Il canadese Richard T. Lee ha fatto corsa di testa e si è imposto con largo margine nel BNI Indonesian Masters, il torneo dell’Asian Tour che ha avuto quale teatro il percorso del Royale Jakarta Golf Club (par 72), a Giacarta in Indonesia. Ha realizzato uno score di 265 (62 67 66 70, -23) e ha lasciato a quattro colpi il taiwanese Wei-lun Chang e il thailandese Phachara Khongwatmai, secondi con 269 (-19). In quarta posizione con 270 (-18) lo zimbabwese Kieran Vincent, uno dei giocatori della LIV Golf in campo, in quinta con 271 (-17) il thailandese Jazz Janewattananond e in sesta con 272 (-16) altri due membri della Superlega araba, lo statunitense John Catlin, leader dell’ordine di merito, e il neozelandese Ben Campbell (n. 4). Poco dietro l’americano Bubba Watson, 13° con 274 (-14) in una delle sue rare uscite fuori della LIV Golf, e solo al 44° posto con 282 (-6) l’indiano Gaganjeet Bhullar, che difendeva il titolo.
Si è classificato al 63° Stefano Mazzoli con 286 (67 72 72 75, -2), che sebbene abbia avuto un calo dopo il primo round terminato al settimo posto, ha comunque guadagnato una posizione nella money list, da 31° a 30°, preziosa per l’obiettivo di confermare la ‘carta per il circuito 2025.
Richard Taehoon Lee, 33enne di Toronto, nel giro conclusivo ha badato a non correre rischi dall’alto di sei colpi di vantaggio maturati dopo 54 buche. Con un 70 (-2, quattro birdie e un doppio bogey) ha firmato il terzo titolo sull’Asian Tour per un palmarès che comprende anche due successi sul Korean Tour (al netto di uno in combinata tra i due circuiti). Per la prodezza ha ricevuto un assegno di 360.000 dollari su un montepremi di due milioni di dollari ed è salito al secondo posto nel ranking.
Nella foto: Richard T. Lee (Credit Asian Tour)