L’Italia si è classificata al settimo posto con 199 (48 60 91) punti stableford nell’European Nations Cup, una delle due gare in cui si è articolato il Campionato Europeo a squadre per golfisti con disabilità disputato al Quinta do Lago Golf (South Course) nella città portoghese in Algarve che dà il nome al circolo. Ha vinto dopo una corsa di testa la Danimarca con 232 (64 69 99) davanti a Spagna (222), Olanda (217), Repubblica Ceca (209), Inghilterra (208) e Finlandia (200). Dopo foursome e greensome dei primi due giri, il torneo si è concluso con i singoli dove ha ottenuto un bel 35, secondo score di giornata, Pietro Andrini. Paolo Vernassa ha girato in 31, Michael Terzi in 25 e Rodolfo Cappellazzo in 22.
Nell’European Team Championship (stroke play) ha prevalso la Francia con 551 (164 160 227) colpi che ha superato la Spagna con lo stesso score, ma risultati scartati peggiori. In terza posizione l’inghilterra (558), quindi Svezia e Danimarca (562).
La compagine azzurra ha effettuato la preparazione sotto la guida di Nicola Maestroni, che l’ha seguita in Portogallo insieme a Giuseppe Plebani, capitano e fisioterapista. “E’ stata un’ottima esperienza – ha detto Maestroni – per i nostri giocatori che hanno iniziato un po’ contratti, anche per una certa emozione, e che poi hanno aunentato il loro rendimento fino a giungere all’ottimo 35 di Andrini. E’ stata anche l’occasione per vedere all’opera squadre di altre nazioni che lavorano da tempo in questo settore nel quale abbiamo grandi margini di miglioramento”.
La Federazione Italiana Golf, che crede nello sviluppo del settore paralimpico, ha creato per la prima volta uno staff tecnico dedicato. L’impegno della FIG trova conferma anche nelle 17 edizioni dell’Open d’Italia disabili e nell’aggiudicazione del Mondiale per golfisti non vedenti del 2018.
SECONDO GIRO – L’Italia, settima con 108 (48 60) punti, ha recuperato una posizione nel Campionato Europeo a squadre per golfisti con disabilità in svolgimento al Quinta do Lago Golf (South Course) nella città portoghese in Algarve che dà il nome al circolo.
Il team azzurro sta disputando l’European Nations Cup, con formula stableford, e nella greensome della seconda giornata, dopo il foursome della prima, è migliorato il rendimento delle coppie Michael Terzi-Pietro Andrini e Paolo Vernassa-Rodolfo Cappellazzo, che hanno segnato 30 punti ciascuna dopo i 24 del primo turno. La Danimarca (J. Johanneson/F. Rasmussen 34 36, R. Elley/N. Bloch 30 33) ha allungato il passo e con 133 (64 69) ha preso cinque colpi di margine sulla Spagna (128) e dieci sull’Olanda (123). Quarta la Finlandia (117) e quinta la Repubblica Ceca (115).
Si sta disputando in contemporanea l’European Team Championship (stroke play) dove conduce l’Inghilterra (317 – 165 152) davanti alla Spagna (320), alla Francia (324), alla Svezia (325) e alla Danimarca (327).
La compagine azzurra ha effettuato la preparazione sotto la guida di Nicola Maestroni, che la sta seguendo in Portogallo insieme a Giuseppe Plebani, capitano e fisioterapista. La Federazione Italiana Golf, che crede nello sviluppo del settore paralimpico, ha creato per la prima volta uno staff tecnico dedicato. L’impegno della FIG trova conferma anche nelle 17 edizioni dell’Open d’Italia disabili e nell’aggiudicazione del Mondiale per golfisti non vedenti del 2018.
PRIMO GIRO – L’Italia è all’ottavo posto con 48 punti stableford dopo la prima giornata del Campionato Europeo a squadre per golfisti con disabilità in svolgimento al Quinta do Lago Golf (South Course) nella città portoghese in Algarve che dà il nome al circolo.
Il team azzurro sta disputando l’European Nations Cup e le due coppie formate da Michael Terzi-Pietro Andrini e Paolo Vernassa-Rodolfo Cappellazzo hanno realizzato entrambe 24 punti. E’ al comando con 64 la Danimarca (J. Johanneson/F. Rasmussen 34, R. Elley/N. Bloch 30), che precede la Spagna (63) e l’Olanda (62). Più distaccate l’Inghillterra e la Repubblica Ceca, quarte con 53, la Finlandia, sesta con 52, e Israele, settima con 49. Accompagnano gli azzurri il team advisor Nicola Maestroni, che ha condotto la preparazione della squadra, e Giuseppe Plebani, capitano e fisioterapista.
Si sta svolgendo contemporaneamente l’European Team Championship (stroke play) dove è al vertice con 164 la Francia, seguita da Inghilterra e Spagna (165), Svezia (166), Danimarca (167) e Olanda (181). In entrambe le competizioni si è giocato con formula foursome. Si proseguirà con una greensome nel secondo giro e in singolo nel terzo.
La passione che i golfisti con disabilità riescono a trasmettere dimostra che il golf è uno sport che non conosce ostacoli. La Federazione Italiana Golf crede nello sviluppo del settore paralimpico e per questo ha creato per la prima volta uno staff tecnico dedicato. L’impegno della FIG trova conferma anche nelle 17 edizioni dell’Open d’Italia disabili e nell’aggiudicazione del Mondiale per golfisti non vedenti del 2018.
PROLOGO – Pietro Andrini, Rodolfo Cappellazzo, Michael Terzi e Paolo Vernassa compongono il team azzurro che prende parte al Campionato Europeo a squadre per golfisti con disabilità (29 giugno-1 luglio) in programma al Quinta do Lago Golf (South Course) nella città portoghese in Algarve che dà il nome al circolo.
Si disputano contemporaneamente due eventi sulla distanza di 54 buche: l’European Team Championship (stroke play) e l’European Nations Cup (stableford), gara in cui competeranno gli italiani. In entrambe le competizioni si giocherà con formula foursome nel primo giro, greensome nel secondo e in singolo nel terzo.
I quattro azzurri, dopo essersi messi in evidenza nell’Italian Open for Disabled – disputato al Parco de’ Medici Golf Club lo scorso maggio – si sono preparati all’appuntamento agonistico con un raduno tecnico, che si è tenuto a Gardagolf, e con allenamenti mirati sotto la guida di Nicola Maestroni, che accompagnerà la squadra come team advisor insieme a Giuseppe Plebani, capitano e fisioterapista.
La passione che i golfisti con disabilità riescono a trasmettere dimostra che il golf è uno sport che non conosce ostacoli. La Federazione Italiana Golf crede nello sviluppo del settore paralimpico e per questo ha creato per la prima volta uno staff tecnico dedicato. L’impegno della FIG trova conferma anche nelle 17 edizioni dell’Open d’Italia disabili e nell’aggiudicazione del Mondiale per golfisti non vedenti del 2018.