Francesco Molinari é terminato ottavo con 283 colpi (75 67 66 75, -1) nella classifica individuale, con Matteo Manassero 58° (300 – 76 74 76 74, +16) e l’Italia 20ª con 583 (151 141 142 149, +15) nella ISPS Handa World Cup of Golf dominata dall’Australia (Jason Day, nella foto, Adam Scott) sul percorso del Royal Melbourne Golf Club (par 71), a Melbourne in Australia. I giocatori di casa erano i grandi favoriti e non si sono smentiti sbancando il torneo. Si sono imposti con largo margine nella competizione a squadre (551 – 143 138 134 136, -17) lasciando a ben dieci colpi gli Stati Uniti di Matt Kuchar e di Kevin Streelman (561, -7), che difendevano il titolo, e nell’individuale Jason Day ha vinto con 274 colpi (68 70 66 70, -10) e Adam Scott ha occupato la terza posizione con 277 (75 68 68 66, -7), dopo aver realizzato con 66 (-5) il miglior score del turno. Tra i due australiani un grande Thomas Bjorn, secondo con 276 (66 68 71 71, -8), che ha tentato fino all’ultimo di opporsi allo strapotere aussie. Il danese ha avuto anche la soddisfazione del “bronzo” nella graduatoria a squadre, che la Danimarca ha condiviso con il Giappone (Ryo Ishikawa 281, Hideto Tanihara 282) a quota 563 (-5), perché finalmente proprio in extremis ha avuto un contributo tangibile dal suo compagno Thorbjorn Olesen con un 68 (-3) dopo tre giri in grigio scuro che l’hanno condotto al 25° posto nell’individuale (287, +3). Meritata quinta piazza con 570 (+2) per il Canada (David Hearn 283, Brad Fritsch 287), rimasto sempre nelle prime posizioni, sesta con 572 (+4) per il Sudafrica (Branden Grace 286, George Coetzee 286), settima con 573 (+5) per Francia (Gregory Bourdy 285, Victor Dubuisson 288) e Germania (Maximilian Kieffer 284, Marcel Siem 289) e nona con 575 (+7) per la Thailandia (Kidadech Aphibarnrat 281, Prayad Marksaeng 294). Deludente la Spagna (Miguel Angel Jimenez 286, Rafael Cabrera Bello 296), 17ª con 582 (+14). Nell’individuale Jason Day è salito in vetta nel terzo turno, rilevando Bjorn al comando per due giri, grazie a un 66 punteggio più basso di giornata ottenuto anche da Molinari, e nel quarto si è limitato a controllare con un 70 (-1) gli avversari, che peraltro non lo hanno affatto infastidito. Al quarto posto con 278 (-6) Matt Kuchar, al quinto con 281 (-3) Ryo Ishikawa e Kiradech Aphibarnrat, al settimo con 282 (-2) Hideto Tanihara e hanno affiancato Molinari all’ottavo David Hearn, Kevin Streelman, e il gallese Stuart Manley, che competeva solo per questa classifica, come altri giocatori unici qualificati della propria nazione. Tra costoro lo zimbawese Brendon de Jonge e l’austriaco Bernd Wiesberger, 12.i con 284 (par), il messicano Oscar Frausto, 20° con 286 (+2), il fijano Vijay Singh e il belga Nicolas Colsaerts, 25.i con 287 come Olesen. Day, che alla vigilia del torneo è stato colpito da un gravissimo lutto con la perdita di alcuni parenti nel ciclone che ha investito le Filippine, paese d’origine della madre, è andato in altalena con un eagle, tre birdie, due bogey e un doppio bogey, così come Bjorn che ha realizzato cinque bridie e altrettanti bogey, ma i due nel finale gli sono costati almeno la possibilità dello spareggio. Scott ha giocato da par suo confezionando il 66 con un eagle in partenza a cui sono seguiti cinque birdie e due bogey. Ha effettuato tre giri da manuale dopo un partenza da brivido con un 75 (+5) comprensivo di un “9” alla buca 14 (par 4). I due azzurri sono partiti molto male. Molinari, quarto e in corsa per il titolo grazie a due ottimi giri centrali e a una rimarchevole rimonta dal 46° posto, si è trovato quattro colpi sopra par dopo sette buche per effetto di tre bogey e di un doppio bogey, a fronte di un birdie, e ha concluso in 75 (+4) dopo un altro bogey e un birdie. Manassero è andato a “+5” dopo otto buche per quattro bogey un doppio bogey e un birdie, poi ha parzialmente recuperato nel rientro con tre birdie e