fbpx

Eurotour: nello Tshwane Open sprint di George Coetzee E. Molinari 15°, Crespi 63°

  15 Marzo 2015 News
Condividi su:

Il sudafricano George Coetzee, uno dei favoriti alla vigilia, ha vinto con 266 colpi (67 66 69 65, -14) lo Tshwane Open, sesto e ultimo appuntamento in Sudafrica per l’European Tour in un torneo di golf organizzato in collaborazione con il Sunshine Tour e disputato sul percorso del Pretoria CC (par 70), a Waterkloof, dove Edoardo Molinari (nella foto) si è classificato 15° con 275 (66 66 71 72, -5) e Marco Crespi 63° con 285 (67 70 74 74, +5).   Dominio sudafricano – La gara è stata dominata dai giocatori di casa con quattro presenze nei primi cinque posti. Coetzee, infatti, ha superato di un colpo Jacques Blaauw (267, -13), e di cinque Dean Burmester e Tjaart Van der Walt, terzi con 271 (-9) alla pari con lo scozzese Craig Lee. In sesta posizione con 272 (-8) lo spagnolo Adrian Otaegui e il sudafricano Jaco Ahlers e in ottava con 273 (-7) il francese Gregory Bourdy e l’inglese Robert Rock. Insieme a Molinari anche il nordirlandese Darren Clarke, che sarà capitano della squadra europea nella prossima edizione della Ryder Cup (2016).   Si è rapidamente sfaldato il sestetto che aveva concluso al comando dopo tre giri e solo Coetzee ha tenuto un buon ritmo, ma a dare un po’ di suspense è arrivato dalle retrovie con un gran 61 (-9, con nove birdie) Blaauw che è volato dal 22° al primo posto con un “meno 13” e se n’è andato in campo pratica, sperando quanto meno in un playoff. Quando è uscito da campo aveva lo stesso score Coetzee, con ancora sei buche da giocare, ed era a “-11” Lee, che ne aveva sette davanti.   Coetzee, che aveva operato un forcing con quattro birdie tra le buche sei e dieci, ha proseguito la sua gara con molta attenzione, senza avere fretta di cercare il birdie della vittoria, fino a quando ha trovato l’occasione giusta alla buca 17 in cui dal rough ha posto la palla a un paio di metri dall’asta e con il birdie ha firmato un 65 (-5) e il secondo titolo nell’European Tour, dopo essersi imposto nel Joburg Open (2014), ricevendo un assegno di 237.751 euro su un montepremi di 1.400.000 euro. Nel palmares del 29enne di Pretoria, anche quattro successi nel Sunshine Tour. Nel frattempo Lee ha ceduto perdendo tre colpi nel finale e terminando con un parziale di 70 (par) dovuto a quattro birdie, due bogey e a un doppio bogey.   Dopo tre buche in par il cammino di Molinari si è complicato con una coppia di bogey (4ª e 5ª) e la reazione con un birdie (8ª) è stata vanificata da altri due bogey consecutivi (9ª e 10ª). Un secondo birdie (14ª) ha fatto 72 (+2). Crespi ha replicato il 74 (+4) del terzo giro. Due bogey in avvio, due birdie per arrivare al giro di boa in par, poi il cedimento nel finale con quattro bogey nelle ultime cinque buche. Hanno mancato il taglio Renato Paratore, 132° con 147 (73 74, +7), e Matteo Manassero, 145° con 150 (75 75, +10). Non sono riusciti a entrare nel field dalla prequalifica (dieci posti a disposizione) svoltasi all’Irene GC (par 72) Francesco Laporta, 14° con 69 (-3), e Alessandro Grammatica, 115° con 78 (+6). Successo con 66 (-6) del sudafricano Russel Franz.       TERZO GIRO – Edoardo Molinari è sceso dal terzo al nono posto con 203 colpi (66 66 71, -7), ma sarà in corsa per il titolo nel giro finale dello Tshwane Open, sesto e ultimo appuntamento in Sudafrica per l’European Tour in un torneo di golf  organizzato in collaborazione con il Sunshine Tour che si conclude sul percorso del Pretoria CC (par 70), a Waterkloof. Ha perso invece terreno Marco Crespi, da 24° a 58° con 211 colpi (67 70 74, +1).     Edoardo Molinari per il titolo Molinari, in una classifica molto corta, ha infatti due colpi di ritardo dai sei giocatori al comando con 201 (-9): lo spagnolo Adrian Otaguei (67 62 72), leader solitario dopo due turni, lo scozzese Craig Lee (67 68 66), l’inglese David Horsey (63 69 69), e i sudafricani Wallie Coetsee (64 69 68), George Coetzee (67 66 68) e Trevor Fisher jr (66 66 69), vincitore domenica scorsa dell’Africa Open. Hanno naturalmente chances anche i sudafricani Ockie Strydom ed Erik Van Rooyen, settimi con 202 (-8), il danese Morten Orum Madsen e il francese Raphael Jacquelin, che affiancano Molinari.   