L’8 febbraio 2012, presso l’Hotel Parco dei Principi a Roma, la Federazione Italiana Golf e le principali Associazioni ambientaliste hanno sottoscritto pubblicamente un “Protocollo d’intesa” per lo sviluppo del golf eco-compatibile. Il documento è stato firmato dal presidente della FIG, Franco Chimenti; dal presidente di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza; dal presidente del WWF Italia, Stefano Leoni; dal presidente di Federparchi, Giampiero Sammuri; dalla responsabile dell’Ufficio Ambiente e Paesaggio del FAI, Costanza Pratesi; a cui s’è aggiunta al termine della riunione anche la presidente di MareVivo, Rosalba Giugni. In linea con il programma internazionale GEO (Golf environment organization), a cui partecipano già diverse associazioni ecologiste di altri Paesi, il “Protocollo” individua e condivide innanzitutto “l’obiettivo primario di difendere il territorio, la natura e il paesaggio, come patrimonio dell’intera collettività e risorsa fondamentale anche per l’industria del turismo”. Da qui, una serie di impegni concreti che la FIG – nell’ambito dei compiti e delle responsabilità di una Federazione sportiva – intende promuovere presso i Circoli affiliati: dalla salvaguardia dell’assetto idro-geologico del territorio a quella degli aspetti paesaggistici, dalla riduzione al minimo nell’uso dei fertilizzanti e dei fitofarmaci alla tutela della biodiversità, dal risparmio di acqua a quello energetico. Da parte loro, le Associazioni firmatarie del documento si dichiarano “disposte a un confronto propositivo, anche tramite le proprie organizzazioni territoriali, affinché si avvii una riqualificazione ambientale degli impianti esistenti e l’eventuale creazione di nuovi impianti avvenga in base ai criteri di sostenibilità”. D’intesa con la Federgolf, verrà istituito inoltre un “tavolo tecnico di lavoro” per individuare i principi e le metodologie più idonei per realizzare questo programma. Le Associazioni ambientaliste, infine, si confronteranno con le singole Regioni per verificare che gli impianti golfistici che sono già in fase di realizzazione o hanno avviato gli iter autorizzativi, corrispondano alle linee-guida del “Protocollo”, in modo che ogni nuovo progetto venga “preventivamente sottoposto a Valutazione Ambientale Strategica”. Ecco la riproduzione del testo originale, sottoscritto dai firmatari, che rimane aperto a ulteriori adesioni.
Nella foto, da sinistra: Vittorio Cogliati Dezza, Costanza Pratesi, Franco Chimenti, Stefano Leoni, Giampiero Sammuri
protocollo d’intesa