Pochi big hanno scelto di giocare la settimana prima del Masters (Augusta, 11-14 aprile) partecipando al Valero Texas Open (4-7 aprile) in programma sul percorso del TPC San Antonio a San Antonio in Texas.
Motivo principale della settimana di relax arrivare risposati all’appuntamento, ma chissà se qualcuno avrà anche pensato alla cabala estremamente sfavorevole per il vincitore della gara che precede il major, dove poi è salito raramente sul gradino più alto del podio all’Augusta National. Uno dei pochi a non crederci, e che quasi ogni anno si è sobbarcato il doppio impegno, è sicuramente Phil Mickelson, che la doppietta l’ha realizzata (2006, BellSouth Classic e Masters), ma che quest’anno, al contrario delle sue abitudini, ha preferito anch’egli dare forfait.
Saranno sul tee di partenza Jordan Spieth (nella foto), Rickie Fowler, Tony Finau, Jim Furyk e Matt Kuchar, reduce dal secondo posto nel WGC Dell Match Play, sicuramente favoriti se non trasformeranno l’impegno in poco più di un allenamento per controllare tutti i dettagli del gioco.
Nel field anche Jimmy Walker, il tedesco Martin Kaymer, l’inglese Luke Donald, il nordirlandese Graeme McDonell, tornato al successo dopo quattro anni la scorsa settimana nel Corales Puntacana, il giovane cileno Joaquin Niemann, l’irlandese Padraig Harrington, capitano europeo alla Ryder Cup 2020, e il sudafricano Ernie Els, che viene seguito sempre dai suoi tanti fans e che recentemente ha raggiunto il prestigioso traguardo di 300 gare terminate tra i top ten dall’introduzione del World Ranking (1986). Difende l’unico titolo conquistato sul circuito, con scarse possibilità di riuscirci, Andrew Landry, 31enne texano di Port Neches. Il montepremi è di 7.500.000 dollari.