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Scatta il Masters. Nel “Par 3 Contest” show di Tom Watson

Tom Watson
  05 Aprile 2018 In primo piano
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Ad Augusta, in Georgia, inizia l’82° Masters Tournament (5-8 aprile). Si gioca sul percorso dell’Augusta National GC, il percorso voluto dal leggendario Bobby Jones, calcato da tutti i più grandi campioni di golf. Quest’anno tornerà in gara l’ultimo “grande” in ordine di tempo, Tiger Woods, da poco rientrato sulle scene agonistiche al termine di un lungo e tormentato periodo e dopo gli ultimi due interventi alla schiena. Le belle prestazioni fornite in questo inizio di stagione culminate con il secondo posto nel Valspar Championship e con il quinto nell’Arnold Palmer, hanno indotto molti addetti ai lavori a inserirlo tra i favoriti, cosa che i suoi fans invece hanno fatto già da prima, spinti dal desiderio di rivederlo ai vertici e non dagli aspetti tecnici.

Tiger Woods non si nasconde – E Woods non vuol certo deludere nessuno, in primis se stesso. “Miglioro ogni settimana – ha dichiarato – e quasi non riesco a credere di poter essere passato dalla fatica di alzarmi dal letto e camminare al colpire la pallina alla velocità di 207 km orari. E’ un miracolo. La vita mi ha concesso una seconda opportunità e sono ben deciso a sfruttarla. E sono qui al Masters per vincere”. Tiger non conquista un major dal 2008, dopo averne infilati 14 e aver messo in pericolo il record di Jack Nicklaus (18), ma il tempo almeno per agganciarlo ce l’ha, così come può anche sorpassare Sam Snead in vetta alla classifica dei plurivincitori di tutti i tempi sul PGA Tour (82 titoli). Lui è a quota 79. Prime due partenze di Woods insieme all’inglese Tommy Fleetwood e all’australiano Marc Leishman.

Le aspettative di Francesco Molinari – Tra gli 87 partenti vi sarà Francesco Molinari, in crescendo di forma. “Ho lavorato molto – ha detto – per farmi trovare pronto, ma poi bisogna fare i conti con la realtà. Questo è un torneo speciale, unico, paragonabile a quello di Wimbledon nel tennis, che infatti è stato giocato e vinto da tutti i migliori di sempre. Ho dei ricordi bellissimi di quando ero solo un bambino e ammiravo i big del golf dalla tv. Ho sempre sperato prendervi parte. Quest’anno mi auguro di farlo da protagonista”. Speranze abbastanza concrete se rapportate a quanto ha fatto nel precedente major disputato (US PGA Championship, agosto 2017) in cui si è classificato secondo a due colpi da Justin Thomas.

Intanto si va anche verso la Ryder Cup e il torinese ha bisogno di ottime prove per provare a entrare in squadra. “C’è ancora tempo, ma bisogna che inizi a fare risultati importanti. La qualificazione si giocherà tutta in estate. Ci sono tanti giocatori forti europei in corsa, sarà dura, ma ci proverò”. Nei primi due giri Molinari sarà in terna con Pat Perez e con il thailandese Kiradech Aphibarnrat.

In campo l’élite mondiale – In gara l’élite mondiale, ma non tutti i concorrenti sono al top come, ad esempio, Dustin Johnson numero uno mondiale, lo scorso anno messo al tappeto da una caduta dalle scale alla vigilia di un evento che sembrava non dovergli sfuggire dopo tre successi nelle tre gare precedenti. Hanno invece già un buon passo Bubba Watson, due volte a segno dallo scorso febbraio, Justin Thomas (che può rilevare Johnson in vetta al world ranking), Phil Mickelson, Paul Casey, Rory McIlroy, tutti vincitori in questo ultimo periodo. Indecifrabile Sergio Garcia, che nel frattempo ha chiamato Azalea (il nome della buca 13) la figlia nata da poco, in ricordo del successo dello scorso anno. In un contesto di tanti campioni, tuttavia, tutti possono emergere anche se vengono da prestazioni alterne, come lo stesso Dustin Johnson, e quindi non possono essere trascurati Jon Rahm, Justin Rose, Hideki Matsuyama, Rickie Fowler, Henrik Stenson e Jason Day, per citarne alcuni. Il torneo ha un montepremi di 11 milioni di dollari,

