La stagione del DP World Tour si conclude con la doppia tappa negli Emirati Arabi Uniti dove si disputeranno i due ricchi PlayOffs, che fanno parte entrambi delle Rolex Series, con la partecipazione di quasi tutti i migliori giocatori del circuito. Si comincia con l’Abu Dhabi HSBC Championship (7-10 novembre) sul percorso dello Yas Links di Abu Dhabi, al quale sono stati ammessi i primi 70 classificati, a scalare, della Race to Dubai (ordine di merito) compresi tre azzurri: Matteo Manassero (n. 6), Guido Migliozzi (n. 14) e Francesco Laporta (n. 60), che ha ottenuto il pass con il sesto posto nel precedente Genesis Open seguito ad altre due buone prestazioni.
Dopo Abu Dhabi trasferimento a Dubai per il DP World Tour Championship (14-17 novembre) dove si incoronerà il “re” del circuito 2024 e al quale prenderanno parte i primi 50 della money list. Rimarchevoli i montepremi con nove milioni di dollari (dei quali 1.530.000 al vincitore) nella prima gara e dieci milioni nella seconda, con l’aggiunta di un bonus di sei milioni (due milioni al primo) per i dieci migliori del ranking finale.
Field di gran qualità, come detto, con il leader della money list, il nordirlandese Rory McIlroy, che punta al terzo anno di regno consecutivo (dopo essere stato al vertice anche nel 2012, 2014 e 2015), ma pur avendo un notevole vantaggio di 1573 punti sul sudafricano Thriston Lawrence, secondo, e 1920 sul danese Rasmus Hojgaard, terzo, la partita non è ancora chiusa.
Tanti però i concorrenti che hanno motivi ben validi per evitare che tutto si concentri su un match a tre a iniziare proprio da Manassero e da Migliozzi, che hanno l’obiettivo prioritario di conquistare una delle dieci “carte” per il PGA Tour 2025 concesse ai primi dieci della Race to Dubai non altrimenti esenti. E’ probabilmente già al riparo da sorprese Manassero (terzo della lista), mentre dovrà far ricorso al meglio del suo repertorio Migliozzi (nono) e rientrato in questa top ten grazie alla quinta piazza nel Genesis Championship. Non ha lo stesso intento l’inglese Tommy Fleetwood, che in America già ci gioca, ma arricchirebbe di prestigio il suo palmarès con un terzo successo nel torneo dopo la doppietta nel 2018 e nel 2017, anno in cui è stato anche sul tetto d’Europa.
Nel buon numero di altri possibili protagonisti lo scozzese Robert MacIntyre, che peraltro sa come si vince un evento delle Rolex Series (suo il Genesis Scottish Open a luglio), i giapponesi Rikuya Hoshino e Keita Nakajima, l’australiano Adam Scott, l’irlandese Shane Lowry, il danese Nicolai Hojgaard, gli inglesi Jordan Smith e Justin Rose (money winner nel 2007), lo svedese Sebastian Soderberg, anche lui in corsa per andare nel PGA Tour, e l’australiano Min Woo Lee, fratello della proette Minjee Lee (n. 17 mondiale), entrambi secondi lo scorso anno, per citarne alcuni. Senza dimenticare gli inglesi Tyrrell Hatton e Laurie Canter, il cileno Joaquin Niemann e il polacco Adrian Meronk, membri della LIV Golf.
Nel torneo, nato nel 2006 e giunto alla 19ª edizione, saranno in gara tre past winner: i citati Tyrrell Hatton (2021), Shane Lowry (2019) e Tommy Fleetwood, uno dei tre autori di una doppietta e secondo a realizzarla consecutivamente dopo il tedesco Martin Kaymer, recordman tra i plurivincitori con tre titoli (2008, 2010, 2011). L’altro a segno due volte è stato l’inglese Paul Casey (2007, 2009). Assente il campione in carica Victor Perez, che ha trascorso buona parte della stagione sul PGA Tour e non è riuscito a entrare tra i qualificati per questo evento. Hanno rinunciato lo statunitense Billy Horschel (n. 4 del ranking), lo svedese Ludvig Aberg (n. 16), lo spagnolo Jon Rahm (n. 34 e nel 2019 primo nel continente), il francese Matthieu Pavon (n. 55), il sudafricano Zander Lombard (n. 56) e l’inglese Aaron Rai (n. 57). Li hanno sostituiti i classificati dal 71° al 76° posto della Race to Dubai.
Il torneo su Sky e in streaming su NOW – L’Abu Dhabi HSBC Championship sarà trasmesso in diretta su Sky, canale Sky Sport Golf, e in streaming su NOW ai seguenti orari: giovedì 7, venerdì 8 e sabato 9 novembre, dalle ore 8 alle ore 14; domenica 10, dalle ore 7,30 alle ore 13,30. Commento di Alessandro Lupi, Silvio Grappasonni, Roberto Zappa, Michele Gallerani e Claudio Viganò.
Nella foto: Matteo Manassero