Con una grande rimonta nel quarto e ultimo round, in California Hideki Matsuyama festeggia l’impresa nel Genesis Invitational. A Pacific Palisades, il giapponese, che ha chiuso il terzo giro al settimo posto, con un parziale in 62 (-9) su un totale di 267 (69 68 68 62, -9) colpi, ha superato gli americani Will Zalatoris e Luke List, entrambi secondi con 270 (-14) davanti ai californiani Patrick Cantlay e Xander Schauffele, quarti con 271 (-13) come il canadese Adam Hadwin.
Si è classificato decimo con 276 (-8) lo statunitense Scottie Scheffler, numero 1 mondiale. Stesso score, tra gli altri, per l’inglese Tommy Fleetwood. Non è andato invece oltre la 24ª piazza con 279 (-5) il nordirlandese Rory McIlroy, che ha pagato a caro prezzo un inizio di gara al di sotto delle attese.
Sul percorso del Riviera Country Club (par 71), il torneo del PGA Tour nel secondo round ha fatto registrare il ritiro, per influenza, di Tiger Woods. Poi, come se non bastasse, è arrivata la squalifica di Jordan Spieth, punito con l’esclusione per aver firmato uno score sbagliato, dopo aver segnato un “3” in una buca dove in realtà aveva fatto “4”. E a nulla è servito il dominio, nei primi tre giri, di Cantlay. Il nipponico Matsuyama, vincitore nel 2021 del Masters, con un finale bogey free fatto di nove birdie, di cui tre decisivi a chiudere, ha sbaragliato la concorrenza. Questo il suo regalo per i 32 anni (che compirà domenica 25 febbraio). Per lui è il nono titolo (cifra comprensiva di un Major) sul PGA Tour, il primo da gennaio 2022 (Sony Open alle Hawaii). Primo giapponese a vincere il Genesis Invitational, Matsuyama è passato dalla 55ª alla 20ª posizione nel ranking mondiale. E l’affermazione in California gli ha fruttato 4.000.000 di dollari a fronte di un montepremi complessivo di 20.000.000.
Nella foto: Tiger Woods