Finale ad alto livello nel “10th Lotte Cantata Ladies Open”, terzo evento del Korean LPGA Tour – il primo circuito tra i cinque femminili più importanti al mondo a riprendere l’attività dopo lo stop per la pandemia – disputato allo Sky Hill Jeju, in un percorso tratto dai due tracciati del club, lo Sky Course e l’Ocean Course (par 72 totale), a Seogwipo in Corea del Sud, dove Hyo Joo Kim (270 – 66 68 69 67, -18), nella foto, numero 13 mondiale, ha superato con un par alla prima buca di spareggio Sei Young Kim (270 – 70 62 71 67), numero 6.
Entrambe sono risalite dal quarto posto con un 67 (-5) con la vincitrice che ha realizzato sette birdie e due bogey e con la sua avversaria (sei birdie e un bogey) che l’ha agganciata con un birdie alla buca 15. Poi l’epilogo nello spareggio con Hyo Joo Kim, 24 anni, che ha portato a undici i titoli sul circuito di casa per un palmares impreziosito da un major (Evian Championship, 2014) e dove figurano due successi nel LPGA Tour, uno nel Japan Tour e uno nel Taiwan Tour.
Per entrambe una evidente crescita di forma in attesa che riprendano la loro attività negli Stati Uniti (Marathon Classic, 23-26 luglio). Sei Young Kim, 27enne di Seoul, vanta ben dieci successi nel circuito femminile americano e cinque nel KLPGA Tour. Una curiosità: Hyo Joo Kim aveva perso l’unico playoff disputato, che le era costato un major (US Womens Open, 2018), mentre Sei Youg Kim aveva un record di 4 su 4 nel LPGA Tour.
A un colpo dalle due protagoniste Ji Hyun Oh (271, -17) e a tre Jin Seon Han (273, -15), in vetta dopo tre turni insieme a Ran Hong, terminata quinta con 274 (-14) insieme a Jeong Mee Hwang e a Min Ji Park. Mai in partita altre due attese protagoniste che competono in USA, Jeong Eun Lee6 (il numero nel cognome è dovuto ai numerosi casi di omonimia), decima nel Rolex Ranking, ottava con 275 (-13) alla pari con So Young Lee, leader della money list del KLPGA Tour, e Ha Na Jang, undicesima con 276 (-12). Senza fortuna la difesa del titolo per Bo Ah Kim, 21ª con 279 (-9). Si è giocato a porte chiuse, con sole atlete coreane, osservando le rigide misure di sicurezza già adottate nelle due gare precedenti.