Nel secondo evento delle Rolex Series l’australiano precede Rock (2°), Poulter e Westwood (3.i)
L’australiano Lucas Herbert è il nuovo leader con 131 (66 65, -11) colpi dell’Aberdeen Standard Investments Scottish Open, secondo torneo stagionale delle Rolex Series che ha quale teatro il The Renaissance Club (par 71) di North Berwick in Scozia dove hanno superato il taglio Edoardo Molinari (74 67) e Francesco Laporta (71 70), 53.i con 141 (-1).
Herbert (nella foto), 24enne di Bendigo, un solo titolo ottenuto a gennaio prima del lockdown (Dubai Desert Classic), ha girato in 65 (-6) colpi con sette birdie e un bogey rimontando dall’ottavo posto, ma non ha potuto prendere un distacco consistente sui tre inglesi che lo braccano, Robert Rock, secondo con 132 (-10), Ian Poulter e Lee Westwood, in vetta dopo un turno, terzi con 133 (-9). Seguono il francese Mike Lorenzo-Vera, quinto con 134 (-8), lo svedese Marcus Kinhult, il finlandese Kalle Samooja e l’olandese Joost Luiten, sesti con 135 (-7). In recupero l’inglese Tommy Fleetwood, 13° con 137 (-5) e uno dei più gettonati nelle previsioni della vigilia, e l’austriaco Bernd Wiesberger, campione in carica, 28° con 139 (-3), entrambi risaliti di undici posizioni.
Francesco Laporta ha segnato 70 (-1) colpi con quattro birdie e tre bogey ed Edoardo Molinari 67 (-4) con cinque birdie e un bogey. Sono usciti al taglio, caduto a 141, gli altri italiani in gara: Guido Migliozzi, 67° con 142 (72 70, par), Renato Paratore (74 71) e Nino Bertasio (75 70), 94.i con 145 (+3), Lorenzo Gagli, 116° con 151 (77 74, +9), e Andrea Pavan, 124° con 157 (81 76, +15). Stessa sorte per il tedesco Martin Kaymer, medesimo score di Migliozzi, e per lo scozzese Paul Lawrie, 118° con 152 (+10), 51enne di Aberdeen, che ha disputato l’ultima gara sul tour dove ha ottenuto otto titoli comprensivi di un major (Open Championship, 1999). Il montepremi è di 7.000.000 milioni di dollari.
L’Aberdeen Standard Investments Scottish Open doveva essere il primo torneo dopo il lockdown con presenza di pubblico, sia pure limitata, ma poi c’è stato il passo indietro a fronte di un’emergenza sanitaria che continua a preoccupare.