un bogey per il 74 (+3). Day ha ricevuto un assegno di 1.200.000 dollari per il titolo individuale, mentre ha diviso con Scott i 600.000 dollari per quello a squadre. Complessivamente erano in palio otto milioni di dollari dei quali sette milioni per l’individuale. La competizione ha subito profonde modifiche, poiché sono stati variati i criteri di selezione, rapportandoli a quelli delle Olimpiadi 2016, riproponendo la classifica individuale. Si è tornati inoltre alla formula medal e alla somma degli score per stilare la graduatoria dei team. Sono stati ammessi in totale 60 concorrenti: i primi 15 del World Ranking, con un massimo di quattro elementi per nazione (cosa che peraltro non si è verificata) e gli altri, fino alla copertura del field, secondo la graduatoria dopo il 15° posto con un massimo di due per Paesi che non avevano già giocatori qualificati. Terzo giro – Francesco Molinari ha segnato per la seconda volta consecutiva il miglior score di giornata con un 66 (-5) e con il totale di 208 colpi (75 67 66, -5) ha proposto la sua candidatura al titolo individuale nella ISPS Handa World Cup of Golf in svolgimento sul percorso del Royal Melbourne Golf Club (par 71), a Melbourne in Australia. Ancora un giro sotto tono, invece, in 76 (+5) per Matteo Manassero, 59° con 226 (76 74 76, +13). E’ passato a condurre l’australiano Jason Day con 204 (68 70 66, -9), che ha realizzato l’altro 66 del turno e ha trascinato in vetta alla classifica a squadre la sua nazione (415 – 143 138 134, -11), grazie anche al contributo di Adam Scott, ottavo con 211 (75 68 68, -2). L’Italia è 18ª con 434 (151 141 142, +8). Day ha sorpassato il danese Thomas Bjorn, secondo con 205 (-8), e si è portato la terzo posto con 207 (-6) lo statunitense Matt Kuchar, mentre è sceso dal secondo al quinto l’altro americano Kevin Streelman con 209 (4). In risalita anche il nordirlandese Graeme McDowell, sesto con 210 (-3) alla pari con il giapponese Hideto Tanihara, ma l’impressione è che entrambi non riusciranno a inserirsi nella corsa per il successo, così come Adam Scott e i tre concorrenti che l’affiancano, il thailandese Kiradech Aphibarnrat, il portoghese Ricardo Santos e il gallese Stuart Manley. Quest’ultimo compete solo per questa classifica come altri giocatori, unici qualificati della propria nazione, tra i quali vi sono l’austriaco Bernd Wiesberger e il messicano Oscar Frausto, 12.i con 212 (-1), lo zimbawese Brendon de Jonge e il belga Nicolas Colsaerts, 29.i con 216 (+3), e il fijano Vijay Singh, 33° con 217 (+4). Nella gara a squadre sarà probabilmente duello finale tra l’Australia e gli Stati Uniti (416 – 137 137 142, -10), campioni uscenti, che la seguono a un colpo. In realtà per una gara a coppie non sembrano troppo distanti il Giappone (Hideto Tanihara 210; Ryo Ishikawa 212), terzo con 422 (-4) e la Danimarca (Thomas Bjorn 205; Thorbjorn Olesen 219), quarta con 424 (-2), ma è l’andatura delle prime due coppie e la loro uniformità di rendimento a non avallare speranze per gli inseguitori. In quinta posizione con 426 (par) il Canada, in sesta con 428 (+2) il Brasile, la Germania, l’Irlanda, il Portogallo e la Thailandia, in 11ª con 430 (+4) l’Inghilterra, la Francia e la Scozia. Molinari e Day hanno viaggiato di pari passo con sei birdie e un bogey. “E’ stata ovviamente una giornata molto buona – ha detto il torinese – praticamente la stessa di ieri. Il percorso è ottimo con dei green veramente difficili ed è davvero un test impegnativo. Quando ho vinto in Cina la World Cup, insieme a mio fratello Edoardo, provai un sensazione veramente speciale. Penso che se riuscissi a impormi nell’individuale, e sarebbe fantastico su un campo come questo ricco di storia, probabilmente la proverei di nuovo”. Bjorn, che non ha molto sostengo dal suo compagno Olesen, si è difeso con un 71 (par) dovuto a due birdie e a due bogey. Kuchar, che nella precedente edizione arrivò al