fbpx

Ryder Cup: USA (9,5-6,5) a cinque punti dal successo

Rory McIlroy
  02 Ottobre 2016 In primo piano
Condividi su:

Gli Stati Uniti hanno preso un vantaggio di tre punti (9,5-6,5) sull’Europa al termine di una seconda emozionante giornata di doppi nella 41ª Ryder Cup, sul percorso dell’Hazeltine National GC, a Chaska nel Minnesota. I continentali, affidati al nordirlandese Darren Clarke, con un parziale di 2,5-1,5 nei foursomes mattutini avevano ridotto a un solo punto il divario, rimontando pazientemente dal devastante 0-4 nei foursomes di partenza, passando attraverso il 3-1 nei successivi fourballs. Nel pomeriggio, però, gli statunitensi di Davis Love III hanno vinto tre match contro uno e si sono portati a soli cinque punti dal successo. Non può considerarsi un margine di assoluta sicurezza, perché proprio nell’ultima sfida giocata in casa, al Medinah CC in Illinois, gli americani, guidati dallo stesso Love III. non riuscirono a gestire un 10-6 subendo una clamorosa sconfitta, ma i miracoli non sono particolarmente frequenti.

Per la giornata finale i due capitani hanno seguito la stessa linea: in testa alle due liste i migliori con i primi sei match che promettono spettacolo e ed emozioni forti. In particolare il primo vedrà di fronte i due giocatori più in palla del lotto, Patrick Reed contro Rory McIlroy, ma non sarà male neanche Jordan Spieth-Henrik Stenson, Gli europei dovranno fare più punti possibili in questa fase, perché poi nella seconda parte della lista ci sono quasi tutti debuttanti e coloro che hanno convinto meno degli altri e forse, soprattutto lì, gli americani confidano di raccogliere con più facilità i cinque punti necessari, o quanti ancora ne mancheranno, per  cancellare, almeno parzialmente, le tre sconfitte di fila subite nelle tre edizioni precedenti della Ryder Cup.

La prima parte della seconda giornata aveva aperto belle prospettive alla selezione continentale, poi però si sono in parte richiuse, anche perché Darren Clarke ha lasciato qualche dubbio nella composizione delle coppie, come era accaduto in avvio di torneo. Ha confermato giustamente il duo Rory McIlroy/Thomas Pieters, con il debuttante belga capace di ottime cose supportato dall’esperienza del nordirlandese, e sono stati due punti contro Rickie Fowler/Phil Mickelson (4/2 nel foursome) e contro Brooks Koepka/Dustin Johnson (3/1 nel fourball), in un match di rara intensità. Nei foursome l’altro punto pieno era arrivato da Justin Rose e dal convincente debuttante di Chris Wood (1 up su Jimmy Walker/Zach Johnson), mentre Henrik Stenson/Matthew Fitzpatrick si erano arresi a Brandt Snedeker/Brooks Koepka (3/2). Fondamentale in tale frangente il mezzo punto ottenuto dagli spagnoli Sergio Garcia/Rafael Cabrera Bello rimontando da un 4 dowm dopo 12 buche contro Jordan Spieth/Patrick Reed, ossia la miglior coppia statunitense. Un gran recupero maturato in cinque buche spettacolari e mantenuto con i denti sull’ultima.

Ebbene per i fourballs Darren Clarke ha sciolto la coppia, reduce da due successi di fila, e ha messo insieme Garcia e Martin Kaymer. Poi ha rispolverato Lee Westwood per un improbabile duo con Danny Willett. Sono state due sconfitte, perché Garcia ha praticamente giocato da solo rendendo solo onorevole il rovescio contro Mickelson/Kuchar (2/1) e Westwood, dopo aver tenuto un bel po’, ha ceduto nel finale, dove anche Willett ci ha messo del suo, e ha sbagliato un putt di un metro per pareggiare in extremis contro J.B. Holmes/Ryan Moore (1 up). Un mezzo punto perso pesantissimo, perché avrebbe permesso agli europei (se conquistato) di andare ai singoli con due sole lunghezze da recuperare. Hanno ceduto anche Rose/Stenson per 2/1 contro Spieth/Reed. Si sono incontrati per la terza volta con bilancio favorevole agli americani per due vittorie a una, nell’occasione però non c’è stato nulla da fare contro un irresistibile Reed che ha messo a segno un eagle, con un colpo da circa 100 metri, e sei birdie e che ha veramente imbucato l’impossibile.

