“Golf brain”, la Cusano si trasforma in un campo da gioco per oltre 200 studenti con i maestri del GC Fioranello.
Nel convegno presentati i progetti di studio sugli effetti benefici del golf a livello fisico e mentale
Con “Golf Brain, esplorando i benefici del golf” lo sport incontra la cultura e trasforma l’Università degli Studi Niccolò Cusano di Roma in un campo da gioco per oltre 200 studenti. Un evento patrocinato dalla FIG che nell’ambito del Progetto Ryder Cup 2022 ha offerto l’opportunità a tantissimi ragazzi di provare la magia del primo swing, scoprendo uno sport sempre più alla portata di tutti. Dopo il lancio del Progetto “Golf a Scuola”, il green entra così anche negli atenei lungo il cammino che porterà all’edizione italiana della Ryder Cup 2022 – terzo evento mediatico per importanza dopo Olimpiadi e mondiali di calcio che vedrà sfidarsi l’Europa e gli Usa dal 30 settembre al 2 ottobre 2022 al Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia Montecelio (Roma).
Alla Cusano una giornata da ricordare per gli studenti. Swing e putt per tutti con postazioni di gioco ad hoc e il supporto tecnico dei maestri del Fioranello Golf Club di Roma. L’iniziativa è stata accompagnata da un convegno nel quale il polo accademico, attraverso il Centro Clinico di Psicologia e il Laboratorio Heracle di Neuroscienze Educative e dello Sport, si è impegnato a portare avanti degli studi scientifici per certificare i vantaggi del golf non solo a livello agonistico.
Moderato dal giornalista Mediaset Roberto Pavone, il convegno ha visto gli interventi di: Stefano Ranucci, Presidente CDA Unicusano; Franco Chimenti, Presidente della Federazione Italiana Golf e Vicepresidente Vicario del Coni; Gian Paolo Montali, Direttore Generale del Progetto Ryder Cup 2022; gli allenatori di calcio Zdenek Zeman e Giuseppe Incocciati.
Il Focus scientifico è stato curato dai docenti Unicusano, Prof. Francesco Peluso Cassese e Prof.ssa Caterina D’Ardia, mentre Andrea Romano, giovane talento del golf azzurro, ha raccontato ai numerosi studenti la sua esperienza in campo e ha ricevuto una borsa di studio dall’Università Niccolò Cusano. Tra i presenti in platea Carlo Scatena, Presidente del Comitato Regionale Lazio e gli attori Kaspar Capparoni e Stefano Masciarelli, golfisti per hobby.
Le dichiarazioni
Stefano Ranucci: “Golf brain è la realizzazione di un’idea che avevo da tempo in mente. Quello di portare lo sport che amo e pratico, nella sede di questa Università. Qui, infatti, sport e cultura, sport e formazione sono tra gli elementi protagonisti della nostra vita accademica. A tutto questo, si è poi aggiunto l’immenso piacere di scoprire, attraverso la facoltà di psicologia, che il golf, oltre ad essere sport aerobico e quindi ottimale per il benessere psico-fisico, richiede un impegno mentale articolato, volto alla definizione di strategie che richiedono massima concentrazione. Tutto ciò consente lo sviluppo di capacità cognitive, a tal punto da poter affermare, che il golf è utile a rendere più efficiente la memoria, anche in funzione preventiva di determinate patologie. La nostra facoltà, sulla base di questi presupposti, sta approfondendo questa sinergia tra golf e benessere, attraverso un lavoro di ricerca che ha come obiettivo l’ottenimento di risultati concreti su queste tematiche”.
Franco Chimenti: “Ringrazio i dirigenti, i docenti e gli studenti dell’Unicusano che hanno partecipato ad una giornata che considero molto importante. Federazione Italiana Golf e Unicusano collaboreranno per creare una nuova prospettiva di studio per il nostro sport, rafforzandone il legame con la cultura. Il golf è una disciplina tanto affascinante quanto complessa e sono felice che diverrà oggetto di studio dei ricercatori. Vedere così tanti studenti provare il golf con i maestri del GC Fioranello conferma l’interesse crescente dei giovani per uno sport che si rivolge a tutte le fasce d’età lungo il cammino verso la Ryder Cup. L’assegnazione all’Italia della prestigiosa sfida tra Europa e Usa, che per molti sembrava una sfida persa in partenza, sta offrendo al nostro Paese una vetrina internazionale senza precedenti, accrescendo la popolarità di uno sport che in molte nazioni è più diffuso anche del calcio”.
Gian Paolo Montali “Lo studio scientifico del nostro sport grazie al contributo dei Docenti Unicusano permetterà di evidenziare i benefici del golf dal punto di vista mentale e fisico. Stare sul green è infatti altamente formativo per i giovani ed è indicato anche per bambini con spettro autistico. In quest’ottica, nell’ambito del Progetto Ryder Cup 2022, la FIG ha lanciato “Golf4autism”, iniziativa in collaborazione con Golfprogram e Una breccia nel Muro Onlus. Oltre al focus scientifico del convegno, la FIG ha voluto offrire a tutti gli studenti dell’Unicusano l’opportunità di provare a giocare a golf grazie a delle postazioni di gioco ad hoc all’interno dell’Università con il supporto dei maestri del GC Fioranello. Per l’occasione, la FIG ha predisposto anche la possibilità per i partecipanti che effettuano la registrazione di usufruire del tesseramento promozionale per l’anno solare e di poter fare una prova in campo presso il Golf Club Fioranello e negli altri circoli del Lazio aderenti all’iniziativa”.
Francesco Peluso Cassese “ll laboratorio HERACLE di Neuroscienze Educative e dello Sport è l’unica struttura deputata alla ricerca nelle Scienze Motorie e Sportive dell’ateneo. Da anni ci occupiamo di progetti che hanno come target lo sport di alto livello, quello giovanile e amatoriale nonché le attività motorie per l’infanzia e la disabilità. Oggi possiamo affermare che la ricerca sul miglioramento, consolidamento e sviluppo di competenze psicofisiche attraverso la pratica sportiva ha subito una deviazione consistente verso una direzione integrata. Il golf serve a sviluppare le capacità cognitive. Per questa disciplina intendiamo sviluppare il progetto D.R.A.W., che mira ad analizzare lo sviluppo di capacità attentive di questo sport”.
Caterina D’Ardia “Il golf è una di quelle attività che possono essere pensate per i bambini affetti da spettro autistico. I pochi studi fino ad oggi pubblicati in tal senso hanno dimostrato per i praticanti significativi miglioramenti non solo a livello motorio ma anche delle capacità interattive e comportamentali. Il progetto FIG Golf4Autism deve servire da stimolo per una disciplina inclusiva”.
Zdenek Zeman: “Consiglio fortemente il golf ai giovani: è uno sport che ti mette a confronto con te stesso. Il campo è il tuo unico avversario e spesso si dimostra più forte. Veder volare la pallina trasmette grande entusiasmo. Ho scoperto il golf casualmente quando allenavo la Lazio su suggerimento di alcuni miei collaboratori tecnici. Ora gioco anche tre volte a settimana e mi diverto molto”.
Giuseppe Incocciati: “Ho iniziato a giocare a golf a Fiuggi nel circolo del mio paese e sono felice che ora questo sport, anche grazie all’avvicinarsi di un evento prestigioso come la Ryder Cup, stia catturando sempre di più l’attenzione dei giovani. Ritengo che golf e studio siano un abbinamento perfetto: stare sul green allena la mente a mantenere a lungo la concentrazione e stimola la creatività”.