E la matematica non nega possibilità nemmeno allo svedese Mikael Lundberg e ad altri tre sudafricani, Tjaart Van der Walt, Justin Walters e Dean Burmester, 12.i con 204 (-6). In risalita, da 34° a 22° con 206 (-4), il nordirlandese Darren Clarke, da poco nominato capitano della squadra continentale per la prossima Ryder Cup (2016).   Rallenta Otaegui Otaegui è stato ben lontano dalla qualità di gioco espressa nel giro precedente con un 62 (-8) e con un 72 (+1), dovuto a tre birdie e a cinque bogey, ha lasciato una porta aperta ai suoi inseguitori che non si sono fatti pregare per agganciarlo: 66 (-4) colpi per Lee con sei birdie e due bogey, 68 (-2) per Coetsee con quattro birdie e due bogey, che aveva iniziato in vetta il giro finale del Joburg Open cedendo in extremis, e 68 anche per Coetzee con tre birdie e un bogey. Parziale di 69 (-1) per Fisher jr, autore di un gran recupero con cinque birdie dopo quattro bogey sulle prime sette buche, e stesso score per Horsey con tre birdie e due bogey.   Molinari è partito malissimo con la sequenza par-bogey-bogey-doppio bogey, ma si è reso protagonista di una grande reazione recuperando quasi tutto lo svantaggio sul campo con tre birdie per il 71 (+1). Giornata negativa di Crespi evidenziata da un 74 (+4) con due birdie, quattro bogey e un doppio bogey. Non hanno superato il taglio Renato Paratore, 132° con 147 (73 74, +7), e Matteo Manassero, 145° con 150 (75 75, +10). Il montepremi è di 1.400.000 euro. Non sono riusciti a entrare nel field dalla prequalifica (dieci posti a disposizione) svoltasi all’Irene GC (par 72) Francesco Laporta, 14° con 69 (-3), e Alessandro Grammatica, 115° con 78 (+6). Si è imposto con 66 (-6) il sudafricano Russel Franz     SECONDO GIRO – Sono rimasti in alta classifica Edoardo Molinari, da nono a terzo con 132 colpi (66 66, -8), e Marco Crespi, 24° con 137 (67 70, -3) e praticamente stabile, nel secondo giro dello Tshwane Open, sesto e ultimo appuntamento in Sudafrica per l’European Tour in un torneo di golf organizzato in collaborazione con il Sunshine Tour che si sta svolgendo sul percorso del Pretoria CC (par 70), a Waterkloof. Verdetto negativo per Renato Paratore, 132° con 147 (73 74, +7), e per Matteo Manassero, 145° con 150 (75 75, +10), entrambi fuori al taglio.     Otaegui in giornata di grazia – E’ stata una giornata di grazia per lo spagnolo Adrian Otaegui, 23enne di San Sebastian, al secondo anno di circuito, dopo una gavetta nel Challenge Tour, e a caccia del primo successo, che con un 62 (-8) e il totale di 129 (67 62, -11) è volato in vetta recuperando dalla 19ª piazza. Ha due colpi di ritardo il sudafricano Merrick Bremner (131, -9) e sono insieme a Molinari l’inglese David Horsey e i sudafricani Keith Horne e Trevor Fisher jr, vincitore domenica scorsa dell’Africa Open.   In rimonta anche il sudafricano George Coetzee, in settima posizione con 133 (-7) alla pari con i connazionali Dean Burmester e Wallie Coetsee, in decima con 134 (-6) il portoghese Ricardo Santos e l’australiano Brett Rumford e in 12ª con 135 (-5) il danese Morten Orum Madsen, leader con David Horsey dopo il primo giro in cui si è reso autore di una “hole in one” (buca 8, par 3, metri 123). In 34ª con 138 (-2) il nordirlandese Darren Clarke, da poco nominato capitano della squadra continentale per la prossima Ryder Cup (2016).   Otaegui ha infilato ben nove birdie contro un bogey e in totale, nei due turni, di birdie ne ha messi insieme 13, con due bogey, tutti e due sulla buca 18. A parte Paratore, che ha iniziato dalla buca 1, gli altri azzurri hanno preso il via dalla 10ª. Molinari ha segnato par sulle prime otto buche, poi nel resto del tracciato ha realizzato quattro birdie, senza sbavature, per il 66 (-4). E’ andato in altalena Crespi con due birdie e due bogey in uscita e con tre birdie e altrettanti bogey nel ritorno per il 70 (par). Manassero è partito con un bogey, ha rimediato con un birdie, ma dalla nona buca le cose sono andate decisamente male con cinque bogey e il secondo 75 (+5) consecutivo. Due bogey in avvio hanno condizionato il cammino di Paratore, che poi ne ha trovati altri due nella seconda parte del tracciato chiudendo in 74 (+4) senza birdie. Il montepremi è di 1.400.000 euro. Non sono riusciti a superare la prequalifica (dieci posti a disposizione) svoltasi all’Irene GC (par 72) Francesco Laporta, 14° con 69 (-3), e Alessandro Grammatica, 115° con 78 (+6). Si è imposto con 66 (-6) il sudafricano Russel Franz.

