Genesis Scottish Open con vista sul The Open. Sul percorso del The Renaissance Club, a North Berwick in Scozia, field delle grandi occasioni per la seconda delle cinque Rolex Series (11-14 luglio) del DP World Tour. L’evento, organizzato in collaborazione con il PGA Tour, è importante perché anticipa il quarto Major stagionale (18-21 luglio, Royal Troon GC, Scozia), e per la presenza di tanti campioni statunitensi, oltre che europei, i quali sicuramente non faranno solo rodaggio, visto che il montepremi è di nove milioni di dollari.
Tre gli italiani al via: Francesco Molinari, che sarà uno dei tanti Major Champions in gara, Guido Migliozzi, che ha appena vinto il ciclo di tornei denominati “European Swing”, e Matteo Manassero, che la scorsa settimana si è guadagnato il pass per il Royal Troon GC.
Difende il titolo Rory McIlroy, numero due mondiale, in un contesto dove ci sono tredici tra i primi venti classificati nel World Ranking (sei tra i top ten). Il nordirlandese, che rientra dopo l’US Open dove è stato runner up, è in un periodo di ottima forma. Dopo aver vinto a gennaio l’Hero Dubai Desert Classic, terzo evento Rolex Series nel suo palmarès e unico ad averne conquistati due di fila, ha fatto suo il Wells Fargo Championship sul PGA Tour a maggio e da quel momento non si è mai classificato oltre il 15° posto. E’ stato anche il primo giocatore a imporsi nello Scottish Open, nell’Irish Open e nel The Open.
Non avrà vita facile nella sua corsa verso il bis con tanta qualità in campo. In particolare per la presenza di coloro che lo seguono nella graduatoria mondiale, nell’ordine Xander Schauffele (n. 3), a segno nel 2022, Wyndham Clark (n. 5), Collin Morikawa (n. 6), anche loro come McIlroy vincitori di tornei del Grande Slam, Ludvig Aberg (n. 4) e Victor Hovland (n. 7). Senza dimenticare altri Major Champions quali Brian Harman, Justin Thomas, Matt Fitzpatrick, Hideki Matsuyama, Jordan Spieth e Adam Scott, in grado di dire la loro, mentre hanno scarse chance Padraig Harrington, Stewart Cink e Lucas Glover. Da seguire anche Max Homa, Tom Kim, Sungjae Im, Nicolai Hojgaard, Tommy Fleetwood, Ryan Fox, Yuto Katsurawaga e Rikuya Hoshino, fra tanti altri atleti di spessore.
Molto agguerriti i giocatori di casa, ai quali l’Open nazionale manca dal 1999 (successo di Colin Montgomerie), che punteranno in particolare su Ewen Ferguson, reduce dall’exploit nel BMW International Open, e su Robert McIntyre, vincitore di un Open d’Italia (2022), della Ryder Cup 2023 con la compagine continentale e quest’anno del RBC Canadian Open sul PGA Tour.
Francesco Molinari torna sul DP World Tour, dove manca da gennaio, Major esclusi, mese in cui ha ottenuto un quinto posto (Dubai Invitational), cercando un passo diverso rispetto alle ultime prestazioni. Migliozzi e Manassero, una vittoria ciascuno in stagione e in procinto di difendere i colori azzurri alle Olimpiadi di Parigi, possono puntare a un ruolo da protagonisti.
La storia – Il torneo, nato nel 1972 con il nome di Sunbeam Electric Scottish Open e giunto alla 42ª edizione, ha cambiato sponsor diverse volte, mantenendo però la denominazione di “Scottish Open”. Tuttavia l’ha persa dal 1996 al 2000 quando si è disputato come Loch Lomond World Invitational e Standarl Life Loch Lomond. In gara dieci past winner: oltre a McIlroy e a Schaeffele, vi saranno Min Woo Lee, Aaron Rai, Bernd Wiesberger, Brandon Stone, Alex Noren, Rickie Fowler, Justin Rose e Luke Donald, vittorioso capitano del Team Europe nella Ryder Cup 2023 e confermato per il 2025. Due i plurivincitori, Ian Woosnam con tre successi ed Ernie Els con due. Un solo italiano sul gradino più alto del podio, Edoardo Molinari (2010), vice capitano a Roma e che seguirà Donald anche negli Stati Uniti per la Ryder Cup 2025 con lo stesso ruolo. Il fratello Francesco è stato runner up nel 2012.
Tre posti per il The Open – Ultima chiamata per accedere al field del The Open. Infatti saranno in palio ancora tre posti che verranno assegnati ai primi classificati non altrimenti esenti.
Inizia il Closing Swing – Con il Genesis Scottish Open inizia il “Closing Swing”, l’ultimo dei cinque Global Swing che terminerà con il Danish Golf Championship (22-25 agosto). Anche in questo caso il vincitore di una speciale graduatoria a punti riceverà un premio di 200.000 dollari, la qualificazione agli eventi “Back 9”, che cominceranno a fine agosto e che precederanno i due tornei finali del 2024, e avrà l’esenzione per partecipare al BMW PGA Champioship (19-22 settembre, Wentworth Club, Inghilterra), terza gara delle Rolex Series.
Le partenze – Nei primi due giri Francesco Molinari giocherà con Sahith Theegala e Victor Perez, Migliozzi sarà in terna con Corey Conners e Min Woo Lee e Manassero avrà per compagni Sepp Straka e Brian Harman. Con McIlroy vi saranno MacIntyre e Hovland.
Nella foto: Francesco Molinari