La Federazione Italiana Golf si unisce al dolore di tutto il mondo del golf per la scomparsa di Arnold Palmer, figura leggendaria di questo sport. Palmer si è spento a Pittsburgh a 87 anni per problemi di cuore.
Ad annunciarne la scomparsa Alastair Johnson, Ceo della Arnold Palmer enterprises, società fondata proprio da Palmer in nome dello sport e dell’impegno filantropico.
Il Re del golf – Nato in un piccolo paese della Pennsylvania, Latrobe, figlio di un commesso di un negozio di articoli da golf, Palmer sarà ricordato per le tantissime vittorie, ma anche per la sua straordinaria gentilezza e affabilità. Nella sua leggendaria carriera, ben 62 titoli sul PGA. Tra i suoi successi, spicca la striscia di 7 major fra il 1958 e il 1964: 4 Masters, 1 U.S. Open e 2 British Open. Nel 1968 fu il primo golfista a guadagnare un milione di dollari in una stagione, che gli valse il soprannome di “The King”. Sceso in campo per sei volte nel Team USA di Ryder Cup, ne è stato per due volte il capitano, portando la squadra alla vittoria del trofeo in entrambe le occasioni. Membro della World Golf Hall of Fame, Arnold Palmer è anche uno dei pochissimi atleti ad aver ricevuto le due massime onorificenze americane: la medaglia presidenziale della libertà per i suoi “contributi meritori speciali” (2004) e la medaglia d’oro del congresso per il suo “impatto sulla storia e la cultura degli Stati Uniti” (2012). Il suo gioco spettacolare, unito alla grande capacità di comunicazione, hanno fatto sì che il golf entrasse nei palinsesti televisivi, passando da sport di nicchia a sport popolare. Oltre ai grandi risultati sul campo, Palmer ha contribuito alla crescita del golf anche attraverso il restyling e la progettazione di oltre 300 percorsi.
Un modello da imitare– Palmer ha rappresentato indiscutibilmente un punto di riferimento per tutti gli appassionati di golf, come si evince dalle migliaia di messaggi pubblicati sui social network dopo la sua scomparsa. Anche il Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama ha voluto onorare la sua memoria:
Barack Obama: “Questo è per Il Re, tanto straordinario in campo quanto generoso con gli altri. Grazie per i ricordi”.
Jack Nicklaus: “Perdiamo uno degli uomini più grandi nella storia del golf e di tutti gli sport. Non c’è più il suo corpo, ma il suo spirito resterà vivo. E’ stato il Re del golf e lo sarà per sempre”.
Tiger Woods: “Grazie Arnold per la tua amicizia, i consigli e un sacco di risate”. “La tua filantropia e umiltà – ha aggiunto Woods- sono parte della tua leggenda. Sarà difficile immaginare il golf senza di te”.