fbpx

Presidents Cup: vince sempre il team statunitense (18,5-15,5)

  07 Ottobre 2013 News
Condividi su:

Gli Stati Uniti hanno vinto ancora una volta la Presidents Cup superando per 18,5 a 15,5 l’International Team, composto da giocatori del resto del mondo, esclusi gli europei. E’ la nona vittoria americana in dieci edizioni del trofeo, che non è stata poi così facile, come sembrava dopo la conclusione della serie dei doppi con gli Usa, capitanati da Fred Couples, avanti per 14-8. A quel punto la missione era praticamente impossibile per gli Internazionali, guidati da Nick Price, e va a loro merito l’averci provato fino in fondo esercitando una netta superiorità nei singoli, conclusi con un parziale di 7,5-4,5, che se non altro ha contribuito a ridurre in passivo in forma accettabile, anche in relazione a certe sonore sconfitte subite in passato. La quarta giornata ha avuto un prologo con la conclusione di quattro dei cinque foursomes rimasti in sospeso nel pomeriggio della terza. Gli statunitensi, che all’atto dello stop erano avanti per 11,5-6,5, avevano vinto l’unico andato a conclusione con Jason Dufner/Zach Johnson (4/3 su Richard Sterne/Marc Leishman), hanno incrementato il bottino con Bill Haas/Steve Stricker (4/3 su Adan Scott/Hideki Matsuyama) e con Webb Simpson/Brandt Snedeker (1 up su Louis Oosthuizen/Charl Schwartzel). Hanno invece subito l’unica sconfitta in quattro doppi Tiger Woods/Matt Kuchar per mano di Ernie Els/Brendon De Jonge (1 up). Il pari tra Phil Mickelson/Keegan Bradley e Jason Day/Graham DeLaet ha fissato il parziale in 3,5-1,5 in favore Usa e il punteggio dopo i doppi, come detto, a 14-8. Nei singoli Woods (nella foto), apparso in ottima condizione, ha vinto di misura l’incontro con il sudafricano Richard Sterne portando il totale dei punti personali guadagnati a quattro. A fermare il tentativo di rimonta degli Internazionali hanno contribuito anche Hunter Mahan (3/2 sul giapponese Hideki Matsuyama), Jason Dufner (4/3 su Brendon de Jonge dello Zimbabwe) e Zach Johnson (4/2 sul sudafricano Branden Grace). I sette punti degli internazionali li hanno ottenuti i sudafricani Ernie Els (1 up su Steve Stricker) e Charl Schwartzel (2/1 su Keegan Bradley), gli australiani Jason Day (6/4 su Brandt Snedeker), Adam Scott (2/1 su Bill Haas) e Marc Leishman (1 up su Matt Kuchar), il canadese Graham DeLaet (1 up su Jordan Spieth) e l’argentino Angel Cabrera (1 up su Phil Mickelson).   Terza giornata – Il gioco è stato interrotto anche nella terza giornata, ma l’International Team, guidato da Nick Price, sembra destinato alla nona sconfitta su dieci edizioni della Presidents Cup, la sfida che, sul percorso del Muirfield Village GC, a Dublin nell’Ohio, oppone i giocatori americani e quelli del resto del mondo, esclusi gli europei. Gli statunitensi, guidati da Fred Couples, infatti, sono in vantaggio per 11,5 a 6,5 e sebbene siano da completare ancora quattro foursomes e da giocare i dodici singoli dell’ultima giornata non sembra che la direzione del vento possa cambiare in favore dei loro avversari. Nel terzo turno si sono completati i quattro match foursomes del secondo che erano stati interrotti con le due squadre sul 4,5-3,5 in favore degli USA. Il parziale è stato di 3-3 con gli americani che sono rimasti avanti di misura (6,5-5,5). Negli incontri sospesi si sono imposti Steve Striker/Jordan Spiet (2/1 sui sudafricani Branden Grace/Richard Sterne) e Tiger Woods/Matt Kuchar (4/2 sui sudafricani Louis