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PGA Tour: vince Luke Donald e torna leader mondiale

  19 Marzo 2012 News
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Luke Donald (nella foto) è tornato sul trono mondiale due settimane dopo essere stato spodestato dall’irlandese Rory McIlroy. Per raggiungere l’obiettivo aveva bisogno di una vittoria nel Transitions Championship (PGA Tour), al Copperhead Course (par 71) dell’Innisbrook Resort, a Palm Harbor in Florida, e l’inglese ha offerto un’autentica prova di forza imponendosi con un birdie alla prima buca di spareggio dopo aver terminato la gara con 271 colpi (67 68 70 66, -13) alla pari con Jim Furyk (66 70 66 69), Robert Garrigus (67 72 68 64) e con il coreano Sang Moon Bae (69 66 68 68).

 

Ai meriti di Donald si sono assommati anche i demeriti del sudafricano Ernie Els, che era in vetta con un colpo di vantaggio a due buche dalla fine e che ha concluso con due bogey retrocedendo al quinto posto con 272 (-12) alla pari con Scott Piercy, Jeff Overton e Ken Duke. Al nono con 273 (-11) Bo Van Pelt, al 16° con 276 (-8) lo spagnolo Sergio Garcia e al 20° con 277 (-7) l’irlandese Padraig Harrington, che aveva condotto il primo turno in 61 (-10) colpi record personale sul giro, David Toms e il sudafricano Retief Goosen, al comando dopo 54 buche con Furyk e crollato con un 75 (+4). Sembrava che Donald, al settimo posto e in ritardo di tre colpi dai due leader, fosse tagliato fuori dalla corsa al titolo. Invece il 35enne di Hemel Hempstead iniziava a forte andatura mettendo a segno cinque birdie in undici buche che poi lo avrebbero condotto al 66 (-5) di giornata, e per il resto del turno procedeva insieme a Furyk e a Bae, all’inseguimento di Els. Il sudafricano, come detto, inciampava in vista del traguardo, mancando anche il playoff nel quale invece entrava Garrigus con due birdie in extremis, dopo una volata in 64 (-7). Alla prima buca supplementare Garrigus e Donald ponevano la palla con il secondo a un paio di metri dalla bandiera, mentre erano in green anche i loro due avversari, ma troppo lontani dall’asta. Furyk e Bae tentavano il birdie dalla distanza senza fortuna, Garrigus lo falliva di un soffio e Donald non si lasciava sfuggire l’occasione di tornare in vetta al world ranking. Per lui anche un assegno di 990.000 dollari su un montepremi di 5.500.000 dollari.

 

E’ la seconda volta che Donald, al quinto successo negli Stat Uniti compreso uno nel WGC (Accenture Match Play, 2011), compie una prodezza per raggiungere un obiettivo prestigioso. La prima a ottobre dello scorso anno quando, superato in vetta alla money list statunitense nel punultimo torneo stagionale da Webb Simpson, è andato a disputare l’ultimo, il Children’s Miracle Network Hospitals Classic, con la sola chance della vittoria per riprendersi l’ambita leadership. Sembrava out a 18 buche dal termine, essendo al 14° posto, ma effettuava una grande rimonta scandita da un 64 (-8). A fine anno ha siglato una tripletta mai riuscita a nessuno: leader nel mondo, nell’ordine di merito statunitense e in quello dell’European Tour.   I risultati

 

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