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PGA Tour: Nate Lashley corona il suo sogno

Nate Lashley
  01 Luglio 2019 News
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Nate Lashley ce l’ha fatta a cogliere il suo primo titolo sul PGA Tour, a una età, 36 anni, in cui molti sono già campioni affermati e hanno sul circuito molte presenze in più delle sue 32. Ma il successo nel Rocket Mortgage Classic (PGA Tour) con 263 (63 67 63 70, -25) colpi, dopo un netto dominio e una corsa di testa, ha per lui valore speciale che va oltre l’esenzione e il posto al sole trovato nel tour maggiore dopo anni di periferia golfistica e un periodo da agente immobiliare. Era stato colpito duramene dal destino nel 2004, quando perse genitori e fidanzata in un incidente aereo, mentre andavano a seguirlo in una gara. “Ci sono voluti anni – ha detto il giocatore nato a  nato a Scottsbluff (Nebraska) – per rialzarmi da quell’incubo. E’ un successo particolare, ho pensato tanto a loro nel terzo round. Lo faccio continuamente e so che saranno felicissimi per me”.

Una vittoria fatta anche di coincidenze, perché Lashley (nella foto) aveva preso parte alle qualifica del lunedì fallendo l’occasione, ma poi è entrato nel field per la defezione di David Berganio jr ed è stata una volata irresistibile per mettere qualcosa di sostanzioso in un palmares in cui figurava un solo titolo (Corales Puntacana, 2017) in un minitour (Korn Ferry Tour) maturato in 59 partecipazioni. Di rilievo anche l’assegno ricevuto di 1.314.000 dollari su un montepremi di 7.300.000 dollari.

A secondo posto con 269 (-19) Doc Redman, anch’egli passato dalle prequalifiche e che si è guadagnato una Special Temporary Membership per il resto dell’anno, e al terzo con 270 (-18) Wes Roach e Rory Sabbatini, il quale dopo una carriera con sei titoli sotto bandiera sudafricana ha preso recentemente la cittadinanza slovacca. In evidenza due giovani, il cileno Jacquin Niemann, quinto con 271 (-17) insieme a Patrick Reed, e il norvegese Viktor Hovland, 13° con 273 (-15) dopo un gran recupero dalle retrovie con un 64 (-8), miglior score di giornata ottenuto anche da Billy Horschel, 17° con 274 (-4). Hovland, che ha concluso alla pari con il giapponese Hideki Matsuyama, è alla seconda gara da pro dopo l’ottimo US Open (12° e miglior amateur). Deludente Rickie Fowler, 46° con 279 (-9), e ancor di più lo sono stati Dustin Johnson, numero due mondiale, e Gary Woodland, vincitore dell’US Open, 91.i con 142 (-2) colpi, e Bubba Watson, 110° con 143 (-1), usciti al taglio.

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