Oosthuizen/Charl Schwartzel). Gli “Internazionali” hanno ribattuto con l’argentino Angel Cabrera e l’australiano Marc Leishman (2/1 su Webb Simpson/Brandt Snedeker) e con il giapponese Hideki Matsuyama e l’australiano Adam Scott (2/1 su Zach Johnson/Jason Dufner). Prima dello stop le squadre avevano ottenuto un punto per ciascuna, gli americani con Phil Mickelson/Keegan Bradley (4/3 contro l’australiano Jason Day e il canadese Graham DeLaet) e i loro avversari con il sudafricano Ernie Els e con Brendon de Jonge dello Zimbabwe (4/3 su Bill Haas/Hunter Mahan). Una decisa svolta all’esito del confronto l’hanno data i fourball del mattino nella terza giornata con un secco 4-1 in favore della formazione di Fred Couples. Hanno fatto ancora centro Tiger Woods/Matt Kuckar (1 up su Adam Scott/Hideki Matsuyama) e gli altre tre punti yankee li hanno firmati Phil Mickelson/Keegan Bradley (2/1 su Ernie Els/Brendon de Jonge), Bill Haas/Web Simpson (4/3 su Angel Cabrera/Brendan Grace) e Brandt Snedeker/Hunter Mahan (2 up su Louis Oosthuizen/Charl Schwartzel), mentre hanno ceduto il punto ai rivali Steve Stricker/Jordan Spieth (2 up da Jason Day/Graham DeLaet). Nei foursome del pomeriggio gli americani hanno conquistato un altro punto con Jason Dufner/Zach Johnson (4/3 su Richard Sterne/Marc Leishman). Nel altri incontri sospesi potrebbero trovare la prima sconfitta Woods/Kuchar, che sono 2 down dopo nove buche contro Els/De Jonge. Avanti anche Oosthuizen/Schwartzel (3 up su Simpson/Snedeker dopo 12 buche) e Haas/Stricker (2 up su Matsuyama/Scott alla 10ª) e pari alla 13ª tra Mickelson/Bradley e Day/DeLaet. Il torneo su Sky – La giornata finale della Presidents Cup sarà teletrasmessa in diretta e in esclusiva dalla TV satellitare Sky, sui canali Sky Sport 2 e 2 HD, con collegamento dalle ore 18 alle ore 24. Commento di Nicola Pomponi e di Roberto Zappa.   Seconda giornata – Un punto conquistato da ciascuna squadra, poi il gioco è stato interrotto-  sul 4,5-3,5 per gli Stati Uniti – a causa del maltempo nella seconda giornata della Presidents Cup, la sfida che, sul percorso del Muirfield Village GC, a Dublin nell’Ohio, oppone i giocatori americani e quelli del resto del mondo, esclusi gli europei. Nei foursome hanno vinto per 4/3 Phil Mickelson e Keegan Bradley contro Jason Day (Aus) e Graham DeLaet (Can) e gli “Internazionali” hanno pareggiato con il sudafricano Ernie Els e con Brendon de Jonge dello Zimbabwe (4/3 su Bill Haas/Hunter Mahan). Negli altri quattro match non conclusi  al momento c’è parità con due vantaggi per parte: gli Stati Uniti, diretti da Fred Couples, conducono con Steve Stricker/Jordan Spieth (3 up alla 14ª sui sudafricani Branden Grace/Richard Sterne) e con Tiger Woods/Matt Kuchar (3 up alla 12ª sui sudafricani Louis Oosthuizen/Charl Schwartzel). L’International Team, affidato a Nick Price, sta prevalendo con l’argentino Angel Cabrera e con l’australiano Marc Leishman (1 up alla 13ª su Webb Simpson/Brandt Snedeker) e con il giapponese Hideki Matsuyama e con l’australiano Adam Scott (4 up alla 11ª su Jason Dufner/Zach Johnson). Devastante la progressione di Mickelson/Bradley, che dopo aver ceduto la prima buca a Day/DeLaet, hanno vinto sette buche su otto, dalla 5ª alla 12ª, per un parziale di 6 up, che comunque gli avversari hanno ridotto al 4/3 finale mostrando quanto meno molto orgoglio. Un eagle e tre birdie di Els/De Jonge hanno fatto la differenza con Haas/Mahan che non hanno conquistato neanche una buca. Gli