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The Open: Cameron Smith vola in testa, prodezze di Filippo Celli

  15 Luglio 2022 In primo piano
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L’australiano, numero sei mondiale, ha sorpassato Cameron Young. Terzi McIlroy e Hovland. Il dilettante azzurro è risalito dal 101° al 36° posto, F. Molinari è 66°, out Migliozzi.

L’australiano Cameron Smith, numero sei mondiale, ha realizzato un 64 (-8), miglior score di giornata, e con un totale di 131 (67 64, -11) colpi ha sorpassato Cameron Young, secondo con 133 (-11), nel 150° The Open, il quarto major stagionale che si sta svolgendo per la 30ª volta nella storia sull’Old Course (par 72) di St. Andrews in Scozia. Non ha potuto evitare il taglio Tiger Woods, 148° con 153 (78 75, +9), che non poteva fare molto dopo il pesante 78 (+6) d’apertura, ma di sicuro non dimenticherà mai gli applausi e l’affetto riservatigli da un pubblico da record.

Prodezze di Celli – Tra gli azzurri splendida prova del dilettante Filippo Celli, volato dal 101° al 36° posto con 141 (74 67, -3). Entrato nel field per essersi imposto nell’European Amateur Championship a Valencia, in Spagna, il 21enne romano ha realizzato un gran 67 (-5), bogey free, con cinque birdie distribuiti tra la quinta e la 18ª buca. Una gara molto attenta che gli ha permesso di recuperare tre colpi sull’amateur inglese Barclay Brown (12° con 138, -6), mettendosi in corsa per giocarsi il primato tra i dilettanti e conquistare la Silver Medal.

Ha rimontato undici posizioni Francesco Molinari, 66° con 144 (73 71, par), sufficienti per rimanere in gara, ma con un po’ di rammarico per i due bogey nel finale, che hanno fatto 71 (-1), dopo quattro birdie e un bogey sulle prime 15 buche. E’ invece uscito al taglio Guido Migliozzi, 107° con 147 (73 74, +3), autore di un 74 (+2). Ha tenuto fino alla 12ª buca (tre birdie, due bogey), poi le cose sono precipitate con tre bogey.

Tributo a Woods – E’ uscito di scena commosso e tra le lacrime. Tiger Woods è stato salutato con un’autentica ovazione dal pubblico, che ha seguito in piedi e con un lunghissimo applauso la conclusione del giro e della gara del campione, il quale non ha resistito a una simile dimostrazione di stima e d’affetto. Così ha salutato togliendosi il cappello e ha dato spazio alla commozione, lui che in carriera non aveva mai mostrato segni di debolezza o cedimento. Lacrime che hanno significato tante cose e, magari, anche il timore di aver giocato per l’ultima volta nel tempio del golf, come poi ha affermato.

“Vengo a St. Andrews dal 1995 e penso che il prossimo The Open lo ospiteranno qui nel 2030. Non so se sarò ancora in grado fisicamente di giocare. E’ stato tutto molto emozionante. L’ovazione, il calore dei tifosi e la loro comprensione mi hanno regalato una sensazione davvero incredibile. Sono stato fortunato nella mia carriera e, ancora di più, per aver vinto due volte il torneo su questo percorso”.

McIlroy e Hovland a tre colpi dalla vetta – Cameron Smith, 28enne di Brisbane, cinque titoli sul PGA Tour, tre conquistati al playoff, e due sul DP World Tour (uno allo spareggio), vincitore a marzo del prestigioso The Players Championship, è risalito dal terzo posto mettendo a segno un eagle e sei birdie, dei quali cinque nelle prime nove buche, e ha allungato la classifica. Infatti Cameron Young con un parziale di 69 (-3, cinque birdie, due bogey) ha limitato i danni a due colpi, ma al leader gliene rendono tre il nordirlandese Rory McIlroy, numero due del World Ranking, e il norvegese Viktor Hovland, terzi con 134 (-10), e quattro Dustin Johnson, quinto con 135 (-9).

Sono a cinque lunghezze, sesti con 136 (-8), Scottie Scheffler, leader mondiale, e l’inglese Tyrrell Hatton, mentre occupano l’ottavo posto con 137 (-7) Patrick Cantlay (n. 4), Talor Gooch, Sahith Theegala e l’australiano Adam Scott.

Giornata di rimonte per l’inglese Matthew Fitzpatrick, da 55° a 12° con 138 (-6), per lo spagnolo Jon Rahm (n. 3) e per Jordan Spieth, 25.i con 140 (-4), risaliti rispettivamente dalla 77ª e dalla 35ª piazza. Hanno perso terreno Xander Schauffele (n. 5), da 13° a 18° con 139 (-5), e Bryson DeChambeau, da 13° a 55° con 143 (-1), dopo un 74 (+2).  Ha fatto nove passi in avanti Justin Thomas, 46° con 142 (-2).

Fuori, tra gli altri, al taglio, caduto a 144 (par) e che ha lasciato in gara 83 concorrenti, Collin Morikawa (145, +1), campione in carica, che ha iniziato la stagione con cinque top ten, prima che il rendimento divenisse abbastanza altalenante, Brooks Koepka (148, +4) e Phil Mickelson (150, +6).

Il montepremi è di 14 milioni di dollari, il più alto nella storia dell’evento, dei quali 2.500.000 andranno al vincitore insieme alla Claret Jug, simbolo del torneo.

Il The Open in diretta su Sky Sport – La 150esima edizione del The Open viene trasmessa in diretta su Sky Sport e in streaming su NOW. Terza giornata; sabato 16 luglio, dalle ore 11:00 alle 21:00 su Sky Sport (canale 254) e su Sky Sport Uno dalle ore 11:00 alle 14:45. Quarta giornata; domenica 17 luglio, su Sky Sport (canale 254) dalle ore 10:00 alle 20:00 e su Sky Sport Uno dalle 10:00 alle 11:45. Commento tecnico di Alessandro Lupi, Michele Gallerani, Massimo Scarpa, Roberto Zappa e di Marco Cogliati. Approfondimento in studio, condotto da Francesca Piantanida, all’interno del tg di Sky Sport 24 con la seguente programmazione: sabato alle ore 14:30, 17:00 e 21:00; domenica alle 12:30, 15:30 e alle 20:00.

Nella foto: Filippo Celli

 

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