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PGA Tour E LPGA Tour si fermano. The Players annullato, Masters rinviato

TPS Sawgrass buca 17
  13 Marzo 2020 In primo piano
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 Negli Stati Uniti l’emergenza coronavirus ha fermato anche il golf. Sia il PGA Tour che il LPGA Tour hanno bloccato l’attività almeno fino al 12 aprile e di conseguenza oltre all’immediato stop del The Players Championship è stato rinviato anche il Masters, primo major stagionale che si sarebbe dovuto disputare dal 9 al 12 aprile sul percorso dell’Augusta National, ad Augusta Georgia.

Al momento si spera di recuperare l’evento entro la fine di giugno prossimo, poiché a quella data il club chiude i battenti fino a settembre per il caldo eccessivo. E’ slittata anche la seconda edizione dell’Augusta National Women’s Amateur Championship, il cosiddetto “Masters in rosa”, in programma dal 1 al 4 aprile.

Le decisioni del PGA Tour – I responsabili del circuito maschile dopo aver fatto iniziare con il pubblico in campo il The Players Championship, torneo con il montepremi più ricco del mondo (15 milioni di dollari), avevano successivamente deciso di far svolgere la seconda giornata a porte chiuse, poi nel corso della notte è stata annunciato lo stop definitivo. Inoltre è stata confermata la cancellazione di altri quattro eventi: il Valspar Championship (19-22 marzo), il WGC Dell Technologies Match Play (25-29 marzo), il Corales Puntacana Resort & Club Championship (26-29 marzo) e il Valero Texas Open (2-5 aprile). Fermati anche tutti i tornei in calendario nello stesso periodo negli altri circuiti del gruppo PGA Tour.

“Ci siamo impegnati a essere responsabili, ponderati e trasparenti – si legge in una nota del PGA Tour – nel nostro processo decisionale. Abbiamo fatto tutto il possibile per creare un ambiente sicuro, ma questo punto, e mentre tutto continua a cambiare rapidamente, non c’era altra cosa giusta da fare per salvaguardare giocatori, staff, organizzatori e pubblico”.

Determinante il parere dei giocatori – In base alla decisione anche le prese di posizione dei giocatori. Rory McIlroy è stato categorico; “Se si vuole continuare il torneo tutti, giocatori, staff e addetti ai lavori, devono sottoporsi al test del coronavirus. E se soltanto una persona dovesse risultare positiva al tampone, allora dobbiamo fermarci. Anche per non mettere a rischio la salute dei nostri casi”.

Non sono stati da meno atleti europei. “Molti di loro – ha spiegato Jay Monahan, Commissioner del PGA Tour – hanno chiesto delucidazioni su come sarebbero potuti rientrare nei rispettivi Paesi d’origine o su come le famiglie avrebbero potuto raggiungerli negli Stati Uniti. E’ stata una decisione difficile, ma l’unica possibile”.

Il Commissioner ha poi aggiunto che il 50% del montepremi del The Players Championship sarà distribuito tra tutti i concorrenti “poiché non c’è possibilità di effettuare la gara in altra data”.

Per la cronaca al TPC Sawgrass di Ponte Vedra Beach in Florida, dove erano scesi in campo tutti i migliori giocatori del momento, Tiger Woods escluso perché sofferente alla schiena, le sole 18 buche disputate del The Players Championship erano state favorevoli a Hideki Matsuyama, leader con 63 (-9) colpi, e avevano visto in difficoltà Rory McIlroy, numero uno mondiale, 83° con 72 (par), e Francesco Molinari, 134° con 76 (+4).

Fermati anche LPGA Tour e Symetra Tour – Analoghe decisioni sono state prese dal LPGA Tour. il circuito femminile statunitense, che ha rinviato a data da destinarsi le tre gare in programma fino al 5 aprile: la Volvik Founders Cup (19-22 marzo), il Kia Classic (26-29 marzo) e l’ANA Inspiration (2-5 aprile), primo dei cinque major femminili. Fermato anche il Symetra Tour, il secondo circuito femminile americano, con il rinvio dello IOA Championship (27-29 marzo) e del Windsor Golf Classic (2-4 aprile).

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