incontri interrotti saranno recuperati all’inizio della terza giornata nella quale sono in programma cinque fourballs e cinque foursomes. Concluderanno il match i dodici singoli della domenica. Il modello del trofeo biennale è naturalmente la Ryder Cup, ma i punti in palio sono di più: 34 contro 28. Gli Stati Uniti nelle precedenti nove edizioni hanno fatto la parte del leone con ben otto successi contro uno dell’International Team. Il torneo su Sky – La Presidents Cup viene teletrasmessa in diretta e in esclusiva dalla TV satellitare Sky, sui canali Sky Sport 2 e 2 HD, con i seguenti orari: sabato 5 e domenica 6, dalle ore 18 alle ore 24. Commento di Nicola Pomponi e di Roberto Zappa.   Prima giornata – La compagine degli Stati Uniti, grande favorita, si è portata subito in vantaggio per 3,5-2,5 sull’International Team nella prima giornata della Presidents Cup, la sfida che, sul percorso del Muirfield Village GC, a Dublin nell’Ohio, oppone i giocatori americani e quelli del resto del mondo, esclusi gli europei. Si sono svolti sei incontri di doppio, che hanno impegnato i 12 elementi delle due squadre. E’ andata molto bene la coppia composta da Tiger Woods e Matt Kuchar che ha travolto (5/4) il duo Angel Cabrera (Arg)/Marc Leishman (Aus). Gli altri due punti pieni degli Usa, guidati da Fred Couples, li hanno ottenuti Steve Stricker/Jordan Spieth, 1 up su Ernie Els (Rsa)/Brendon de Jonge (Zim), e da Zach Johnson/Jason Dufner, 5/3 sui sudafricani Branden Grace/Richard Sterne. Per gli Internazionali, capitanati da Nick Price, sono andati a segno Jason Day (Aus)/Graham DeLaet (Can) (1 up su Hunter Mahan/Brandt Snedeker) e i sudafricani Louis Oosthuizen/Charl Schwartzel (2/1 su Phil Michelson/Keegan Bradley) e pari tra Bill Haas/Webb Simpson e Adam Scott (Aus)/Hideki Matsuyama. Woods/Kuchar sono partiti subito forte e conquistando tre buche ciascuno non hanno lasciato scampo a Cabrera/Leishman. Sempre in vantaggio Stricker/Spieth, che però nel finale hanno rischiato di essere raggiunti da Els/De Jonge, ma sull’ultima buca Stricker ha segnato il par decisivo per mantenere l’1 up. Tutto facile per Johnson/Dufner già 4 up dopo sei buche. La reazione di Grace/Sterne ha ridotto il margine a metà, ma i due statunitensi hanno rimesso rapidamente le cose a posto. Day/DeLaet hanno risolto a proprio favore con un birdie del primo sull’ultima buca il match contro Mahan/Snedeker, che dopo sei buche erano in vantaggio per 3 up. Mickelson/Bradley hanno tenuto banco per sette buche (2 up), poi non hanno potuto nulla contro il cambio di marcia di Oosthuizen/Schwartzel che hanno ribaltato il risultato in quattro buche e poi hanno contenuto la reazione degli avversari. Continui cambi di situazione tra Scott/Maruyama e Haas/Simpson e pari acciuffato da Matsyuama sull’ultima buca. Il modello del match biennale è naturalmente la Ryder Cup, ma i punti in palio sono di più, ben 34. Dopo i sei fourball nella prima giornata, si proseguirà con altrettanti foursomes nella seconda, quindi cinque fourballs e cinque foursomes al sabato e finale con i dodici singoli la domenica. Gli Stati Uniti nelle precedenti nove edizioni hanno fatto la parte del leone con ben otto successi contro uno dell’International Team. Nella seconda giornata (foursome): Phil Mickelson/Keegan Bradley (US) – Jason Day/Graham DeLaet; Bill Haa/Hunter Mahan (US) – Ernie Els/Brendon de Jonge; Steve Stricker/Jordan Spieth (US) – Branden Grace/Richard Sterne; Webb-Simpson/Brandt Snedeker (US) – Angel Cabrera/Marc Leishman; Tiger Woods/Matt Kuchar (U.S.) – Louis Oosthuizen/Charl Schwartzel; Jason Dufner-Zach Johnson (US) – Adam Scott-Hideki Matsuyama Il torneo su Sky – La Presidents Cup viene teletrasmessa in diretta e in esclusiva dalla TV satellitare Sky, sui canali Sky Sport 2 e 2 HD, con i seguenti orari: venerdì 4, dalle ore 19 alle ore 24; sabato 5 e domenica 6, dalle ore 18 alle ore 24. Commento di Nicola Pomponi e di Roberto Zappa.   