Renato Paratore, da 59° a 27° con 208 (70 70 68, -8) colpi, ha effettuato un bel recupero nel terzo giro dell’Open de España (European Tour) che si conclude sul percorso del Centro Nacional de Golf (par 72), a Madrid in Spagna, dove l’irlandese Paul Dunne ha mantenuto la leadership con 199 (66 65 68, -17). E’ al 35° posto con 209 (69 70 70, -7) Nino Bertasio e sono al 48° con 210 (-6) Matteo Manassero (69 71 70) e Andrea Pavan (71 67 72).
Paul Dunne per ottenere il secondo titolo in carriera dovrà respingere il presumibile attacco di almeno altri otto concorrenti tra i quali i più pericolosi sembrano i due spagnoli Nacho Elvira, secondo con 200 (-16), e soprattutto Jon Rahm, numero quattro mondiale e grande favorito alla vigilia, terzo con 201 (-15) insieme allo svedese Henric Sturehed. Hanno buone chances anche l’australiano Brett Rumford, quinto con 202 (-14), l’inglese Andy Sullivan, sesto con 203 (-13), l’iberico Jorge Campillo, lo scozzese Marc Warren e l’inglese Aaron Rai, settimi con 204 (-12).
Paul Dunne (nella foto di Getty Images), 25enne di Dublino vincitore nel 2017 del British Masters, ha rallentato, ma lo score è stato comunque molto buono: 68 (-4) colpi frutto di cinque birdie e di un bogey. Renato Paratore ha rimontato 32 posizioni con sei birdie e due bogey per il 68 e Nino Bertasio è risalito di quattro con tre birdie e un bogey per il 70 (-2). Hanno perso terreno Matteo Manassero, autore anch’egli di un 70 con quattro birdie e due bogey, e Andrea Pavan, sceso dal 23° posto con un birdie e un bogey per il 72 del par. Sono usciti al taglio, dopo 36 buche, Lorenzo Gagli, 75° con 141 (70 71, -3), ed Edoardo Molinari, 92° con 142 (72 70, -2). Il montepremi è di 1.500.000 euro.