Rookie al proscenio nel PGA Tour: è il 27enne di Raleigh (North Carolina) Chesson Hadley (nella foto) che al primo anno di circuito è andato a segno con 267 colpi (68 65 67 67, -21) nel Puerto Rico Open, disputato al Trump International GC (par 72) di Rio Grande in Portorico. Hadley, promosso dal Web.com Tour, dove aveva ottenuto due titoli nella scorsa stagione, ha preceduto di due colpi il neozelandese Danny Lee (269, -19) e di quattro Ben Martin (271, -17). Al quarto posto con 272 (-16) David Toms, Wes Roach, Richard Lee, Jason Gore e lo svedese Carl Pettersson, al 24° con 278 (-10) lo spagnolo Rafael Cabrera Bello e al 29° con 279 (-9) il belga Nicolas Colsaerts. E’ uscito al taglio l’iberico Alvaro Quiros, 81° con 144 (par). Al vincitore sono andati 630.000 dollari su un montepremi di 3.500.000 dollari, molto più basso rispetto alla media standard del circuito che è di circa sei milioni di dollari. Terzo giro – Chesson Hadley, 27enne di Raleigh (North Carolina) rookie nel PGA Tour e con due successi nel Web.com tour datati 2013, ha preso il comando con 200 colpi (68 65 67, -16) nel Puerto Rico Open, in svolgimento sul percorso del Trump International GC (par 72) a Rio Grande in Portorico. Lo seguono con 201 (-15) il neozelandese Danny Lee, con 202 (-14) Jason Gore e Jonathan Byrd e con 203 (-13) Jerry Kelly, David Toms e lo svedese Carl Petterson. All’ottavo posto con 204 (-12) lo spagnolo Rafael Cabrera Bello e al 53° con 212 (-4) il belga Nicolas Colsaerts.. E’ uscito al taglio l’iberico Alvaro Quiros, 81° con 144 (par). Il montepremi è di 3.500.000 dollari ($ 630.000 per il vincitore), molto più basso rispetto alla media standard di circa sei milioni di dollari. Secondo giro – Cambio della guardia in vetta al Puerto Rico Open (PGA Tour), in svolgimento sul percorso del Trump International GC (par 72) a Rio Grande in Portorico, dove si è portato James Driscoll con 132 colpi (69 63, -12). Il 37enne di Boston, che non vince dal 2009 quando ottenne il secondo titolo nel circuito (Texas Open), precede di un colpo Chesson Hadley (133, -11) e di due Eric Axley (134, -10). Al quarto posto con 135 (-9) Ben Martin, Wes Roach, Jonathan Byrd e il neozelandese Danny Lee, all’ottavo con 136 (-8) lo spagnolo Rafael Cabrera Bello, in un gruppetto che comprende anche David Toms e Ricky Barnes, al 25° con 139 (-5) il belga Nicolas Colsaerts. E’ uscito al taglio l’iberico Alvaro Quiros, 81° con 144 (par), scivolato dall’undicesima posizione con un 75 (+3). Il montepremi è di 3.500.000 dollari ($ 630.000 per il vincitore), molto più basso rispetto alla media standard di circa sei milioni di dollari. Primo giro – Brian Stuard è il leader con 66 (-6) colpi del Puerto Rico Open, in svolgimento sul percorso del Trump International GC (par 72) a Rio Grande. Il 32enne di Jackson (Michigan), che vanta due successi nel circuito entrambi conseguiti nel Mayakoba Classic (2010, 2014) precede di misura Jason Gore e il neozelandese Danny Lee (67, -5). Al quarto posto con 68 (-4) Tim Petrovic, Ricky Barnes, Chesson Hadley, William McGirt, Eric Axley, Ben Martin e il coreano Y.E. Yang, vincitore di un major (PGA Championship, 2009), all’11° con 69 (-3) gli spagnoli Alvaro Quiros e Rafael Cabrera Bello, al 32° con 70 (-2) il belga Nicolas Colsaerts. Il montepremi è di 3.500.000 dollari ($ 630.000 per il vincitore), molto più basso rispetto alla media standard di circa sei milioni di dollari. Prologo – Il PGA Tour lascia difficilmente a casa i propri membri che non possono partecipare ai grandi eventi internazionali e così, anche in occasione del WGC Cadillac Championship, le seconde linee potranno partecipare a un torneo che di differente, rispetto agli altri, ha il montepremi di 3.500.000 dollari ($ 630.000 per il vincitore) molto più basso rispetto alla media standard di circa sei milioni di dollari. Teatro dell’evento il percorso del Trump International GC a Rio Grande, in Portorico, dove è in programma il Puerto Rico Open (6-9 marzo). Nel field John Daly, David Toms, l’australiano Robert Allenby, il giapponese Ryo Ishikawa, gli spagnoli Rafael Cabrera Bello e Alvaro Quiros, il belga Nicolas Colsaerts e il coreano Y.E. Yang. I risultati