successo insieme a Gary Woodland, è rinvenuto con un 68 (-3) frutto di tre birdie e stesso score per Scott con cinque birdie e due bogey. Manassero dopo cinque buche in par ha visto precipitare la situazione con un doppio bogey e tre bogey in sequenza a cui ha aggiunto un altro bogey e un birdie. La competizione ha subito profonde modifiche, poiché sono stati variati i criteri di selezione, rapportandoli a quelli delle Olimpiadi 2016, e si gioca anche per il titolo individuale, oltre che per quello a squadre. Si è tornati inoltre alla formula medal (72 buche) e alla somma degli score per stilare la graduatoria dei team. Sono stati ammessi in totale 60 concorrenti: i primi 15 del World Ranking, con un massimo di quattro elementi per nazione (cosa che peraltro non si è verificata) e gli altri, fino alla copertura del field, secondo la graduatoria dopo il 15° posto con un massimo di due per Paesi che non avevano già giocatori qualificati. Il montepremi è di 8.000.000 di dollari dei quali sette milioni per la gara individuale, che assegnerà punti per il World Ranking. Il torneo su Sky – La giornata finale della World Cup of Golf sarà teletrasmessa in diretta e in esclusiva dalla TV satellitare Sky, sui canali Sky Sport 2 e 2 HD, con collegamento domani, domenica 24, dalle ore 2 alle ore 7. Repliche: dalle ore 10 (Sky Sport 3 e 3 HD) e dalle ore 19,30 (Sky Sport 2 e 2 HD). Commento di Silvio Grappasonni, Nicola Pomponi e di Massimo Scarpa. Secondo giro – L’Italia (Francesco Molinari, 75 67, nella foto; Matteo Manassero 76 74), 19ª con 292 colpi (151 141, +8), ha guadagnato quattro posizioni nella classifica a squadre della ISPS Handa World Cup of Golf in svolgimento sul percorso del Royal Melbourne Golf Club (par 71), a Melbourne in Australia. E’ rimasto da solo al comando con 274 (137 137, -10) il team degli Stati Uniti (Kevin Streelman 66 69; Matt Kuchar 71 68), campione uscente, che ha distaccato di tre colpi la Danimarca (Thomas Bjorn 66 68; Thorbjorn Olesen 71 72). Sono saliti al terzo posto con 281 (-3) il Giappone (Hideto Tanihara 72 67; Ryo Ishikawa 71 71) e l’Australia, di Jason Day (68 70) e di un Adam Scott sicuramente più tonico dopo un deludente primo giro (75 68), e hanno tenuto un buon ritmo il Portogallo, quinto con 282 (-2), e la Scozia, sesta con 284 (par). In risalita la Francia, settima con 285 (+1) alla pari con Canada e Thailandia, e decimo posto con 287 (+3) per Brasile, Inghilterra e Filippine. Non decolla il Sudafrica (Branden Grace, George Coetzee), 13° con 288 (+4), e ha lo stesso score dell’Italia anche la Spagna di Miguel Angel Jmenez e Rafael Cabrera Bello. Nella classifica individuale il danese Thomas Bjorn, leader con 134 (-8) colpi, si è liberato della compagnia di Kevin Streelman, secondo con 135 (-8). In terza posizione con 138 (-4) Jason Day e il portoghese Ricardo Santos, in quinta con 139 (-3) Hideto Tanihara, Matt Kuchar, lo scozzese Martin Laird e il gallese Stuart Manley, uno dei concorrenti che partecipa solo all’individuale essendo l’unico qualificato della sua nazione. Francesco Molinari , grazie un 67 (-4) miglior score di giornata, è balzato dl 46° al 15° posto con 142 (par), mentre Matteo Manassero, autore di un 74 (-3), è sceso dal 54° al 58° con 150 (+8). Degli altri concorrenti che competono solo per l’individuale il messicano Oscar Frausto è nono con 141 (-1), alla pari con il francese Gregory Bourdy e con il coreano K.J. Choi, il fijano Vijay Singh è 15° come Molinari, l’austriaco Bernd Wiesberger 21° con 143 (+1), il belga Nicolas Colsaerts e lo zimbawese Brendon de Jonge 40,i con 146 (+4), il norvegese Espen Kofstad 45° con 147 (+5) e Siddikur Rahman del Bangladesh 49° con 148 (+6). Bjorn ha concluso il giro in 68 (-3) colpi con cinque birdie e due bogey, Streelman in 69 (-2) con cinque birdie, un bogey e un doppio bogey. Molinari con cinque birdie e un bogey ha segnato con un 67, come detto, il