Allo Chervò Golf Club San Vigilio l’inglese ha eguagliato lo score più basso nella storia del torneo dopo 36 buche,
che resisteva dal 2002, e ha allungato di molto la classifica
Pozzolengo, 23 ottobre – Laurie Canter a suon di record. L’inglese ha mantenuto il comando con 128 (60 68, -16) colpi anche nel secondo giro del 77° Open d’Italia e lo ha fatto eguagliando lo score più basso nella storia del torneo dopo 36 buche stabilito nel 2002 dall’inglese Ian Poulter nell’edizione giocata all’Olgiata GC di Roma. È il secondo primato in due giorni, relativo alle statistiche dell’European Tour che partono dal 1972, dopo aver firmato uno strepitoso 60 (-12) miglior punteggio in assoluto nella competizione sulle 18 buche.
In una giornata con pioggia a intermittenza e nebbia mattutina, che ha fatto posticipare le partenze, sul percorso dello Chervò Golf Club San Vigilio (par 72) a Pozzolengo (Brescia) dove l’evento si disputa per la prima volta, la 41ª in Lombardia, ha mostrato sicurezza e determinazione Lorenzo Scalise (nella foto), 18° con 136 (67 69, -8) e il migliore tra gli azzurri, autore di un parziale di 69 (-3) con tre birdie senza bogey, ma anche Guido Migliozzi, 31° con 137 (-7), ha lottato caparbiamente anche se non ha avuto molta fortuna in qualche putt.
Canter, 30enne di Bath, ha realizzato cinque birdie e l’unico bogey fino ad ora, dando vita a una sorta di derby inglese con il connazionale Ross McGowan, secondo con 130 (-14), al quale per agganciarlo non è bastato un 64 (-8), miglior parziale di giornata conseguito anche dall’olandese Darius Van Driel, ottavo con 135 (-9). Entrambi, però, con la loro corsa hanno avuto il merito di allungare la classifica per affrontare il moving day con un margine importante sugli inseguitori. Infatti il sudafricano Dean Burmester, terzo, è a quattro colpi dalla vetta (132, -12), il danese Joachim B. Hansen (quarto con 133, -11) è a cinque e ne accusano sei il francese Robin Roussel, l’altro danese Nicolai Hojgaard e lo spagnolo Adrian Otaegui, reduce dal successo nello Scottish Championship, quinti con 134 (-10). Ha recuperato otto posizioni l’austriaco Bernd Wiesberger, campione in carica, nel folto gruppo di cui fa parte Van Driel e dove si trova anche il tedesco Martin Kaymer, che ha dato un saggio di classe segnando un 66 (-6) e risalendo dal 50° posto. Al 54° con 139 (-5) Lee Westwood. Sono usciti dal torneo, tra gli altri, Matteo Manassero, Nino Bertasio, Edoardo Molinari, il francese Victor Perez, il danese Thorbjorn Olesen, vincitore nel 2018, e il cinese Ashun Wu.
Van Meijel, due buche per restare in gara – Un giocatore, l’olandese Lars Van Meijel, 62° con “meno 4” dopo 16 buche, non ha completato il giro per sopravvenuta oscurità e lo finirà domani mattina. Non inciderà ai fini della classifica, ma deciderà da solo il proprio destino.Se riuscirà o meno a superare il taglio, caduto a 141 (-3), rimarranno in gara 67 o 66 concorrenti, (compresi in ogni caso sei italiani), che nei due turni conclusivi si contenderanno il montepremi di un milione di euro dei quali 160.650 andranno al vincitore.
Gli altri azzurri – Altri quattro italiani sono rimasti in corsa, Francesco Laporta, 45° con 138 (-6), Lorenzo Gagli, che ha affiancato Westwood, Federico Maccario e Renato Paratore, 62.i con 140 (-4). Altalenanti, ma positivi i primi due, e sul filo del rasoio Maccario, che dopo essersi portato dal “meno 2”, per il 70 finale alla buca 11, ha poi proseguito in par mantenendo la preziosa posizione. Paratore, che ha rimontato la graduatoria di 20 gradini, è stato in bilico fino alla buca 15, poi con un birdie alla 16 per il parziale di 69 (-3) ha risolto il problema. Un colpo di troppo ha penalizzato Enrico Di Nitto, Nino Bertasio e il dilettante Andrea Romano (68.i con 141, -3), che, comunque, ha dimostrato ancora una volta il suo valore.
Le Interviste – Laurie Canter: “Voglio cercare di confermare questo livello di gioco anche nel terzo round per potermi giocare le chance di vittoria domenica. Oggi ho avuto un ottimo inizio con tre birdie nelle prime quattro buche ma nelle seconda frazione di gara ho rallentato e il bogey alla 11 mi lascia l’amaro in bocca perché in un par 5 bisogna capitalizzare al meglio le occasioni da birdie”.
Lorenzo Scalise: “Sono soddisfatto della mia gara nonostante non sia stato preciso da tee a green come nel primo round. Per raggiungere la vetta, però, bisogna fare ancora meglio. Questo campo va rispettato perchè abbina lunghezza e green belli ma con tante pendenze. Non ho fatto nessun bogey, ho realizzato tre birdie e guardo al weekend con fiducia con l’aiuto di un nuovo caddie, Oliver Briggs, che ha grande esperienza sul tour”.