Prologo – Si potrebbe definire una sfida senza storia, perché gli Stati Uniti nelle precedenti nove edizioni hanno fatto la parte del leone con ben otto successi contro uno, ma la Presidents Cup (3-6 ottobre) ha comunque il suo fascino e offre l’occasione, peraltro ambitissima, ai giocatori del Resto del Mondo, che non sono statunitensi o europei (impegnati nella Ryder Cup), di potersi esprimere in una competizione a squadre molto sentita anche a livello di pubblico. Il modello del match biennale è naturalmente la Ryder Cup, con squadre di dodici elementi, ma i punti in palio sono molti di più, ben 34. Sul percorso del Muirfield Village GC, a Dublin nell’Ohio,si  comincia con sei fourball nella prima giornata, si prosegue con altrettanti foursomes nella seconda, quindi cinque fourballs e cinque foursomes al sabato e finale con i dodici singoli la domenica. Gli Stati Uniti, che hanno come capitano Fred Couples  assistito da Jay Haas e Davis Love III, schierano Tiger Woods, Brandt Snedeker, Phil Mickelson, Matt Kuchar, Jason Dufner, Keegan Bradley, Steve Stricker, Bill Haas, Hunter Mahan, Zach Johnson, Webb Simpson e Jordan Spieth, gli ultimi due beneficiari di wild card. Sul fronte opposto l’International Team, agli ordini di Nick Price, che sarà coadiuvato da Shigeki Maruyama, da Mark McNulty e da Tony Johnstone, sarà formato dagli australiani Adam Scott e Jason Day, dai sudafricani Charl Schwartzel, Ernie Els, Louis Oosthuizen, Branden Grace e Richard Sterne, dal giapponese Hideki Matsuyama, dal canadese Graham DeLaet e dall’argentino Angel Cabrera, che sono entrati attraverso l’apposita classifica, e da Brendon de Jonge dello Zimbabwe e dall’australiano Marc Leishman, ai quali Price ha concesso le due wild card a sua disposizione. Gli Stati Uniti, naturalmente, difendono il trofeo avendo vinto per 19-15 l’ultimo match voltosi due anni addietro a Melbourne. Come detto hanno perso una sola volta, ma fu una sconfitta che lasciò il segno. Era il 1998 e a Melbourne gli “Internazionali”, guidati da Peter Thomson, inflissero agli americani un pesantissimo 20,5-11,5 (all’epoca i punti erano 32 in totale) e Jack Nicklaus ne uscì fuori criticatissimo per essere divenuto il capitano americano ad aver subito il passivo più pesante della storia in tutti gli incontri internazionali dei team a stelle e strisce. Due anni dopo gli statunitensi, affidati a Ken Venturi, di presentarono con i coltello tra i denti al R. Trent Jones GC, in Virginia, e restituirono il passivo con tanto di interessi (21,5-10,5), ma ciò non valse a cancellare l’onta subita da Nicklaus. Il torneo su Sky – La Presidents Cup verrà teletrasmessa in diretta e in esclusiva dalla TV satellitare Sky, sui canali Sky Sport 2 e 2 HD, con i seguenti orari: giovedì 3 ottobre, dalle ore 18 alle ore 24; venerdì 4, dalle ore 19 alle ore 24; sabato 5 e domenica 6, dalle ore 18 alle ore 24. Commento di Nicola Pomponi e di Roberto Zappa.   I risultati

La Federazione sui Social

 Instagram

[instagram-feed]

 Youtube