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PGA Tour: Francesco Molinari all’Arnold Palmer Invitational

  01 Marzo 2023 In primo piano
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L’azzurro torna sul percorso dell’Arnold Palmer’s Bay Hill Club & Lodge, a Orlando in Florida, dove nel 2019 ha vinto la sua ultima gara individuale. Difende il titolo Scottie Scheffler in un contesto che comprende 44 tra i primi 50 giocatori al mondo

Francesco Molinari torna sul percorso dell’Arnold Palmer’s Bay Hill Club & Lodge, a Orlando in Florida, dove ha firmato la sua ultima vittoria individuale quattro anni fa. Si disputa una delle gare più prestigiose e “torneo elevato” del PGA Tour, l’Arnold Palmer Invitational presented by Mastercard (2-5 marzo), dotato di un montepremi di 20 milioni di dollari con prima moneta di 3,6 milioni di dollari.

Era il 10 marzo del 2019 quando Francesco Molinari, con una grande rimonta dal 17° posto, recuperò nel round finale cinque colpi al leader, l’inglese Matt Fitzpatrick, relegandolo al secondo posto con due di ritardo dopo un fantastico 64 (-8, otto birdie). In tutto 276 (-12) colpi e un’ulteriore prodezza nel primo giro con una “hole in one” (buca 7, par 3, 203 yards, ferro 4). E’ auspicabile che il ricordo di quel trionfo dia all’azzurro la spinta e le motivazioni giuste per riprendere il cammino che quest’anno era iniziato sotto i migliori auspici con il successo da capitano e giocatore del team dell’Europa Continentale nella Hero Cup e il quinto posto nel successivo Abu Dhabi HSBC Championship e che poi si è improvvisamente arrestato con tre tagli di fila, uno sul DP World Tour e due sul circuito americano.

Field con l’élite mondiale – Field come si conviene a un torneo dedicato a un grandissimo campione, Arnold Palmer, che peraltro ha dato un suo personalissimo tocco finale a un percorso di sua proprietà dal 1974 e originaria opera dell’architetto Dick Wilson. Difenderà il titolo Scottie Scheffler, numero due mondiale, in un contesto di 120 partenti in cui vi saranno 19 dei primi 20 del World Ranking e, ampliando la rosa, 27 dei primi 30 e 44 dei primi 50.

Favorito lo straripante spagnolo Jon Rahm, tre successi in stagione (l’ultimo nel Genesis Invitational a metà febbraio) e tornato numero uno da due settimane, dopo aver fatto scendere dal trono proprio Scheffler ora desideroso di risalirci quanto prima. Un motivo in più di interesse in una gara che promette agonismo, bel gioco e spettacolo. E non può essere altrimenti quando al via ci sono Rory McIlroy (n. 3), vincitore dell’evento nel 2018, Patrick Cantlay (n. 4), Xander Schauffele (n. 6), Will Zalatoris (n. 7), Max Homa (n. 8), Justin Thomas (n. 9) e Collin Morikawa (n. 10).

E non solo. Accampano giuste pretese di recitare un ruolo da protagonista tanti altri tra i quali ricordiamo Viktor Hovland (n. 11), Billy Horschel (n. 20) e Tyrrell Hatton (n. 26), tutti e tre secondi lo scorso anno con quest’ultimo a segno nel 2020. E ancora Tom Kim (n. 15), Jordan Spieth (n. 17) e Sungjae Im (n. 18). In campo vi saranno anche altri due past winner, ma con poche chance di emergere: Jason Day (2016) e Martin Laird (2011).

La storia – Il torneo, giunto alla 58ª edizione, è nato nel 1966 con il nome di Florida Citrus Open Invitational. Nel corso degli anni ha cambiato diverse volte denominazione, anche se in qualche caso con lievi modifiche, prima di giungere all’attuale nel 2007.

L’evento ha un vero mattatore in Tiger Woods, che lo ha vinto per ben otto volte in 14 edizioni (quaterna di fila dal 2000 al 2003 e due doppiette 2008-2009 e 2012-2013), mentre gli altri sei plurivincitori non sono andati oltre i due successi: Jerry Heard, Gary Koch, Tom Kite ed Ernie Els in stagioni differenti e Loren Roberts (1994-1995) e Matt Every (2014-2015) a segno consecutivamente. Dal 2014 al vincitore è concessa un’esenzione di tre anni (ossia può giocare per tre stagioni sul PGA Tour indipendentemente dalla sua posizione nella money list anziché in due come dopo successi nelle normali gare del circuito), mentre dal 2017, un anno dopo la scomparsa di Arnold Palmer, lo stesso vincitore indossa un cardigan rosso in memoria del campione che si impose in questa gara nel 1971.

Il torneo su Discovery Plus e su Eurosport 2 – L’Arnold Palmer Invitational sarà teletrasmesso da Discovery Plus e da Eurosport 2 con collegamenti ai seguenti orari su entrambe le piattaforme: giovedì 2 marzo e venerdì 3, dalle ore 20 alle ore 24; sabato 4 e domenica 5, dalle ore 18,30 alle ore 24. Commento di Nicola Pomponi, Alessandro Bellicini e di Isabella Calogero.

Nella foto: Francesco Molinari

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