punteggio più basso del turno, realizzato anche da Tanihara e da Frausto. Per Manassero 74 (+3) colpi con due birdie e cinque bogey. La competizione ha cambiato pelle, poiché sono stati variati i criteri di selezione, rapportandoli a quelli delle Olimpiadi 2016, e si gioca anche per il titolo individuale, oltre che per quello a squadre. Si è tornati inoltre alla formula medal (72 buche) e alla somma degli score per stilare la graduatoria dei team. Sono stati ammessi in totale 60 concorrenti: i primi 15 del World Ranking, con un massimo di quattro elementi per nazione (cosa che peraltro non si è verificata) e gli altri, fino alla copertura del field, secondo la graduatoria dopo il 15° posto con un massimo di due per Paesi che non avevano già giocatori qualificati. Il montepremi è di 8.000.000 di dollari dei quali sette milioni per la gara individuale, che assegnerà punti per il World Ranking. Il torneo su Sky – La World Cup of Golf viene teletrasmessa in diretta e in esclusiva dalla TV satellitare Sky, sui canali Sky Sport 2 e 2 HD, con i seguenti orari: sabato 23 novembre e domenica 24, dalle ore 2 alle ore 7. Repliche: sabato 23, dalle ore 19,30 (Sky Sport 3 e 3 HD); domenica 24, dalle ore 10 (Sky Sport 3 e 3 HD) e dalle ore 19,30 (Sky Sport 2 e 2 HD). Commento di Silvio Grappasonni, Nicola Pomponi e di Massimo Scarpa. Primo giro – L’Italia (Francesco Molinari 75,+4; Matteo Manassero 76, +5) ha trovato parecchie difficoltà nel primo giro della ISPS Handa World Cup of Golf che ha concluso al 23° posto con 151 (+9) colpi sul percorso del Royal Melbourne Golf Club (par 71), a Melbourne in Australia. Sono al comando con 135 (-5) la Danimarca (Thomas Bjorn 66, -5; Thorbjorn Olesen 71, par) e gli Stati Uniti (Kevin Streelman 66; Matt Kuchar 71), campioni uscenti, con tre colpi di vantaggio sul Portogallo (140, -2 – Ricardo Santos 69, -2; José Filipe Lima 71, par)) e quattro su Canada, Scozia e Corea del Sud (141, -1). Al settimo posto la Finlandia con 142 (par) e si trova solo all’ottavo con 143 (+1) l’Australia di Jason Day (68, -3) e di un deludente Adam Scott (75), affiancata da Giappone e Thailandia. Sotto tono la Francia (Gregory Bourdy 72, +1; Victor Dubuisson 73, +2) 15ª con 145 (+3), il Sudafrica (Branden Grace 73; George Coetzee 74, +3) 16° con 147 (+5) e la Spagna (Miguel Angel Jimenez 73; Rafael Cabrera Bello 75) 18ª con 148 (+6). Nella graduatoria individuale sono appaiati al comando con 66 Thomas Bjorn e Kevin Streelman seguiti con 67 (-4) dal gallese Stuart Manley, dal coreano K.J. Choi e dallo scozzese Martin Laird, con 68 da Jason Day e con 69 da Ricardo Santos e dall’inglese Danny Willett. Al 46° posto Francesco Molinari, insieme ad Adam Scott, e al 54° Manassero. Tra i giocatori che competono solo per questa graduatoria, non avendo un compagno della stessa nazione, il belga Nicolas Colsaerts è nono con 70 (-1), l’austriaco Bernd Wiesberger 13° con 71, il norvegese Espen Kofstad 21.i con 72 e il fijano Vijay Singh 32° con 73. Bjorn ha realizzato sette birdie e un doppio bogey e anche Streelman ha messo insieme sette birdie, ma con due bogey. Francesco Molinari non è riuscito a segnare nemmeno un birdie a fronte di quattro bogey, mentre Manassero ne ha ottenuto uno contro sei bogey. La competizione ha cambiato pelle, poiché sono stati variati i criteri di selezione, rapportandoli a quelli delle Olimpiadi 2016 , e si gioca anche per il titolo individuale, oltre che per quello a squadre. Si è tornati inoltre alla formula medal (72 buche) e alla somma degli score per stilare la graduatoria dei team. Sono stati ammessi in totale 60 concorrenti: i primi 15 del World Ranking, con un massimo di quattro elementi per nazione (cosa che peraltro non si è verificata) e gli altri, fino alla copertura del field, secondo la graduatoria dopo il 15° posto con un massimo di due per Paesi che non avevano già giocatori qualificati. Il montepremi è