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WGC: crolla Day, Dustin Johnson ne approfitta

Dustin Johnson
  04 Luglio 2016 In primo piano
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Dustin Johnson, dopo l’US Open, ha fatto suo anche il WGC-Bridgestone Invitational, concludendo la sua rincorsa, iniziata dal quinto posto, con 274 colpi (69 73 66 66, -6) al South Course (par 70) del Firestone CC, ad Akron nell’Ohio. Il titolo lo ha condotto dal terzo al secondo posto nel World Ranking, avendo sorpassato Jordan Spieth per due millesimi di punto.

Probabilmente Johnson non sarebbe riuscito nell’impresa senza il vistoso aiuto di Jason Day, numero uno mondiale, che in vetta a quattro buche dal termine, ha perso quattro colpi lasciandogli via libera e terminando terzo con 277 (-3) alla pari con Jordan Spieth, Matt Kuchar e Kevin Chappell. Seconda posizione più che meritata per Scott Piercy con 275 (-5) e settima con 278 (-2) per William McGirt, per il sudafricano Charl Schwartzel e per lo svedese David Lingmerth.

Sono risaliti in decima con 280 (par) Rickie Fowler, Zach Johnson, l’australiano Adam Scott e il sudafricano Branden Grace, ma questo non toglie il grigio dalla loro prestazione, così come in quella di Bubba Watson, 14° con 281 (+1). Tra metà e bassa classifica il sudafricano Louis Oosthuizen, 21° con 283 (+3), Phil Mickelson, 27° con 284 (+4), l’irlandese Shane Lowry, campione uscente, 36° con 286 (+6), Jim Furyk, 42° con 289 (+9, e l’inglese Justin Rose, 46° con 290 (+10).

Dustin Johnson (nella foto), 32enne di Columbia (South Carolina), ha recuperato terreno portandosi a un colpo da Jason Day alla 14ª buca con cinque birdie e un bogey, poi le cose sono precipitate per l’australiano. Palla che ha sbordato sul bersaglio e bogey alla 15ª e disastro subito dopo con doppio bogey alla 16ª (par 5). A quel punto Day è scomparso dal campo e nell’ultima buca, dopo aver spedito la pallina tra gli alberi, è stato anche vittima di una flappa, antefatto del terzo bogey di giornata, contro un eagle in apertura e un birdie (72, +2). Nel frattempo Johnson era entrato in club house, dopo un birdie e un bogey a chiudere, con un 66 (-4).

Scott Piercy è andato in altalena, ma ha blindato il secondo posto (che aveva ottenuto anche nell’US Open) con il quarto birdie del suo giro alla 18ª. Quattro però anche i bogey per il 70 (par). Jordan Spieth, che non ha ancora trovato la splendida forma dello scorso anno, ha condotto un buon ultimo turno con  quattro birdie e un bogey per il 67 (-3), rimontando dalla decima piazza.

Dustin Johnson, all’undicesimo titolo in carriera (ne consegue almeno un all’anno dal 2008) è divenuto il secondo giocatore nella storia del PGA Tour a vincere la gara successiva disputata dopo il vittorioso US Open eguagliando Jordan Spieth che aveva fatto la medesima cosa nel 2015 (US Open e John Deere Classic). Inoltre Johnson, che è stato gratificato con 1.620.000 dollari su un montepremi di 9.500.000 dollari, nella classifica dei plurivincitori dei tornei WGC si è portato con tre successi al secondo posto, affiancando l’australiano Geoff Ogilvy. Imprendibile Tiger Woods con diciotto. Quanto a Jason Day ha affrontato per la 13ª volta il giro finale da leader o da coleader prevalendo solo in sei occasioni.

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