Perrino, la favola del golf oltre ogni barriera – Un Open d’Italia indimenticabile, vinto ancor prima di scendere in campo. Tommaso Perrino – campione paralimpico alla sua prima partecipazione alla massima manifestazione golfistica italiana – non è riuscito a superare il taglio fermandosi al 112° posto con 151 colpi (75 76 +7) ma la caparbietà e la passione che hanno caratterizzato ogni suo colpo ne fanno il vincitore morale di questa edizione. Un sogno trasformato in realtà grazie all’invito del Presidente della Federazione Italiana Golf Franco Chimenti che conferma la forza inclusiva di uno sport che va oltre ogni barriera.
Sorprese McGowan e Van Driel, per loro lo score più basso del secondo round – McGowan, 38enne di Basildon (contea di Essex, Inghilterra) e Van Driel, 31enne di Leidschendam (Olanda), sono stati i grandi protagonisti del “day 2” dell’Open d’Italia firmando il miglior parziale di giornata. Prova bogey free sottolineata da un 64 (-8) e caratterizzata da 8 birdie per entrambi. McGowan nel suo palmares vanta 7 vittorie a livello professionistico, una delle quali arrivate nel 2009 sull’European Tour al Madrid Masters. Grande appassionato di sport, ama il calcio (è tifoso dell’Aston Villa) ma anche il cricket, il rugby e il football americano passione, quest’ultima, nata in America dove s’è laureato alla University of Tennesse.
Mentre Van Driel in bacheca ha collezionato 6 vittorie tra i pro di cui due sul Challenge. Una storia interessante, la sua. Con l’olandese che all’età di 18 anni, dopo una frattura alla mano destra – e conseguenti complicazioni post operatorie – ha lasciato il golf cominciando a studiare economia e marketing sportivo al Johan Cruyff Institute salvo poi accettare un posto di lavoro offertogli da un famoso brand sportivo. E’ tornato sul green nel 2015 e dopo essere diventato professionista ha raggiunto la vetta dell’ordine di merito sull’Alps Tour (un successo sul circuito) giocando poi la coppa del mondo al fianco di Joost Luiten, tra gli uomini di punta del golf olandese.
Una laurea negli States e un talento oltre il green, il Dottor Scalise miglior azzurro – E’ nato il 18 luglio del 1995 e, ancora una volta, Lorenzo Scalise è tra le grandi sorprese dell’Open d’Italia. Un déjà vu per il 25enne di Vimercate che già nel 2015, al Golf Club Milano, ha scritto una pagina importante del torneo piazzandosi all’undicesimo posto, miglior risultato raggiunto da un amateur all’Open d’Italia. Professionista dal settembre 2018, Scalise nella sua giovane carriera s’è distinto in campo e negli studi abbinando al percorso agonistico quello scolastico e universitario conseguendo una laurea in Design dell’Ambiente alla University of Tennesse, negli Stati Uniti.
Ha iniziato a giocare a golf all’età di 9 anni. entrando nel giro azzurro nel 2011, anno in cui ha vinto il Trofeo Raffaele Cacciapuoti ed è stato finalista nel Campionato Cadetti. Nel 2017 s’è laureato Campione Italiano medal, cogliendo un secondo posto agli Europei individuali. Poi il passaggio tra i big, l’arrivo sull’European Tour e ora un Open d’Italia fin qui da incorniciare e ricordare.
I partner – Il 77° Open d’Italia, che ha il patrocinio del CONI e della Regione Lombardia, grazie alla collaborazione di Infront, Official Advisor della FIG, ha l’apporto di un pool di qualificati partner: Main Sponsor: DS Automobiles, Rolex. Official Sponsor: Fideuram. Media Partner: Corriere dello Sport, Il Giornale, Tuttosport, RDS 100% Grandi Successi. Official Supplier: Consorzio Lugana D.O.C., Eureco, Gielle, Kappa, San Benedetto, Sharp, Giardini Valle dei Fiori.
Norme anti-Covid: un Open d’Italia da giocare in sicurezza – Tra le priorità di quest’Open d’Italia, la sicurezza di tutti partecipanti all’evento (dai giocatori fino agli addetti ai lavori) è stato il punto centrale di tutta la macchina organizzativa della FIG. Sulla base del protocollo “bolla” stabilito dall’European Tour e nel rispetto delle disposizioni vigenti in ambito nazionale e regionale, vengono osservate tutte le norme per limitare il rischio di contagio da Covid-19.
IL TORNEO IN TV – Il 77° Open d’Italia ha una duplice copertura televisiva con teletrasmissione su Sky Sport e su Rai Sport.
SKY. Diretta su Sky Sport Arena e in streaming su NOW TV (oltre che su Sky Go, anche in HD). Sabato 24, dalle ore 13 alle ore 17,30; domenica 25, dalle ore 12 alle ore 16,30. Commento di Silvio Grappasonni, Roberto Zappa, Massimo Scarpa, Michele Gallerani e Pietro Colnago. Prima dell’inizio della diretta e al termine andrà in onda Studio Golf, della durata di 15 minuti, su Sky Sport Arena e su Sky Sport 24, condotto da Francesca Piantanida.
Rai Sport+HD. Nella notte tra sabato 24 e domenica 25, sintesi dalle ore 0,30 alle ore 1,15; domenica 25, diretta dalle ore 14 alle ore 16,30 e dalle 12 alle 16,30 in streaming sul sito www.raisport.rai.it. Commento di Marco Fantasia, Giovanni Gaudioso e Alberto Ballarin.