Andrea Pavan (nella foto) ha offerto un’altra ottima prestazione nell’European Tour classificandosi ottavo con 273 colpi (65 72 68 68, -7) nell’Hong Kong Open svoltosi sul tracciato dell’Hong Kong Golf Club (par 70) a Fanling, dove Edoardo Molinari è terminato 47° con 279 (72 69 68 70, -1). Ha vinto con 268 (70 67 65 66, -12) lo spagnolo di Malaga Miguel Angel Jimenez, cinquant’anni il prossimo 5 gennaio, che ha firmato il 20° titolo nel circuito superando con un birdie alla prima buca di spareggio il thailandese Prom Meesawat e il gallese Stuart Manley, che aveva iniziato da leader il giro conclusivo. E’ rimasto fuori dal playoff per un colpo l’olandese Robert-Jan Derksen, quarto con 269 (-11), più distaccati al quinto posto con 272 (-8) il filippino Angelo Que e gli iberici Javier Colomo e José Manuel Lara e appaiati con Pavan l’inglese Richard Finch, lo svedese Joel Sjoholm e l’australiano Wade Ormsby. Dopo aver recuperato con un 65 (-5) nel terzo giro, Jimenez ha completato la sua rincorsa con un 66 (-4). Alla buca 17, con il quinto birdie di giornata (contro un solo bogey), ha agganciato Meesawat, che aveva preso il comando dopo una volata con due eagle, due birdie e un bogey e che con un par finale ha siglato anch’egli un 65. Si è guadagnato lo spareggio in extremis anche Manley che, rimasto indietro dopo un cammino altalenante nelle prime 10 buche, con quattro birdie e altrettanti bogey, ha trovato due birdie per il 68 (-2) alla 15ª e 18ª. Poi Jimenez, con la sua grande esperienza e la sua indubbia classe, non si è fatto sfuggire l’occasione per tornare alla vittoria dopo due anni. E’ stato gratificato con 159.063 euro su un montepremi di 948.000 euro. Pavan, secondo dopo la tornata iniziale, ha perso posizioni con un 72 (+2) nel secondo giro, ma dal terzo ha ripreso la sua marcia risalendo la classifica con due 68 (-2). Nel suo score tre birdie e un bogey dopo una prestazione molta attenta, evitando avventure e sfruttando le occasioni favorevoli. Molinari, al terzo torneo consecutivo dopo il lungo periodo di stop a seguito dell’intervento chirurgico al polso, è andato in crescendo dopo il 72 di partenza e l’88° posto. Superato il taglio di misura ha poi guadagnato una decina di posizioni. Nel 70 (par) finale quattro birdie e altrettanti bogey. Terzo giro – Andrea Pavan, 15° con 205 (65 72 68, -5), nella foto, è rimasto sostanzialmente nella stessa posizione dopo il terzo giro dell’Hong Kong Open, torneo dell’European Tour che si sta svolgendo sul tracciato dell’Hong Kong Golf Club (par 70) a Fanling. In recupero Edoardo Molinari, da 59° a 42° con 209 (72 69 68, -1). Nuovo leader è il gallese Stuart Manley con 200 (67 67 66, -10), 34enne di Mountain Ash, con un successo nel Challenge Tour e perennemente in altalena tra quel circuito e il maggiore, sostenuto da un bel 66 (-4) e anche agevolato dal crollo del sudafricano Jbe Kruger, leader dopo 36 buche e sceso al 21° posto con 206 (-4), penalizzato da un 73 (+3). Sono al secondo con 201 (-9) l’australiano Wade Ormbsy e l’indiano Shiv Kapur, al quarto con 202 (-8) l’inglese Steve Webster e gli spagnoli Miguel Angel Jimenez e José Manuel Lara, al settimo con 203 (-7) il tedesco Alex Cejka, il thailandese Prom Meesawat e lo svedese Joel Sjoholm. Manley ha messo insieme sei birdie e due bogey e Pavan, 14° dopo due turni, ha viaggiato in par sulle prime nove buche con due birdie e due bogey, poi ha siglato in 68 (-2) con due birdie sulle ultime sei. Molinari ha iniziato male con due bogey sulla prima metà del tracciato, ma ha avuto una bella reazione e ha ottenuto lo stesso score del romano con quattro birdie nel rientro. Il montepremi è di 948.000 euro con prima moneta di 159.063 euro. Secondo giro – Andrea Pavan è sceso dal secondo al 14° posto con 137 colpi (65 72, -3), ma è rimasto in alta classifica nell’Hong Kong Open, torneo dell’European Tour che si sta svolgendo sul tracciato dell’Hong Kong Golf Club (par 70) a Fanling. E’ risalito dall’88° al 59° con 141 (72 69, +1) e ha superato il taglio Edoardo Molinari. Nuovo leader è il sudafricano Jbe Kruger con 133 (67 66, -7), che precede di un colpo il gallese Stuart Manley (134, -6) e di due il tedesco Alex Cejka, l’australiano Wade Ormsby e l’indiano Shiv Kapur (135, -5). Otto