di 8.000.000 di dollari dei quali sette milioni per la gara individuale, che assegnerà punti per il World Ranking. Il torneo su Sky – La World Cup of Golf viene teletrasmessa in diretta e in esclusiva dalla TV satellitare Sky, sui canali Sky Sport 2 e 2 HD, con i seguenti orari: venerdì 22 novembre, dalle ore 3 alle ore 8; sabato 23 e domenica 24, dalle ore 2 alle ore 7. Repliche: venerdì 22, dalle ore 16,30 (Sky Sport 2 e 2 HD) e dalle ore 22,30 (Sky Sport 3 e 3 HD); sabato 23, dalle ore 19,30 (Sky Sport 3 e 3 HD); domenica 24, dalle ore 10 (Sky Sport 3 e 3 HD) e dalle ore 19,30 (Sky Sport 2 e 2 HD). Commento di Silvio Grappasonni, Nicola Pomponi e di Massimo Scarpa. Prologo – Francesco Molinari e Matteo Manassero difendono i colori azzurri nella ISPS Handa World Cup of Golf (21-24 novembre) in programma sul percorso del Royal Melbourne, a Melbourne in Australia. La competizione cambia pelle, poiché sono stati variati i criteri di selezione e si giocherà per il titolo individuale, oltre che per quello a squadre. Sono stati ammessi in totale 60 concorrenti: i primi 15 del World Ranking, con un massimo di quattro elementi per nazione (cosa che peraltro non si è verificata) e gli altri, fino alla copertura del field, secondo la graduatoria dopo il 15° posto con un massimo di due per Paesi che non avevano già giocatori qualificati. Si torna anche alla formula medal (72 buche) e alla somma degli score per stilare la graduatoria dei team. L’Australia gareggerà con Adam Scott e Jason Day, quest’ultimo in un momento particolarmente difficile. Flippino da parte di madre, ha perso il nonno, uno zio e sei cugini per il tifone che ha devastato le isole. I due australiani, naturalmente, punteranno a entrambi i titoli, ma ci sono compagini, e anche concorrenti che competono solo per l’individuale, in grado di scombinare i loro piani a iniziare proprio dai due azzurri. Molinari ha già vinto la competizione nel 2009, insieme al fratello Edoardo, ed è alla sesta esperienza dopo quelle del 2006 (con Emanuele Canonica) e le quattro appunto con il fratello (2007, 2008, 2009, 2011). Nell’ultima occasione la coppia azzurra è giunta diciassettesima. Manassero, invece, è al debutto. Accampano giuste pretese anche gli spagnoli Miguel Angel Jimenez e Rafael Cabrera Bello, i danesi Thomas Bjorn e Thorbjorn Olesen, i francesi Gregory Bourdy e Victor Dubuisson, gli irlandesi Graeme McDowell e Shane Lowry, i sudafricani Branden Grace e George Coetzee, i coreani K.J. Choi e Sang-Moon Bae e i thailandesi Kiradech Aphibarnrat e Prayad Marksaeng. Difende il titolo la formazione degli Stati Uniti, ma Matt Kuchar, che si impose insieme a Gary Woodland nel 2011 al Mission Hills di Hainan in Cina, questa volta sarà affiancato da Kevin Streelman. Competeranno sono nell’individuale, non avendo un compagno, il fijano Vijay Singh, il belga Nicolas Colsaerts, lo zimbawese Brendon de Jonge, il tedesco Marcel Siem, l’austriaco Bernd Wiesberger, tutti in grado di dire la loro, il gallese Stuart Manley, il norvegese Espen Kofstad, il messicano Oscar Frausto e Siddikur Rahman del Bangladesh. Il montepremi è di 8.000.000 di dollari dei quali sette milioni per la gara individuale, che assegnerà punti per il World Ranking. Il torneo su Sky – La World Cup of Golf sarà teletrasmessa in diretta e in esclusiva dalla TV satellitare Sky, sui canali Sky Sport 2 e 2 HD, con i seguenti orari: giovedì 21 novembre e venerdì 22, dalle ore 3 alle ore 8; sabato 23 e domenica 24, dalle ore 2 alle ore 7. Repliche: giovedì 21 novembre, dalle ore 16,30 (Sky Sport 2 e 2 HD) e dalle ore 21,15 (Sky Sport 3 e 3 HD); venerdì 22, dalle ore 16,30 (Sky Sport 2 e 2 HD) e dalle ore 22,30 (Sky Sport 3 e 3 HD); sabato 23, dalle ore 19,30 (Sky Sport 3 e 3 HD); domenica 24, dalle ore 10 (Sky Sport 3 e 3 HD) e dalle ore 19,30 (Sky Sport 2 e 2 HD). Commento di Silvio Grappasonni, Nicola Pomponi e di Massimo Scarpa. I risultati