Francesco Molinari e Matteo Manassero difendono i colori azzurri nella 58ª edizione della ISPS Handa World Cup of Golf (24-27 novembre) in programma al Kingston Heath GC di Melbourne in Australia dove la manifestazione approda per la quinta volta. Nelle precedenti quattro occasioni si è giocato sempre al Royal Melbourne, l’ultima nella scorsa edizione del 2013 in cui si sono imposti i rappresentanti di casa Adam Scott e Jason Day. A difendere il titolo ci sarà ancora Scott, ma avrà per compagno Marc Leishman, perché Jason Day numero uno mondiale, è fermo da qualche mese per un infortunio.
Francesco Molinari, che nel 2009 ha vinto la World Cup of Golf insieme al fratello Edoardo, è alla settima presenza consecutiva e per la seconda volta di fila avrà per compagno Matteo Manassero (nella foto). Nel 2013 l’Italia si è classificata 20ª e il primo è terminato ottavo nella classifica individuale. Si giocò con la vecchia formula Canada Cup (somma degli score medal) e fu riproposta la gara l’individuale, abbandonata dal 2000, ma è stata fatta immediata marcia indietro e si ritornerà alle formule foursomes, nella prima e terza giornata, e fourballs, nella seconda e nella quarta.
Sebbene ci sia stata qualche defezione, sono parecchi i giocatori di livello tra le 28 selezioni nazionali in campo. Numerose le formazioni in grado di vincere e l’assenza di Jason Day concede un bel margine di incertezza, perché è indubbio che l’Australia non potrà essere, con tutto il rispetto per Marc Leishman, la macchina da guerra di tre anni addietro. Oltre ai campioni uscenti, hanno qualcosa più degli altri gli Stati Uniti con Rickie Fowler e Jimmy Walker, anche se gli americani avrebbero potuto schierare almeno cinque/sei coppie migliori, la Svezia (Alex Noren-David Lingmerth), il Giappone (Hideki Matsuyama-Ryo Ishikawa), la Thailandia (Thongchai Jaidee-Kiradech Aphibarnrat), la Corea (Byeong Hun An-K.T. Kim) e l’Irlanda (Graeme McDowell-Shane Lowry). Outsider il Belgio con la rivelazione Thomas Pieters e l’esperto Nicolas Colsaerts, la Spagna, con la certezza Rafael Cabrera Bello e con Jon Rahm, giovane di grandi prospettive, l’Inghilterra, con Chris Wood e Andy Sullivan, presenti nell’ultima Ryder Cup, e la Francia dove Victor Dubuisson ha voluto per compagno il neo pro Romain Langasque lasciando una bel po’ di perplessità in patria.
In questo contesto l’Italia ha ottime possibilità di recitare un ruolo importante. Francesco Molinari ha confermato a Dubai di essere in splendida condizione e Matteo Manassero, in crescita anche a dispetto di qualche sbavatura, si integra perfettamente con lui, dettaglio essenziale specie nelle due frazioni foursomes.
Nell’albo d’oro 24 successi degli Stati Uniti, cinque di Australia e Sudafrica e quattro della Spagna. L’Italia, oltre alla vittoria del 2009, ha ottenuto il secondo posto con Costantino Rocca e Massimo Florioli in Nuova Zelanda (1998). Nella prima giornata gli azzurri giocheranno insieme all’Inghilterra. Il montepremi è di 8.000.000 di dollari.