Lorenzo Gagli, 24° con 142 (70 72, -2) colpi, ha perso otto posizioni nel secondo giro del NBO Golf Classic Grand Final, ultima gara del Challenge Tour al termine della quale saranno assegnate ai primi 15 classificati della Race To Oman (ordine di merito) altrettante ‘carte’ per l’European Tour 2018. Sul percorso dell’Al Mouj Golf (par 72), a Muscat in Oman, è rimasto da solo al comando con 133 (67 66, -11) l’argentino Estanislao Goya, tallonato dal finlandese Oliver Lindell (134, -10). Al terzo posto con 135 (-9) i francesi Thomas Linard e Clément Sordet, al quinto con 136 (-8) il polacco Adrian Meronk e lo svedese Marcus Kinhult e al settimo con 137 (-7) l’australiano Nick Cullen, in vetta dopo un giro insieme a Goya, Meronk e allo svedese Oscar Lengden, scivolato al 10° con 139 (-5).
Il finlandese Tapio Pulkkanen, leader della money lst, è incappato in una giornataccia e con un 83 (+11) è finito in 44ª posizione con 154 (+10), ma al momento non corre il rischio di perdere la leadership, perché il secondo nella Race To Oman, il francese Julien Guerrier, è 26° con 143 (-1), e degli altri cinque giocatori che possono sorpassarlo hanno la miglior classifica l’inglese Aaron Rai e il gallese Oliver Farr decimi. Tutti, Guerrier compreso, possono avere partita vinta solo conquistando il titolo.
Estanislao Goya (nella foto di Getty Images), 29enne di Cordoba con un successo nell’European Tour, datato 2009, e tre nel Challenge Tour, ha segnato otto birdie e due bogey per il parziale di 66 (-6). Lorenzo Gagli, 24° nell’ordine di merito, per accedere a una delle ‘carte’ può matematicamente classificarsi entro il quinto posto, ma dopo il terzo sarà soprattutto legato a quanto faranno gli altri. Ha girato in 72 (par) colpi iniziando male con due bogey, recuperando con tre birdie e poi perdendo il colpo di vantaggio sul par con due bogey e un birdie nelle ultime quattro buche. Il montepremi è di 420.000 euro con le prime due monete (E 71.600 ed euro 47.000) che possono far salire sul circuito maggiore anche l’ultimo dei 45 concorrenti (i primi della Race To Oman) ammessi all’evento, rimasti ora in 44 per il ritiro dello svedese Mikael Lundberg.