 

PRIMO GIRO – Edoardo Molinari, nono con 66 (-4) colpi, e Marco Crespi, 19° con 67 (-3), sono in alta classifica nello Tshwane Open, sesto e ultimo appuntamento in Sudafrica per l’European Tour in un torneo di golf organizzato in collaborazione con il Sunshine Tour che si sta svolgendo sul percorso del Pretoria CC (par 70), a Waterkloof. Molte difficoltà, invece, per Renato Paratore, 119° con 73 (+3), e per Matteo Manassero, 144° con 75 (+5), che avranno bisogno di un tonico secondo giro per evitare il taglio.   Hanno preso il comando con 63 (-7) colpi il danese Morten Orum Madsen e l’inglese David Horsey, tallonati dal sudafricano Wallie Coetsee e dall’australiano Brett Rumford, terzi con 64 (-4). Al quinto posto con 65 (-5) il francese Raphael Jacquelin e altri tre sudafricani, Dean Burmester, Keith Horne e Merrick Bremmer, al nono, insieme a Edoardo Molinari, anche l’inglese Steve Webster, il gallese Rhys Enoch,  il portoghese Ricardo Santos e altri sei concorrenti di casa: Chris Swanepoel, Oliver Bekker, Justin Walters, Ockie Strydom, Erik Van Rooyen e Trevor Fisher jr, vincitore domenica scorsa dell’Africa Open.   Il sudafricano George Coetzee ha lo stesso score di Crespi, il suo connazionale Garth Mulroy è in 52ª posizione con 70 (par) e il nordirlandese Darren Clarke, da poco nominato capitano della squadra continentale per la prossima Ryder Cup (2016), è in 80ª con 71 (+1)nalla pari con l’inglese Andy Sullivan, quest’anno a segno due volte in Sudafrica.   "Hole in one" di Madsen – MadsenMadsen ha iniziato dalla 10ª e il suo cammino per 16 buche è stato buono, con quattro birdie e un bogey, ma non da primato, poi per raggiungere la vetta, dove era già Horsey, è ricorso agli effetti speciali. Alla 8ª (par 3, metri 123) ha realizzato una “hole in one” andando a bersaglio direttamente dal tee e alla successiva (par 5, metri 502) ha messo palla in green con il secondo colpo e ha imbucato per l’eagle da circa quattro metri. Horsey, dopo cinque buche in par, ha cominciato a macinare birdie mettendone a segno tre prima del giro di boa e quattro nel rientro.   Molinari è partito forte con due birdie e, dopo un bogey e un altro birdie, è passato alla nona con un parziale di 33 (-2). Perso nuovamente un colpo alla 10ª ha poi reagito con altri tre birdie. Buone le prime nove buche di Crespi, con tre birdie, poi andatura prudente a difesa dei tre colpi presi al campo con un bogey e un birdie. Manassero ha aperto e chiuso con un birdie, ma in mezzo sono finiti due bogey, un doppio bogey e un triplo bogey. Paratore, unico azzurro al via dalla 10ª, ha perso quattro colpi in sei buche con un bogey e un triplo bogey. Ha avuto il merito di non disunirsi e ha salvato il salvabile con due birdie e un bogey nel prosieguo. Sono in palio 1.400.000 euro. Non sono riusciti a superare la prequalifica (dieci posti a disposizione) svoltasi all’Irene GC (par 72) Francesco Laporta, 14° con 69 (-3), e Alessandro Grammatica, 115° con 78 (+6). Si è imposto con 66 (-6) il sudafricano Russel Franz.     