La svedese Havanna Torstensson ha travolto in finale per 8&7 la polacca Matylda Krawczynska e ha vinto la 95ª edizione del The R&A Girls’ Amateur Championship, disputata sul percorso dell’Alwoodley Golf Club (par 72), situato in un sobborgo nei pressi di Leeds da cui il circolo prende il nome. In semifinale la vincitrice ha messo fuori gioco la statunitense Kylee Choi (4&3) e la Krawczynska ha estromesso l’indiana Mannat Brar (3&2).
Cinque azzurre hanno superato la qualificazione su 36 buche medal e hanno avuto accesso ai match play. E’ uscita nel secondo turno Natalia Aparicio, che dopo aver superato la francese Giselle Zhao per 1 up, è stata poi sconfitta per 6&4 dalla statunitense Angela Zhang. Sono state eliminate nel primo Guia Vittoria Acutis (alla 20ª dall’inglese Darcie West), Matilde Partele (2&1 dalla norvegese Henriette Spilling Gjelten), Matilde Zocchi (4&3 dall’inglese Emily Peaford) e Paris Appendino (alla 21ª dalla spagnola Martina Navarro Navarro).
In qualifica ha avuto il posto numero uno sul tabellone degli incontri a eliminazione diretta la francese Manon Petitcolas (139 – 70 69, -5) e il numero due è andato alla svedese Ebba Lundqvist, stesso score. In quarta posizione Acutis con 142 (-2), in 13ª Partele con 145 (+1), in 22ª Appendino con 146 (+2), in 39ª Zocchi con 149 (+5) e in 56ª Aparicio con 151 (+7). Sono uscite al taglio Giulietta Bertero e Ginevra Coppa, 74.e con 154 (+10), e Ottavia Franzinelli Socini Guelfi, 134ª con 167 (+23). Hanno assistito la squadra italiana l’allenatore Roberto Recchione e l’accompagnatore Stefano Sardi.
Il torneo, nato nel 1919, si è disputato fino al 1938 allo Stoke Park di Stoke Poges nel Buckinghamshire. Dopo la sospensione per la Seconda Guerra Mondiale, è ripreso nel 1949 diventando itinerante. Le azzurre si sono imposte quattro volte con Stefania Croce (1986), Silvia Cavalleri (1990), Tullia Calzavara (2000) e con Emilie Alba Paltrinieri (2016) e in altre tre occasioni sono giunte seconde con la stessa Croce (1987), Laura Sedda (2010) e con Roberta Liti (2013).
Nella foto: il team azzurro