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Pilsner Urquell Pro Tour: nell’Internorm Dolomiti Open trionfa Niccolò Quintarelli

  22 Settembre 2012 News
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Niccolò Quintarelli ha vinto con 208 colpi (72 71 65), undici sotto par, l’Internorm Trentino Dolomiti Golf Open, torneo in calendario nell’Alps Tour e nel Pilsner Urquell Pro Tour, disputato sull’impegnativo percorso del Dolomiti Golf Club (par 73) a Sarnonico (TN) nella splendida Val di Non. Gli italiani sono stati assoluti protagonisti della gara perché il 23enne veneziano, professionista dal 2011, con un giro finale in 65 (-8) colpi, miglior parziale assoluto, ha avuto la meglio in convulso finale su altri due azzurri, il ligure Alessandro Grammatica (210 – 69 71 70, -9) e il lombardo d’adozione Luca Galliano (72 69 69), terminati al secondo posto alla pari con lo svizzero Fredrik Svanberg. Detto del quinto posto con 211 (-8) del francese Jerome Lando Casanova e dello spagnolo Jesus Legarrea, una nota di merito va sicuramente al dilettante azzurro Stefano Pitoni, 22enne reatino tesserato per l’Olgiata GC, che con un tonico 68 (-5) e lo score di 212 (70 74 68, -7) ha conquistato la settima posizione in comproprietà con gli inglesi Craig Farrell e Andrew Cooley, quest’ultimo leader dopo 36 buche e fuori gioco con un 74 (+1).

 