PROLOGO – Torna dopo un periodo di pausa Matteo Manassero, che sarà n campo insieme a Edoardo Molinari, Marco Crespi e a Renato Paratore nello Tshwane Open (12-15 marzo), sesto e ultimo appuntamento in Sudafrica per l’European Tour in un torneo di golf organizzato in collaborazione con il Sunshine Tour che avrà luogo sul percorso del Pretoria CC a Waterkloof.   Dopo le prime quattro uscite stagionali, tutte terminate con il taglio, il veronese ha affidato a Twitter il suo messaggio: “Batterie ricaricate, è il momento di tornare ad essere competitivi”, mentre il suo allenatore Alberto Binaghi ha sottolineato che Matteo ha avuto “una crisi più personale che tecnica” aggiungendo che in Sudafrica non si aspetta grandi cose, ma “un atteggiamento più positivo”.   Sudafricani favoriti – Favoriti i giocatori sudafricani, che proveranno a bissare il successo ottenuto da Trevor Fisher jr la scorsa settimana nell’Africa Open e che sarà nuovamente in gara insieme ad altri possibili protagonisti quali Richard Sterne, Garth Mulroy, Darren Fichardt, Jaco Van Zyl, George Coetzee, Dawie Van der Walt, Tjaart Van der Walt e Jbe Kruger in un contesto comprendente anche il nordirlandese Darren Clarke, che ormai si divide le sue partecipazioni con il lavoro di capitano della squadra continentale per la prossima Ryder Cup (2016), gli inglesi David Howell, Simon Dyson, Ross Fisher e Andy Sullivan, due volte a segno quest’anno proprio in Sudafrica (South African Open e Joburg Open), il danese Morten Orum Madsen, l’australiano Brett Rumford e il cileno Felipe Aguilar e gli indiani Jeev Milkha Singh e Shiv Kapur.   Detto degli obiettivi di Manassero, va aggiunto che Molinari ha necessità di dare un impulso alle sue prestazioni, mentre Crespi dovrà proseguire nella strada intrapresa, dopo aver finalmente interrotta la serie negativa con sei tagli di fila. Inutile dire, invece, che Paratore sarà particolarmente motivato per dimenticare la prima uscita anzitempo, dopo la striscia dei primi sette tornei da professionista tutti finiti a premio. Sono in palio 1.400.000 euro. Non sono riusciti a superare la prequalifica (dieci posti a disposizione) svoltasi all’Irene GC (par 72) Francesco Laporta, 14° con 69 (-3), e Alessandro Grammatica, 115° con 78 (+6). Si è imposto con 66 (-6) il sudafricano Russel Franz.   I risultati

La Federazione sui Social

 Instagram

[instagram-feed]

 Youtube