giocatori occupano la sesta piazza con 136 (-4): il norvegese Espen Kofstad, il filippino Angelo Que, lo scozzese Chris Doak, i thailandesi Prom Meesawat e Boonchu Ruangkit, l’australiano Andrew Dodt, l’olandese Robert-Jan Derksen e il giapponese Daisuke Kataoka. Insieme a Pavan vi sono altri dodici concorrenti tra i quali lo spagnolo Miguel Angel Jimenez e l’australiano Marcus Fraser. Ha ceduto l’irlandese David Higgins, in vetta dopo un giro e ora 27° con 138 (-2) dopo un 74 (+4), e ha lo stesso score di Molinari anche l’iberico Rafael Cabrera Bello. Sono fuori l’indiano Jeev Milkha Singh, 76° con 142 (+2), e lo statunitense John Daly, 106° con 146 (+6). Kruger ha palesato molte incertezze sulle prime nove buche, chiuse in 36 (+2) con un birdie e tre bogey, poi ha cambiato marcia nel rientro con sei birdie in sette buche per un 66 (-6). Pessimo l’avvio di Pavan con quattro bogey in nove buche, ma nel finale è riuscito a limitare i danni con quattro birdie, anche se accompagnati da altri due bogey (72, +2). Molinari ha rimediato al bogey iniziale con tre birdie tra le buche 10 e 13, poi un bogey alla 15 lo ha costretto a molta attenzione nel finale, perché un nuovo errore avrebbe significato il taglio (69, -1). Il montepremi è di 948.000 euro con prima moneta di 159.063 euro.
Primo giro – Andrea Pavan, con un’ottima prestazione sottolineata da uno score di 65 (-5) colpi, ha iniziato al secondo posto l’Hong Kong Open, torneo dell’European Tour che si sta svolgendo sul tracciato dell’Hong Kong Golf Club (par 70) a Fanling. E’ all’88° con 72 (+2) Edoardo Molinari, alla terza gara consecutiva dopo il suo ritorno alle gare a seguito del lungo stop dovuto a un intervento chirurgico al polso.
Pavan è a un colpo dal leader, l’irlandese David Higgins – autore di un 64 (-6) – 41enne di Cork con tre titoli conquistati nel Challenge Tour, tutti nell’anno 2000. In terza posizione con 66 (-4) un gruppo di sette concorrenti composto da Chih-Bing Lam e da Mardan Mamat di Singapore, dagli inglesi Seve Benson e Adam Gee, dall’indiano Sujjan Singh, dal thailandese Prom Meesawat e dall’australiano Andrew Dodt, in decima con 67 (-3) lo spagnolo Ignacio Elvira, il gallese Stuart Manley, il sudafricano Jbe Kruger, l’australiano Wade Ormsby e il finlandese Jaakko Makitalo. In ritardo gli spagnoli Miguel Angel Jimenez e Rafael Cabrera Bello, 44.i con 70 (par), e l’indiano Jeev Milkha Singh, 69° con 71 (+1). Estremamente deludente l’americano John Daly, 133° con 78 (+8). Higgins e Pavan hanno iniziato il turno entrambi dalla buca 11. Il leader è stato piuttosto altalenante con i suoi nove birdie, contro tre bogey, ma sicuramente efficace. Ha guadagnato il sesto colpo sul campo proprio nell’ultimo green e in tal modo si è liberato della compagnia di Pavan, che di birdie ne ha realizzati sei, di cui quattro sulle prime otto buche, a fronte di un bogey. Aveva iniziato bene con un birdie Edoardo Molinari, ma nel resto del percorso il suo score si è appesantito con tre bogey. Il montepremi è di 948.000 euro con prima moneta di 159.063 euro. Prologo – Terzo torneo consecutivo per Edoardo Molinari e per Andrea Pavan, impegnati nell’Hong Kong Open, sul tracciato dell’Hong Kong Golf Club a Fanling. Il filed, naturalmente, risente della concomitanza dell’evento in Sudafrica, ma non mancano giocatori in grado di tenere alta la qualità tecnica come gli spagnoli Miguel Angel Jimenez e Rafael Cabrera Bello, i danesi Soren Hansen e Thorbjorn Olesen, il sudafricano Jbe Kruger, lo statunitense John Daly, gli indiani Jeev Milkha Singh, Jyoti Randhawa e Gaganjeet Bhullar, i filippini Angelo Que e Antonio Lascuna e i thailandesi Chinnarat Phadungsil, Chapchai Nirat e Prom Meesawat. Sta cercando la migliore condizione Edoardo Molinari, dopo il lungo stop dovuto all’intervento chirurgico al polso. Nelle prime due uscite in Sudafrica ha ottenuto il 52° posto nel South African Open e non ha superato il taglio nell’Alfred Dunhill Championship. E’ in buona condizione Andrea Pavan, approdato nel circuito maggiore come vincitore della money list del Challenge Tour, che dopo esser terminato 39° nel SA Open, ha operato una gran rimonta finale nell’Alfred Dunhill (11°). Il montepremi è di 948.000 euro con prima moneta di 159.063 euro. I risultati