Le interviste – Patrick Reed ha spiegato così la sua performance, in un contesto di quattro prove tutte ad alto livello: “Ho potuto eseguire quei putt perché ho avuto un compagno di squadra che era sempre in grado di rimediare alla situazione e questo mi ha permesso di essere molto aggressivo. Noi dovevamo fare più birdie possibili e, arrivati i primi due e presa fiducia, praticamente i cancelli si sono aperti.”

Davis Love III ha detto: “Abbiamo avuto una grande partenza ieri e un ottimo finale oggi e questo ha fatto la differenza nel punteggio. Le due squadre stanno giocando ad altissimo livello e ho assistito a più birdie di quanti ne abbia mai visti prima. Nel nostro gruppo sta avendo molta importanza il lavoro dei vice capitani, che sono a fianco dei ragazzi, così che ogni coppia ha la giusta assistenza”. Poi, sicuramente memore di quanto avvenuto al Medinah CC, non si sbilanciato sul futuro.

Darren Clarke, dispiaciuto per la situazione, comunque ha sparso speranze:, “Sono molto deluso del risultato pomeridiano, ma entrambi i team hanno espresso un gioco di estrema qualità. Eravamo molto vicini ai nostri avversari e ora il distacco è importante. Abbiamo mancato alcuni putt decisivi e perso un paio di occasioni che potevano fare la differenza, ma questa è la Ryder Cup. Però l’Europa in passato ha operato una rimonta in condizioni peggiori: abbiamo un compito difficile, ma la mia squadra è in grado di svolgerlo”.

Questi i dodici incontri di singolo: Rory McIlroy-Patrick Reed; Henrik Stenson-Jordan Spieth; Thomas Pieters- J.B. Holmes; Justin Rose-Rickie Fowler; Rafael Cabrera Bello-Jimmy Walker; Sergio Garcia-Phil Mickelson; Lee Westwodd-Ryan Moore; Andy Sullivan-Brandt Snedeker; Chris Wood-Dustin Johnson; Danny Willett-Brooks Koepka; Martin Kaymer-Matt Kuchar; Matthew Fitzpatrick-Zach Johnson.

Il pubblico –  Si sentito un po’ di tutto da parte del pubblico, come sempre accade in questi casi, e l’antisportività è regnata sovrana con gli applausi e le grida per gli errori degli avversari (su tutti e due i fronti), calpestando lo spirito del golf. Questo però è lo spirito della Ryder Cup, che sfugge a ogni più sano principio dell’etichetta e del fair play golfistico. Disturbati i giocatori e non solo gli europei. Spieth in un bunker è stato bloccato dalle grida di un esaltato, peraltro americano, nel silenzio generale. Si è lamentato con veemenza, poi ha proseguito, ma visibilmente infastidito e meno preciso di quanto avrebbe dovuto. Nel pomeriggio, mentre Stenson era sul punto di eseguire un putt molto delicato per il bridie alla buca 11, è stato fermato dalle urla di uno spettatore, rivoltosi a Rose che aveva già tirato. Molto sportivamente sono intervenuti gli stessi giocatori americani, Spieth e Reed, e i loro caddie, biasimando il comportamento. Però, poi, tornata la calma, Stenson ha sbagliato il colpo,

DIRETTA SU SKY – La giornata finale della 41ª Ryder Cup andrà in onda in diretta, in esclusiva e in alta definizione su Sky con collegamento sul canale Sky Sport 2 HD, dalle ore 18 alle ore 24. Cerimonia di chiusura dalle ore 0,15 alle ore 0,30. Commento di Silvio Grappasonni, Nicola Pomponi, Roberto Zappa, Massimo Scarpa e di Donato Di Ponziano. La diretta sarà preceduta di 30 minuti e seguita, dalle ore 24 alle ore 0,15, da Studio Ryder Cup, con Alessandro Bonan. Aggiornamenti su Sky Sport 24 HD con Francesca Piantanida.

 

I RISULTATI

La Federazione sui Social

 Instagram

[instagram-feed]

 Youtube