E’ IL 30° SUCCESSO IN CAMPO INTERNAZIONALE: NUOVO RECORD AZZURRO IN UNA STAGIONE
Virginia Elena Carta ha dato ancora prova del suo valore vincendo, alla pari con la statunitense Gina Kim, sua compagna di studi, il Landfall Tradition, gara di College Usa dove entrambe hanno trascinato al successo a squadre anche la loro Duke University.
Nuovo record di vittorie internazionali azzurre (30) in una stagione – Virginia Elena Carta ha siglato la 30ª vittoria in campo internazionale degli azzurri (11 dei professionisti, 14 dei dilettanti e cinque a squadre), che supera il record di successi ottenuti nel 2009. Spiccano, naturalmente, le straordinarie imprese di Francesco Molinari, tre titoli con un major (Open Championship), ma vanno sottolineati dati rilevanti come la qualità dei tornei, il fatto che i professionisti siano stati capaci di imporsi nei tour più importanti e che i dilettanti abbiano primeggiato in ogni categoria e fascia d’età con ampie prospettive per il futuro. Merito ovviamente degli atleti, del lavoro dei loro maestri e di quello dello staff tecnico azzurro, che li pone in grado di esprimere al meglio le loro potenzialità.
La gara – Al Dye Course (par 72) del CC of Landfall, a Wilmington nel North Carolina, Virginia Elena Carta ha concluso con 216 colpi (72 72 72, par) dopo una gara regolarissima, mentre Gina Kim (74 73 69) è rinvenuta nel finale. Hanno superato di un colpo Dylan Kim e Kaylee Benton (217, +1), entrambe dell’Arkandas, e di due Lois Kaye Go (218, +2, South Carolina). Al sesto posto con 219 (+3) Vinunpat Olankitkunchai (Mariland) che conduceva dopo due turni e penalizzata da un 78 (+6). Nel torneo a squadre la Duke University (879, +15) ha prevalso su South Carolina (881, +17) e su Arkansas (882, +18).
Virginia Elena Carta, 23 anni, milanese, tesserata per il GC Udine, è al secondo titolo nei College dopo la prodezza del 2016 quando si impose nell’individuale del NCAA Womens Medal Championship, ossia il più importante evento statunitense a livello universitario. Lo fece da matricola, impresa che era riuscita solo alla grandissima Annika Sorenstam, dominatrice poi della scena mondiale per oltre un decennio.