Il successo di Quintarelli è il sesto in stagione dei professionisti italiani che si aggiunge a quelli ottenuti da Francesco Molinari (Open de España, European Tour), Marco Crespi (Telenet Trophy, Challenge Tour), Alessandro Tadini (Ecco Tour Championship, Challenge Tour), Matteo Delpodio (Open Samanah, Alps Tour) e da Alessandra Averna (BTG1 Parador Malaga Golf, Banesto Tour). Anche nella seconda edizione dell’evento il Title Sponsor è stato Internorm, produttore austriaco di serramenti, uno dei maggiori marchi europei del settore. Il suo successo si basa su innovazione, tecnica futuribile e raffinatezza del design. Partner istituzionali sono stati l’Azienda per il Turismo Val di Non, che punta molto sul golf per un ulteriore sviluppo del turismo, e Trentino Marketing Spa: hanno fanno parte del comitato organizzatore assieme al Dolomiti Golf Club e alla Federazione Italiana Golf. Hanno collaborato alla riuscita della manifestazione anche: Hypo Tirol Bank, La Ronda Atesina, Interel, Zabo, Melinda, Cavit Trento e Pejo Fonte Alpina. Hanno superato il taglio, che ha ammesso al giro finale 45 concorrenti, 14 italiani tra i quali si è comportato bene l’altoatesino Aron Zemmer, 14° con 215 (-4). A premio anche Mattia Miloro, 20° con 217 (-2), Alessio Bruschi, 23° con 218 (-1), Alberto Campanile, 28° con 219 (par), Andrea Rota, 33° con 220 (+1) insieme all’inglese Farren Keenan campione uscente, Federico Elli e Gregory Molteni, 38.i con 221 (+2), Antonio Iurilli e Alfredo Da Corte, 40.i con 223 (+4), e Andrea Signor, 45° con 228 (+9). Il torneo, come detto, ha fatto parte del Pilsner Urquell Pro Tour, il circuito delle gare nazionali allestite dal Comitato Organizzatore Tornei dei Professionisti FIG di cui è presidente Alessandro Rogato. Il Pro Tour, oltre che dal brand che fa capo al gruppo Birra Peroni, è sponsorizzato dal Major sponsor CartaSi, dal Fornitore ufficiale Under Armour, dal Partner ufficiale Webgolf. Media partner: Sky Sport HD; Commercial advisor: RCS Sport. Quintarelli ha iniziato la sua progressione dal settimo posto risalendo lentamente la classifica e completando il sorpasso su tutti gli altri con due birdie in chiusura, degli otto messi a segno senza bogey. E’ arrivato in club house prima di Galliano e di Grammatica, che potevano ancora aspirare al playoff, essendo a un colpo con una buca da giocare, ma entrambi hanno chiuso con un bogey. Al vincitore è andato un assegno di 5.800 euro (su 40.000 euro di montepremi) che l’ha portato al quinto posto nell’ordine di merito e quindi in zona “carta” per il Challenge Tour 2013, e il Trofeo CartaSi quale primo degli italiani. Non era la prima volta che il veneziano del Club della Montecchia era in corsa per il titolo in stagione che finalmente è arrivato; “E’ stato un giro perfetto o quasi. Avevo detto ieri che dovevo mettere a punto qualcosa sulle nove buche iniziali e così è avvenuto, poi ho attaccato decisamente nella seconda parte dove ho segnato dei birdie anche in green su cui non me l’aspettavo. Cosa cambia la vittoria? Gli orizzonti sono sempre gli stessi, ossia salire nella scala dei circuiti e arrivare più in alto. Non ho ancora garantito il salto nel Challenge Tour, ma ci sono molto vicino e occorrerà far bene nelle prossime due gare dell’Alps Tour che restano per rimanere tra i primi cinque dell’ordine di merito. La prossima settimana disputo a Bogogno la Stage 1 della Qualifying School dell’European Tour poi vedremo cosa accade. I successi comunque debbono essere uno sprone e mai motivo di appagamento”. Grammatica ha tratto dalla prova elementi di fiducia per l’avvenire: “Sono partito male con due bogey, poi ho recuperato e nel finale sono arrivato a un colpo da Quintarelli. Sull’ultima buca ho provato a realizzare il quarto birdie di fila ma, complice anche un po’ di tensione, è venuto un bogey. Comunque va sempre meglio e mi sono avvicinato ancora di più al primo posto. Magari la prossima volta è quella giusta” La sorpresa è venuta da Luca Galliano, 27enne nato a Lugano, residente a Como, professionista dal 2007, ma solo dal 2010 tournament player: “Sono uscito al campo un po’ contrariato, ma ora sono soddisfatto del risultato, anche se poteva venire qualcosa di meglio. Ho giocato veramente bene, mi sono procurato tante occasione da birdie, ma non le ho sfruttate a dovere e questo alla fine ha pesato sullo score. Nel finale due bogey, dopo sei birdie in quindici buche, mi hanno impedito almeno il play off”. Dopo l’ottavo posto al Montecchia Golf Open, l’amateur Stefano Pitoni si è ripetuto. “Sono felice – ha detto – perché riesco a giocare molto bene tra i professionisti e questo è di buon auspicio per il futuro. Oggi, dopo sei birdie, ho segnato un bogey sull’ultima buca, che mi ha fatto perdere la quinta posizione, ma conta poco poiché la prestazione è stata positiva per tutto l’arco del torneo. Spero di passare al professionismo alla fine dell’anno: tutto dipenderà da come mi comporterò alla Qualifying School dell’Alps Tour a dicembre”. Sono intervenuti alla premiazione Luca Borzaga, Amministratore Anaunia Golf, Moreno Trisorio, presidente del club ospitante, Andrea Paternoster, presidente APT Val di Non, Sandro Abram, sindaco del Comune di Sarnonico, Kurt Anrather, di Internorm, e Matteo Sartori di Rasom Wood Technology. Il percorso del Dolomiti Golf Club si distende tra i fitti boschi d’abeti e le verdi colline della Val di Non. Realizzato nel suo nucleo più antico alla fine degli anni Ottanta, è stato ampliato all’inizio del nuovo millennio. Le 18 buche da campionato, progettate da Michel Niedbala, in sinergia con l’architetto Luca Borzaga, si estendono su una superficie di oltre 50 ettari e si è rivelato un ottimo test per i concorrenti. Il club è dotato anche di tre buche executive, driving range, putting-green e pitching-green. Il torneo è stato anticipato dalla Pro Am Rasom Wood Technology che è stata vinta con “meno 17” dalla squadra dello scozzese Ross Kellett, con i dilettanti Christian Rossi, Daniele Zampiero e Matteo Sartori davanti al team del nordirlandese Gareth Shaw con Renzo Iob, Arnaldo Bonapace e Mauro Masè (-16). Tutte le notizie relative ai tornei del Pilsner Urquell Pro Tour, agli sponsor e ai circoli ospitanti vengono pubblicate sul sito ufficiale del circuito all’indirizzo: www.italianprotour.com  Il sito stesso è integrato con il Social Network Facebook dove è presente una pagina ufficiale:

 

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