l’evento fin dalle prime battute. Da un lato l’orgoglio di ospitare sul nostro territorio una gara così importante e dall’altro l’opportunità di cogliere una nuova occasione di crescita e sviluppo economico per la nostra Regione e per tutto l’indotto legato allo svolgimento della competizione. Lo sport è strettamente legato al turismo e, proprio come abbiamo recentemente visto con lo svolgimento di alcune partite a Roma degli Europei di calcio, rappresenta un volano per promuovere e far scoprire le bellezze ed i gioielli che il Lazio ospita. Una Regione che, oltre a vantare sul proprio territorio un patrimonio archeologico e storico immenso nonché unico al mondo presente non solo nella Città Eterna, è in grado di soddisfare ed attrarre un numero sempre maggiore di turisti e visitatori. Chilometri di spiagge e coste incredibili riconosciute con 11 bandiere blu, borghi incantevoli premiati con 20 bandiere arancioni, laghi, parchi, montagne, sentieri e cammini immersi nella natura più incontaminata. Nonostante la recente pandemia ci abbia imposto una momentanea battuta d’arresto, il trend ed i numeri del turismo nel Lazio dell’estate 2021 sono in forte crescita. Ciò dimostra quanto il grande lavoro di squadra che stiamo portando avanti con tutti i player ed operatori del turismo stia iniziando a portare frutti e benefici concreti per la nostra economia già sul breve periodo. Sono certa che non ci fermeremo e che grazie anche alla presenza dei grandi eventi sportivi saremo in grado di tornare a correre più forti di prima”.
Lavinia Biagiotti Cigna, Presidente del Marco Simone Golf & Country Club: “Questo Open ha aperto una porta sul futuro. Il Marco Simone ha rivelato un campo straordinario e altamente innovativo: le condizioni spettacolari e le caratteristiche tecniche hanno riscosso il plauso dei giocatori. Si è manifestato un nuovo interesse internazionale nei confronti di Roma e di questo bellissimo territorio, sul quale si sta creando valore e costruendo una forte legacy. E proprio l’entusiasta partecipazione dei giovani è il segno del cambiamento. Elogio tutto il lavoro svolto per il torneo e per garantire la sicurezza in condizioni pandemiche quali le attuali. Ringrazio lo European Tour, la Federazione Italiana Golf, il Coni, le Istituzioni locali e nazionali, il Team Marco Simone, i Partner, i giocatori, i volontari, i media e il tutto pubblico che ci ha seguito.”
Eugenio Franzetti, Managing Director DS Automobiles Italia: “Sono state giornate intense e di grandi emozioni. Per noi il momento più magico è stata la hole in one realizzata da Edoardo Molinari. Gli consegneremo quindi una DS 4 E-TENSE, emblema della mobilità green. Le grandi amicizie sono basate sulle affinità e DS ne ha molte con il mondo del golf. Per questo il nostro rapporto proseguirà sia a livello nazionale che locale con l’animazione dei Golf Club associati alla Federazione”.
I Partner – Il DS Automobiles 78° Open d’Italia, con il Patrocinio di Regione Lazio, Comune di Roma, Comune di Guidonia Montecelio e CONI, ha avuto il supporto di: DS Automobiles (Title Sponsor), Rolex (Main Sponsor e Title Sponsor Pro Am), Regione Lazio (Partner Istituzionale), Fideuram (Official Bank), Fly Emirates (Official Sponsor), Acqua San Benedetto (Official Supplier), Kappa (Technical Sponsor), Bisol (Official Sparkling Wine), HDI (Official Partner), Costa Crociere (Official Partner), Lindt Italia (Official Supplier), Faema (Official Supplier), Rinascente (Official Supplier), Deloitte (Official Supplier), Eureco (Official Supplier), Sharp (Technical Supplier), Titleist (Technical Supplier), RDS (Radio Ufficiale), Corriere dello Sport, Tuttosport, Il Giornale (Media Partner). Infront (Official Advisor).
Lo show della The 4th Junior Road to The 2023 Ryder Cup al Team Italia – Al Marco Simone Golf & Country Club s’è respirato clima di Ryder Cup. Non solo per le prodezze dei campioni. Lo show, doppio, ha visto mettersi in mostra anche tanti talenti del golf tricolore nella “The 4th Junior Road to The 2023 Ryder Cup” vinta con il punteggio di 7,5-2,5 dal Team Italia che ha superato il Team Lazio. A sfidarsi i 12 migliori under 14 del Team Lazio e i 12 migliori under 14 del Team Italia. Per una sfida però il risultato dove spirito di gruppo, gioco di squadra, rispetto delle regole e degli avversari sono stati al centro di un evento all’insegna del fair play. Sul “green” della 18 ha partecipato alla cerimonia di premiazione, tra gli altri, Gian Paolo Montali, direttore generale del Progetto Ryder Cup 2023.
Nella foto Nicolai Hojgaard e il Presidente FIG Franco Chimenti