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Campionato Nazionale Open: Jacopo Vecchi Fossa difende il titolo

  21 Novembre 2022 In primo piano
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Sul percorso del Golf Nazionale, a Sutri (VT), dal 23 al 26 novembre si disputa la più longeva gara italiana nata nel 1935

Il Campionato Nazionale Open, la più longeva gara italiana nata nel 1935 e giunta all’82ª edizione, conclude la 16ª stagione dell’Italian Pro Tour, il circuito di otto gare nazionali e internazionali organizzato dalla Federazione Italiana Golf, con il supporto dell’official advisor Infront.

Sul percorso del Golf Nazionale di Sutri (Viterbo), la casa del golf italiano, dal 23 al 26 novembre difende il titolo Jacopo Vecchi Fossa, che vinse anche nel 2018 e che proverà a iscrivere per la terza volta il proprio nome nell’albo d’oro.

Il field – Al Golf Nazionale, dove competeranno 78 concorrenti, dei quali 60 professionisti, 13 dilettanti e 5 con wild card, non mancherà lo spettacolo. Insieme a Vecchi Fossa saranno in gara altri sei past winner: Giulio Castagnara, che si è imposto nel 2020, Enrico Di Nitto (2017), Filippo Bergamaschi (2016), Gregory Molteni (2005), Emmanuele Lattanzi (2003) e Massimo Florioli (1997), che recentemente ha fatto suo il Senior PGAI Championship. Nel field anche Luca Cianchetti, Edoardo Raffaele Lipparelli, Federico Maccario, Aron Zemmer, Andrea Saracino, Leonardo Giletta, Andrea Romano e Gianmaria Rean Trinchero che non nascondono le proprie ambizioni, ma vi sono tanti altri in grado di dire la loro. Tra i dilettanti, che hanno l’occasione per fare una preziosa esperienza, gli azzurri Giovanni Binaghi, Gianmarco Manfredi, Pietro Guido Fenoglio e Bruno Frontero, per citarne alcuni.

La storia – Il prestigioso albo d’oro del torneo è stato praticamente firmato da tutti i giocatori che hanno scritto brani importanti nella storia del golf italiano. In particolare spicca il nome di Alfonso Angelini, uno dei mitici “tre moschettieri” con Ugo Grappasonni e con Aldo Casera, che ha stabilito un record destinato a rimanere imbattuto nel tempo con dieci vittorie. Gli altri plurivincitori sono arrivati al massimo di quattro titoli.

Vi sono stati alcuni casi di “figli d’arte” che hanno replicato i successi paterni. Il primo a riuscirci è stato Andrea Canessa, il quale nel 1988 superò sull’ultima buca Baldovino Dassù affiancando così il trofeo a quelli del padre Emanuele (1970-1971). Poi fu la volta di Emanuele Bolognesi (1990-1995) a segno come fece papà Ovilio nel 1963 e quindi Silvio Grappasonni, la cui doppietta (1991-1992) lo accostò al padre Ugo (quattro vittorie). L’ultimo della serie è stato Marco Bernardini (2008) figlio di Roberto, che arrivò anche lui a quattro allori.

Infine, la gara, che inizialmente si chiamava Omnium e che è aperta agli amateur, è stata vinta una sola volta da un dilettante, Andrea Pavan nel 2006.

Formula e montepremi – Il torneo si disputa sulla distanza di 72 buche, con taglio dopo 36 che promuoverà ai due giri finali i primi 40 classificati, i pari merito al 40° posto e i dilettanti entro il punteggio di qualifica. Il montepremi è di 50.000 euro con prima moneta di 7.250 euro.

I partner – L’Italian Pro Tour ha il supporto di DS Automobiles (Main Partner); Fideuram (Official Bank); Kappa (Technical Supplier), Rinascente e Poste Assicura (Official Supplier); Corriere dello Sport, Tuttosport, Il Giornale (Media Partner). Sport Senza Frontiere Onlus (Social Partner). Official advisor: Infront.

Il Golf Nazionale – Il tracciato del Golf Nazionale, disegnato dagli architetti George e Jim Fazio e David Mezzacane, si dipana in un suggestivo scenario naturale, tra boschi e querce secolari. Di eccellente caratura tecnica e qualitativa, ha ospitato tante manifestazioni di prestigio tra le quali la World Cup nel 1991 e il Campionato Europeo Dilettanti nel 1992. Il Golf Nazionale è anche la sede del Centro Tecnico Federale, base operativa per tutte le figure professionali legate alla disciplina. Una ulteriore testimonianza di come la crescita di tutti i settori del movimento, non solo di quello sportivo, sia uno degli obiettivi prioritari del Progetto Ryder Cup 2023. Il circolo ha sposato i principi dell’ecosostenibilità con il manto erboso costituito da una Bermuda Grass di nuova generazione che si adatta bene al clima del bacino del Mediterraneo e consente di superare nel modo migliore inverni molto rigidi.

Nella foto: Jacopo Vecchi Fossa

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