Nell’English Championship dominio dell’inglese che lascia a sette colpi lo spagnolo Adrian Otaegui
L’inglese Andy Sullivan è tornato al successo dopo quasi cinque anni dominando nell’English Championship concluso con 257 (66 62 64 65, -27) colpi, sette di vantaggio sullo spagnolo Adrian Otaegui (264, -20). Sul percorso dell’Hanbury Manor Marriott Hotel & Country Club (par 71), a Ware in Inghilterra, nel terzo dei sei tornei denominati “UK Swing” con cui l’European Tour è ripartito dopo il lungo stop per l’emergenza sanitaria, si sono classificati al 34° posto con 273 (-11) Lorenzo Gagli, Renato Paratore e Andrea Pavan.
Andy Sullivan, 33enne di Nuneaton, ha portato a quattro i titoli sul circuito, dopo i tre conseguiti nel 2015 che gli valsero la partecipazione con il Team Europe alla Ryder Cup 2016. Preso il comando nel secondo giro, ha allungato il passo nel terzo iniziando il turno finale con cinque colpi di vantaggio sul connazionale Steven Brown (poi quinto con 267, -17) e mettendo un punto fermo sulla sua leadership con un eagle in avvio. Dopo un bogey ha ripreso ad alto il ritmo (65, -6, con l’aggiunta di cinque birdie) non lasciando alcuna chance al tenace Otaegui, che a suo onore non ha mai mollato anche quando il distacco è divenuto abissale.
Ancora una bella prova del 19enne danese Rasmus Hojgaard che ha rimontato dalla 16ª alla terza piazza con 265 (-19), ottenendo la terza top ten consecutiva negli “UK Swing” e ipotecando la partecipazione al prossimo US Open, il major in programma al Winged Foot GC di Mamaroneck (New York) dal 17 al 20 settembre, al quale accederanno i primi dieci classificati nell’ordine di merito relativo agli eventi “UK Swing”, non altrimenti esenti, dopo il quinto (Wales Open, 20-23 agosto). In piena corsa anche Paratore, vincitore due settimane addietro del British Masters.
In quarta posizione con 266 (-18) il sudafricano Wilco Nienaber, ammesso all’ultimo momento alla gara perché lo statunitense John Catlin è stato escluso avendo violato alla vigilia, insieme al suo caddy, le norme anti Covid 19 (cena in un ristorante fuori dalla bolla dell’evento).
Stesso punteggio degli azzurri per l’inglese Lee Westwood, che ha rinunciato a disputare l’US PGA Championship, major in corso negli Stati Uniti, e per il danese Thorbjorn Olesen, al quale l’European Tour ha revocato la sospensione in attesa che venga giudicato dalla giustizia inglese il 6 dicembre 2021. E ancora note di merito per l’iberico Miguel Angel Jimenez, 44° con 274 (-10), nativo di Malaga, che a 56 anni, dopo 21 titoli sul tour, ha mostrato ancora grande competitività e si è tolto la soddisfazione di portare a 708 le sue presenze sul circuito, nuovo record dopo le 706 dello scozzese Sam Torrance.
Gagli (68 69 69 67) ha concluso con un 67 (-4) frutto di sei birdie e di due bogey, Paratore (69 67 69 68) in 68 (-3) con tre birdie di fila senza bogey e Pavan (68 68 67 70) in 70 (-1) con quattro birdie e tre bogey. Sono usciti al taglio Guido Migliozzi, 74° con 138 (69 69, -4), e Francesco Laporta, 89° con 139 (69 70, -3).
Si è giocato a porte chiuse con i giocatori e tutti gli altri addetti ai lavori sottoposti ai test per il Covid-19 dagli specialisti della Cignpost e nel pieno rispetto delle distanze sociali e delle rigide norme di sicurezza dettate dalla Health Strategy.