Un pompiere tra i big – Tra i partenti ci sarà il 31enne Matt Parziale, il cui nome non appare in alcun book golfistico. E’ un vigile del fuoco della Ladder Company 1 di Brockton. E’ stato invitato al Masters per aver vinto l’US Mid-Amateur al Crabapple Course del Capital City Club ad Atlanta lo scorso ottobre. L’attuale professione è la sua seconda scelta, poiché avrebbe voluto fare il professionista di golf. Per tre anni ha giocato nei mini tour partecipando anche alle prequalifiche del lunedì dei circuiti pro. “Mi sono divertito molto – ha spiegato – ed è stato fantastico. Mi piaceva competere al più alto livello possibile, ma non avevo i soldi per proseguire”. Così è tornato a Brockton, ha continuato come dilettante e ha deciso di ricalcare le orme paterne entrando a far parte dei vigili del fuoco nel 2014.

Nel “Par 3 Contest” show di Tom Watson – Ha fatto da prologo al major il tradizionale “Par 3 Contest”, gara come sempre divenuta una grande festa che ha coinvolto pubblico e giocatori. Sulle nove buche par tre hanno dato spettacolo, con brani della loro grande classe, tre grandissimi del golf: Tom Watson (nella foto), 68 anni, che ha vinto, Jack Nicklaus, 78, e Gary Player 82, rimasti nel cuore di tutti gli appassionati.

Watson è diventato il vincitore più anziano della prova, rilevando Sam Snead che ne aveva 61 quando si impose nel 1974. Ha concluso con 21 (-6) colpi battendo Tommy Fleetwood e il belga Thomas Pieters (22, -5). Jack Nicklaus è terminato quarto con 24 (-3), insieme a Chez Reavie e al canadese Adam Hadwin, e Gary Player decimo con 25 (-2), stesso score di Jordan Spieth e del tedesco Martin Kaymer. Francesco Molinari ha concluso nella parte centrale della graduatoria

Il torneo è spettacolare anche per le “buche in uno” che produce. Quest’anno, per la verità, ne sono state realizzate solo due, che hanno portato il totale a 96. Le hanno siglate il sudafricano Dylan Frittelli e Tony Finau, che però ha pagato cara l’esultanza. Infatti nel correre per festeggiare si è infortunato ad una caviglia e ora la sua presenza al Masters è in dubbio.

Le “hole in one” erano state ben nove nel 2016, quando era stata disputata la precedente edizione, mentre lo scorso anno il torneo è stato annullato per maltempo. Molte di meno le “buche in uno” al Masters” appena 28. C’è stato anche un terzo ace, che ha procurato più entusiasmo degli altri nel pubblico e soprattutto in Jack Nicklaus, perché l’ha ottenuta il nipote Gary “G.T.” Nicklaus Jr, in un fuori programma alla buca nove, quando ha provato dal tee e ha fatto centro.

Tom Watson non parteciperà la Masters e così non potrà prendere ulteriore corpo la fama negativa del “Par 3 Contest”. Dal 1960, anno in cui è stato istituito, il vincitore non ha mai fatto doppietta con il major. Tuttavia non è proprio una porta chiusa: infatti alcuni hanno indossato la “giacca verde” in anni diversi.

Diretta su Sky – Il Masters Tournament sarà teletrasmesso in diretta, in esclusiva e in alta definizione da Sky con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 5 aprile e venerdì 6, dalle ore 21 alle ore 1,30 (Sky Sport 2 HD); sabato 7 aprile, dalle ore 21 alle ore 1 (Sky Sport 2 HD); domenica 8 aprile, dalle ore 20 alle ore 1 (Sky Sport 3 HD). Commento di Silvio Grappasonni, Nicola Pomponi, Massimo Scarpa e di Roberto Zappa.

 

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