fbpx

La conferenza stampa del presidente Franco Chimenti al Golf della Montecchia

  05 Maggio 2013 News
Condividi su:

Franco Chimenti, presidente della Federazione Italiana Golf e vice presidente vicario del CONI, ha tenuto una conferenza stampa nel corso della terza giornata di gara del Montecchia Golf Open presented by Polaroid Sunglasses. L’incontro con i media si è svolto nella club house del circolo al termine della consegna dei Riconoscimenti ambientali “Impegnati nel verde”, toccati a sette circoli virtuosi e della “Certificazione Ambientale G.E.O.” (Golf Environment Organisation) ottenuta dal Golf della Montecchia. Al tavolo i vice presidenti della FIG Antonio Bozzi (vicario) e Paolo Casati. Chimenti ha iniziato il suo intervento rivolgendosi  ai “circoli premiati, e anche a quelli che stanno operando per arrivare all’attestato, i quali meritano un grazie sincero poiché danno lustro alla Federazione allo stesso modo dei grandi atleti con le loro performances”. Ha poi esaminato le risultanze del  tesseramento. “Da una analisi effettuata alla fine del mese di aprile risulta un dato rilevante: non c’è nessun decremento tra i nostri iscritti, anzi c’è un lieve incremento. Se pensiamo che ci sono Federazioni che hanno perso una grossa percentuale di tesserati noi, con questi esiti che in relazione al momento definisco straordinari, non possiamo che guardare avanti con ottimismo. Ritengo che quando avverrà la ripresa economica, e non c’è dubbio che ci sarà, il golf farà registrare un secondo grande balzo in avanti, dopo quello che ci ha permesso di toccare quota centomila”. La FIG sta ulteriormente perfezionando la propria struttura con particolare attenzione al marketing e alla comunicazione, indirizzandosi anche sui mezzi più recenti e potenziando il proprio sito con contenuti multimediali. Non mancano le nuove iniziative come quella recentissima del “Club 54” che tende a dare una ulteriore spinta alla pratica del golf. “Al momento – ha spiegato il presidente – è in via sperimentale e le conclusioni verranno tratte più avanti. Noi abbiamo il dovere di cercare strade nuove, di aprire al maggior numero possibile di persone, ma siamo sempre pronti a tornare indietro qualora tali strade non fossero adeguate. Non c’è solo Club 54, ma stiamo prendendo in esame anche altri progetti”. Il golf divenuto sport olimpico ha aperto nuove prospettive e sotto l’aspetto tecnico la FIG non si è lasciata sorprendere, anzi aveva già provveduto alla trasformazione del settore molto tempo prima che il CIO desse il suo parere. “Abbiamo atleti affermati, ma tanti altri in rampa di lancio e non è detto che nel 2016, quando si svolgeranno a Rio de Janeiro le Olimpiadi, le gerarchie del nostro golf possano essere quelle attuali. Il vivaio offre parecchio e possiamo contare su uno staff di tecnici di assoluto valore a iniziare da Alberto Binaghi, responsabile dei dilettanti, e da Massimo Scarpa, general manager della compagine nazionale, che ci vengono invidiati da tutto il mondo. Inoltre riscuotono la piena fiducia di tutti i nostri giocatori e questo è fondamentale per un lavoro d’équipe. Io sono certo che alle Olimpiadi presenteremo due team che si faranno sicuramente valere. Noi ci stiamo impegnando e ci impegneremo moltissimo in tal senso, con le risorse adeguate perché i nostri ragazzi possano esprimersi al meglio. Naturalmente le Olimpiadi sono molto importanti, ma l’obiettivo del settore tecnico è anche quello di portare quanti più giocatori possibili sui circuiti continentali”. Infine un accenno sull’attività giovanile. “In questo settore stiamo avendo ottime risposte con un sensibile incremento di presenze dei ragazzi sia nelle normali gare di circolo che in quelle loro riservate”.  

La Federazione sui Social

 Instagram

[instagram-feed]

 Youtube